mercoledì 2 ottobre 2019

Recesione "Il botanista" di Marc Jeanson e Charlotte Fauve

Buona sera bookspediani.
La recensione di oggi è molto particolare perchè vi parlo di "Il botanista" di Marc Jeanson e Charlotte Fauve.

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Titolo: Il botanista
AutoreMarc Jeanson e Charlotte Fauve
Editore: Corbaccio
Data di uscita: 3 Ottobre 2019


Marc Jeanson è uno scienziato e un sognatore, appassionato di piante, di fiori, di alberi e di ramoscelli. Bisogna essere un po' folli, oppure ben consapevoli dei pericoli che gravano sulla Terra per percorrerla senza sosta tentando di ricostruirla all'interno del più grande erbario del mondo: quello di Parigi. Qui si trovano milioni di tesori: ghirlande di Ramses II, palme del Madagascar, camomilla d'Athis-Mons, rampicanti polinesiani ormai estinti, ma anche zucche e rabarbaro, cipollotti e susini... Otto milioni di esemplari raccolti in più di tre secoli e provenienti da tutto il pianeta, frutto di un'appassionata corsa al disvelamento di una natura vasta, misteriosa e tutta da decifrare, e nutrita dall'appetito di botanici che insieme erano anche orticoltori, missionari, esploratori e avventurieri come Michel Adanson, Joseph Pitton de Tournefort o Pierre Poivre. Uomo moderno, abituato ad attraversare la biodiversità con la velocità degli aerei e non con la lentezza dei viaggiatori che vedevano cambiare la vegetazione al ritmo lento dei loro passi, Marc Jeanson conserva però, degli antichi «botanisti», il piacere della scoperta, dei viaggi che fin da ragazzo lo hanno portato in tutto il mondo. Ma oggi, rispetto al passato, Marc Jeanson non si può accontentare di catalogare le specie vegetali: classificando, organizzando, testimonia anche tutta la ricchezza che è andata perduta, spesso a causa dell'uomo. E così facendo, non fa rivivere ciò che è scomparso, ma ce ne regala la magia. È un universo intero quello che dispiega davanti ai nostri occhi, palpitante, colorato, sublime, testimonianza del passato e monito per un futuro ancora possibile.




Leggere questa storia è stata un po' una sfida con me stessa perchè sono uscita davvero tanto dalla mia comfort zone, ho provato qualcosa di nuovo e devo dire che l'esperimento è ben riuscito. Infatti quando mi hanno proposto questa lettura ero inizialmente titubante e ho deciso di immergermi in essa a piccole dose, salvo poi notare pochissimo tempo dopo la lettura che essa scorreva davvero velocemente grazie ai capitoli brevi del romanzo. Il botanista non è una lettura semplice poichè il suo autore Marc Jeason sa benissimo di cosa sta parlando e lo fa con grande passione, tuttavia entrare nel mondo delle piante per una che ha il pollice nero è stata davvero una bella sfida. La combinazione di Marc con Charlotte Fauve, l'autrice che gli hanno affiancato per raccontare questa storia, si rivela essere vincente perchè in grado di creare un prodotto davvero interessante, che non è fatto solo per gli esperi del settore ma anche per chi come me non conosce quasi nulla della natura e ne è comunque affascinato.
L'intento di Marc Jeanson è chiaro: egli ama stare insieme alle piante, esplorare il loro mondo ed è imperativo preservarlo, perchè non parliamo solo di organismi vegetali, ma della natura nel suo insieme e il modo migliore per far capire che vale la pena preservarla è tramite la letteratura.

Marc Jeanson è uno scienziato, non è uno scrittore, e sicuramente in questo testo si evince tutto il suo sapere sia in ambito pratico e quindi ciò che riguarda strettamente il suo lavoro di botanico, sia per quanto riguarda la storia della materia che tanto ama, il quale non manca di farci un excursus storico di cosa ha significato per lui, per gli scienziati prima di lui e per il mondo interno, la presenza degli organismi vegetali. Quello che stupisce è che, sebbene sia alla sua prima esperienza letteraria, Marc Jeanson trova il modo di non annoiare mai il lettore, snocciolando molto spesso informazioni interessanti, che vanno ad arricchire culturalmente chiunque voglia dare una possibilità a questo libro. E' certamente preziosa però la presenza di Charlotte Fauve, colei che ha pensato di strutturare i capitoli in poche pagine, per non correre il rischio di far perdere il filo al lettore e soprattutto perchè voleva rendere al meglio l'idea di trovarci in presenza di un botanista e, così come il suo studio è suddiviso in piccoli momenti, così lo è anche questa storia. Trovo quindi la loro collaborazione vincente, si vede la passione di Jeanson per il suo misterie da botanista e si vede la dedizione della Fauve nel suo lavoro da scrittrice, per cui si è venuto a creare un bel mix tra questi due persone e ammetto che non mi dispiacerebbe vederli collaborare nuovamente in un prossimo elaborato.


Per quanto questa sia una storia dedicata alla natura e alla sua importanza, poichè senza di essa non saremmo le stesse persone che siamo oggi e soprattutto non avremmo per le mani un pianeta così meraviglioso, che deve essere protetto e questa è una problematica molto attuale, su cui l'autore si vocalizza più e più volte, Jeanson non manca comunque di parlare anche di se stesso e di come è arrivato a diventare uno scienziato. Questo certamente si discosta dall'idea di saggio che può dare questo libro, anzi l'autore stesso lo definisce un romanzo a tutti gli effetti, il tipo di storia di cui aveva bisogno per arrivare a quante più persone possibili ed informarle di quello che sta accadendo alla natura, dando loro le nozioni di base e soprattutto mettendosi in gioco in prima persona, facendosi conoscere per quello che è realmente, uno scienziato quasi per caso. Scopriamo quindi non solo il lavoro di Marc, ma anche la sua persona, ossia quel ragazzo che da piccolo voleva diventare veterinario ma che poi ha finito per innamorarsi del regno delle piante ed è diventato uno scienziato proprio per studiarle e perchè sinceramente interessato al loro percorso. Questa scelta ha certamente aiutato il lettore di questo testo a sentirsi più vicino all'autore, che è anche il protagonista di questo romanzo, facendolo così diventare un libro che non si limita a dare informazioni, ma che sa anche come intrattenere e destare interesse nel lettore.


Per una volta non me la sento di dare un voto a questo romanzo, mi limito semplicemente a dirvi le mie opinioni e le mie sensazioni a proposito di questa lettura, che sono state tutte di ottima impressione. Vorrei cominciare col dirvi che non è un saggio, altrimenti non sarei qui a parlarvene perchè non rientrano nel mio gusto e perchè non ho la preparazione adeguata per parlarne, ma è una storia che si avvicina molto alla realtà quotidiana del suo autore e che usa la lettura come mezzo di comunicazione per far comprendere ai suoi lettori quanto è meravigliosa la natura e tutti i segreti che nasconde, e proprio per questo necessita il nostro aiuto per essere preservata. Marc Jeanson stesso dice che che questo libro è nato proprio come modo per arrivare a più persone e per informarle sul mondo vegetale, sulla sua bellezza ma anche sul suo essere costantemente in pericolo. Devo comunque specificare che sono convinta che questa non sia una lettura per tutti, tuttavia è una lettura che, se i lettori la affrontano con la mente aperta e soprattutto nel giusto momento, può dare davvero tanto, non sia a livello di conoscere molto da vicino uno scienziato che si occupa quotidianamente del regno vegetale, ma anche a livello di conoscenza personale perchè finisce per arricchire tantissimo la nostra mente su meraviglie e su problematiche che spesso facciamo finta di non vedere."Il botanista" è il lavoro a quattro mani di Marc Jeanson e Charlotte Fauve, una coppia che si dimostra molto affiatata e che sa rendere giustizia a questa storia.




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