Buon salve bookspediani.
E' arrivato il momento di parlarvi di una lettura che volevo leggere da tanto tempo e che finalmente ho potuto fare, ossia "Il silenzio dell'acqua" di Louise O'Neill, portato in Italia grazie al Castoro.
Titolo: Il silenzio dell'acqua
Autore: Louise O'Neill
Editore: Il Castoro
Genere: Young Adult
Genere: Young Adult
Data di uscita: 3 Ottobre 2019
Negli abissi del mare, la sirenetta Gaia sembra destinata al successo: è bellissima, ha una voce incantevole e sta per fidanzarsi con il partito più ambito del regno, il generale Zane. Che importa se è violento e molto più vecchio di lei? È il re suo padre a decidere, e Gaia deve solo essere bella e accondiscendente. Ma da quando ha salvato un giovane affascinante da un naufragio, Gaia coltiva un solo desiderio: vivere con lui nel suo mondo spensierato. Quanto è disposta a sacrificare? Conoscete la storia: il patto con la strega, la perdita della voce, le gambe al posto della coda... Ma la bellezza senza voce di Gaia ha un prezzo molto alto, e il mondo che scopre in superficie è prepotente, violento e patriarcale quanto quello lasciato negli abissi. Gaia dovrà compiere molti passi dolorosi per fare i conti con la verità della sua storia. E per riscoprire tutta la potenza della sua voce.
Louise O'Neill è un'autrice che ho avuto il piacere di scoprire in occasione di un suo romanzo che trattava un argomento molto delicato e lo ha fatto nel migliore dei modi, per cui ero già pronta a leggere qualsiasi suo prossimo libro, ma con un retelling in chiave femminista de la Sirenetta ha fatto decisamente centro, non era necessario nemmeno leggere la trama per capire che questa lettura sarebbe stata indimenticabile. La O'Neill infatti si ispira ad una delle favole che più amiamo per far capire che ogni donna ha una voce ed è giusto usarla per farsi valere.
La storia creata dall'autrice si discosta molto dal cartone della disney e si avvicina invece alla favola originale, che di fatto è molto più cupa e sofferta di quella invece che ormai tutti amiamo e onestamente l'ho trovata una scelta coraggiosa ma decisamente necessaria, perché ormai siamo in un mondo adulto ed è giusto non vivere in una fantasia in cui tutto andrà a posto da sé, ma rendersi conto che il mondo è un luogo pericoloso e che, se non si fa attenzione e non si ha il coraggio di farsi valere e quindi di tirare fuori la propria voce, si rischia d venire schiacciati da persone prepotenti, convinte di poter disporre della vita degli altri come vogliono, senza chiedere alcun consenso. E soprattutto si focalizza su un elemento importante della nostra società, che ormai è l'aspetto fisico a contare e di conseguenza, senza quello, non si è degni di avere rispetto.
La protagonista è Gaia, una sirenetta dall'aspetto incantevole, caratterizzato da un viso angelico e da lunghi capelli rossi, con una voce in grado di incantare tutti gli abitanti del mare, una ragazza di quindici anni che deve accettare di star crescendo e quindi deve prendersi le sue responsabilità. Gaia è infatti una delle figlie del Re del Mare, un sovrano che ha fatto prosperare le sue acque, ma che ha certamente fallito nel suo ruolo di padre: tratta infatti le sue figlie come se fossero oggetti, disponendo di loro come meglio crede, organizzando matrimoni e non volendo sentire ragioni a riguardo, soprattutto sminuendole se non sono all'altezza. Con Gaia però si sente sicuro perché lei è praticamente perfetta, il ritratto di sua madre, quella donna che non si può nemmeno nominare poiché catturata dagli umani e quindi perduta per sempre, e quindi tratta la figlia minore come se fosse un premio da vincere. La usa per le sue strategie, ha già deciso infatti che andrà in sposa al generale Zane, un uomo molto più grande di lei e anche burbero e cattivo, quando sono lontani da occhi indiscreti, e Gaia è tristissima per questa decisione ma non c'è nessuno che la comprenda, né le sue sorelle, né la sua amata nonna e sa che non c'è via di uscita agli ordini del padre. Ma quando un giorno salva un ragazzo da un naufragio, innamorandosi di lui, comprende che l'unica cosa che può fare per salvarsi è andare nel mondo umano, sperando di trovare un posto migliore e di scoprire di più sulla storia di sua madre. Ma questa scelta ha un costo: le gambe al posto della sua coda le faranno male ad ogni passo e la voce, quella che ha incantato tutti, sarà perduta per sempre.
Sarà pronta a questo sacrificio, per salvarsi dal suo mondo?
Il personaggio di Gaia è quindi la punta di diamante di questa storia: sebbene abbia solo quindici anni, si dimostra molto precoce e poco incline ad ubbidire agli ordini senza porsi domande, lei è di natura curiosa e quindi non si accontenta di venire semplicemente liquidata dagli altri.
Gaia è stata cresciuta da un padre che le ha sempre fatto complimenti per la sua forma fisica, per la sua bellezza e la sua voce, tanto da inculcarle l'idea che siano queste le doti e le caratteristiche più importanti di una persona, soprattutto di una donna che serve semplicemente a compiacere gli altri e a svolgere compiti a lei consoni, senza mai lamentarsi. Gaia ha avuto per poco tempo accanto a sé la presenza di sua madre, una donna curiosa come lei del mondo in superficie e che questa curiosità l'ha pagata molto cara, poiché alla fine è stato il mondo umano ad annientarla. Eppure nessuno ha mai visto il suo corpo, per cui Gaia è convinta che ci sia una possibilità di rivederla ancora, anche se non le crede nessuno. Sebbene infatti sia circondata da sorelle, la sirenetta si sente terribilmente sola e non sa come curare questo suo malessere. Il compimento dei suoi quindici anni decretano due cose per lei: la possibilità di andare in superficie e quella di diventare presto la promessa sposa di Zane, un uomo decisamente più grande di lei e pericoloso per lei. E' possibile sentirsi soffocare sott'acqua? Per Gaia si ed ecco perché spesso si rifugia in superficie, dove è sola e può assistere a quello che succede nel mondo degli umani, il quale le sembra decisamente migliore del suo e quindi non ha altra scelta che scappare da quella che non è più casa.
La voglia di Gaia di andare sulla Terra non è solo dettata dalla curiosità, ma è un bisogno fisico perché spera di trovare un mondo diverso dal suo, un luogo in cui è tutto perfetto. Purtroppo però la realtà è ben diversa dall'immaginazione e Gaia si ritrova quindi in un mondo imperfetto, non troppo lontano dal suo, dove incontra persone buone, che iniziano a tenere sinceramente a lei e dove invece incontra persone che non comprende, che la giudicano sempre e solo per il suo aspetto e per niente di più. Questa continua guerra tra il mare e la terra ricorda certamente i pregiudizi che esistono nel mondo, ossia vedere una persona diversa sia per aspetto che per credenze e usi e costumi e automaticamente bollarla come pericolosa perché si ha paura di ciò che è estraneo a noi.
Ma ovviamente la tematica che emerge in modo forte, violento e impossibile da fermare è il sentirsi a proprio agio nella propria pelle, è la voglia di lottare e di farsi valere, dando voce al proprio pensiero, piuttosto che continuare a stare zitti ed eseguire ordini su ordini, senza mettere nulla in discussione. Il tono che dà l'autrice a questa tematica è forte, il messaggio arriva in modo immediato e questo è meraviglioso perché porta a riflettere sul fatto che essere donna non significhi semplicemente essere un oggetto da ammirare e una serva che fa tutto quello che le si dice, essere donna significa essere forte, essere una guerriera che deve lottare giorno dopo giorno per avere il giusto riconoscimento che merita, che le è dovuto anzi, perché uomo e donna devono essere messi a pari livello.
Louise O'Neill ancora una volta porta in libreria un romanzo audace, forte e coraggioso, una storia che si ispira ad una favola ma che da lei viene trasformata in qualcosa di molto più cupo e cattivo, perché per quanto si parli di un mondo inventato, e quindi personalizzato dall'autrice poiché molto diverso dalla storia disneyana, si può applicare benissimo alla realtà e questa è forse la parte che fa più male, ossia sapere che quello che viene descritto dall'autrice è qualcosa che potrebbe essere benissimo stato estrapolato dalla vita vera. La O'Neill ha uno stile davvero semplice e diretto, ma è comunque di grande impatto e trovo davvero interessante il fatto che questi romanzi vengano indirizzati in primo luogo ai ragazzi, per fargli aprire gli occhi su un mondo che ha lottato per avere parità di diritti ma che di fatto è solo un qualcosa di teorico, raramente di pratico, perché la donna viene vista spesso come un oggetto e viene giudicata solo dal suo aspetto, come se non avesse altre qualità.
L'unico appunto che mi sento di fare riguarda il finale, che ho trovato un pelo frettoloso e come se mancasse qualcosa, ma ripensandoci penso fosse proprio l'intenzione dell'autrice finire la storia in quel determinato momento.
Il silenzio dell'acqua è un romanzo femminista decisamente potente, oscuro e misterioso, che ci trasporta in un abisso di insicurezze e incertezze ma ci dà anche la chiave per uscirne ossia credere in se stessi e non aver paura di far sentire forte e chiaro la propria voce.
IL MIO VOTO
Louise O'Neill è un'autrice che ho avuto il piacere di scoprire in occasione di un suo romanzo che trattava un argomento molto delicato e lo ha fatto nel migliore dei modi, per cui ero già pronta a leggere qualsiasi suo prossimo libro, ma con un retelling in chiave femminista de la Sirenetta ha fatto decisamente centro, non era necessario nemmeno leggere la trama per capire che questa lettura sarebbe stata indimenticabile. La O'Neill infatti si ispira ad una delle favole che più amiamo per far capire che ogni donna ha una voce ed è giusto usarla per farsi valere.
La storia creata dall'autrice si discosta molto dal cartone della disney e si avvicina invece alla favola originale, che di fatto è molto più cupa e sofferta di quella invece che ormai tutti amiamo e onestamente l'ho trovata una scelta coraggiosa ma decisamente necessaria, perché ormai siamo in un mondo adulto ed è giusto non vivere in una fantasia in cui tutto andrà a posto da sé, ma rendersi conto che il mondo è un luogo pericoloso e che, se non si fa attenzione e non si ha il coraggio di farsi valere e quindi di tirare fuori la propria voce, si rischia d venire schiacciati da persone prepotenti, convinte di poter disporre della vita degli altri come vogliono, senza chiedere alcun consenso. E soprattutto si focalizza su un elemento importante della nostra società, che ormai è l'aspetto fisico a contare e di conseguenza, senza quello, non si è degni di avere rispetto.
La protagonista è Gaia, una sirenetta dall'aspetto incantevole, caratterizzato da un viso angelico e da lunghi capelli rossi, con una voce in grado di incantare tutti gli abitanti del mare, una ragazza di quindici anni che deve accettare di star crescendo e quindi deve prendersi le sue responsabilità. Gaia è infatti una delle figlie del Re del Mare, un sovrano che ha fatto prosperare le sue acque, ma che ha certamente fallito nel suo ruolo di padre: tratta infatti le sue figlie come se fossero oggetti, disponendo di loro come meglio crede, organizzando matrimoni e non volendo sentire ragioni a riguardo, soprattutto sminuendole se non sono all'altezza. Con Gaia però si sente sicuro perché lei è praticamente perfetta, il ritratto di sua madre, quella donna che non si può nemmeno nominare poiché catturata dagli umani e quindi perduta per sempre, e quindi tratta la figlia minore come se fosse un premio da vincere. La usa per le sue strategie, ha già deciso infatti che andrà in sposa al generale Zane, un uomo molto più grande di lei e anche burbero e cattivo, quando sono lontani da occhi indiscreti, e Gaia è tristissima per questa decisione ma non c'è nessuno che la comprenda, né le sue sorelle, né la sua amata nonna e sa che non c'è via di uscita agli ordini del padre. Ma quando un giorno salva un ragazzo da un naufragio, innamorandosi di lui, comprende che l'unica cosa che può fare per salvarsi è andare nel mondo umano, sperando di trovare un posto migliore e di scoprire di più sulla storia di sua madre. Ma questa scelta ha un costo: le gambe al posto della sua coda le faranno male ad ogni passo e la voce, quella che ha incantato tutti, sarà perduta per sempre.
Sarà pronta a questo sacrificio, per salvarsi dal suo mondo?
Il personaggio di Gaia è quindi la punta di diamante di questa storia: sebbene abbia solo quindici anni, si dimostra molto precoce e poco incline ad ubbidire agli ordini senza porsi domande, lei è di natura curiosa e quindi non si accontenta di venire semplicemente liquidata dagli altri.
Gaia è stata cresciuta da un padre che le ha sempre fatto complimenti per la sua forma fisica, per la sua bellezza e la sua voce, tanto da inculcarle l'idea che siano queste le doti e le caratteristiche più importanti di una persona, soprattutto di una donna che serve semplicemente a compiacere gli altri e a svolgere compiti a lei consoni, senza mai lamentarsi. Gaia ha avuto per poco tempo accanto a sé la presenza di sua madre, una donna curiosa come lei del mondo in superficie e che questa curiosità l'ha pagata molto cara, poiché alla fine è stato il mondo umano ad annientarla. Eppure nessuno ha mai visto il suo corpo, per cui Gaia è convinta che ci sia una possibilità di rivederla ancora, anche se non le crede nessuno. Sebbene infatti sia circondata da sorelle, la sirenetta si sente terribilmente sola e non sa come curare questo suo malessere. Il compimento dei suoi quindici anni decretano due cose per lei: la possibilità di andare in superficie e quella di diventare presto la promessa sposa di Zane, un uomo decisamente più grande di lei e pericoloso per lei. E' possibile sentirsi soffocare sott'acqua? Per Gaia si ed ecco perché spesso si rifugia in superficie, dove è sola e può assistere a quello che succede nel mondo degli umani, il quale le sembra decisamente migliore del suo e quindi non ha altra scelta che scappare da quella che non è più casa.
La voglia di Gaia di andare sulla Terra non è solo dettata dalla curiosità, ma è un bisogno fisico perché spera di trovare un mondo diverso dal suo, un luogo in cui è tutto perfetto. Purtroppo però la realtà è ben diversa dall'immaginazione e Gaia si ritrova quindi in un mondo imperfetto, non troppo lontano dal suo, dove incontra persone buone, che iniziano a tenere sinceramente a lei e dove invece incontra persone che non comprende, che la giudicano sempre e solo per il suo aspetto e per niente di più. Questa continua guerra tra il mare e la terra ricorda certamente i pregiudizi che esistono nel mondo, ossia vedere una persona diversa sia per aspetto che per credenze e usi e costumi e automaticamente bollarla come pericolosa perché si ha paura di ciò che è estraneo a noi.
Ma ovviamente la tematica che emerge in modo forte, violento e impossibile da fermare è il sentirsi a proprio agio nella propria pelle, è la voglia di lottare e di farsi valere, dando voce al proprio pensiero, piuttosto che continuare a stare zitti ed eseguire ordini su ordini, senza mettere nulla in discussione. Il tono che dà l'autrice a questa tematica è forte, il messaggio arriva in modo immediato e questo è meraviglioso perché porta a riflettere sul fatto che essere donna non significhi semplicemente essere un oggetto da ammirare e una serva che fa tutto quello che le si dice, essere donna significa essere forte, essere una guerriera che deve lottare giorno dopo giorno per avere il giusto riconoscimento che merita, che le è dovuto anzi, perché uomo e donna devono essere messi a pari livello.
Louise O'Neill ancora una volta porta in libreria un romanzo audace, forte e coraggioso, una storia che si ispira ad una favola ma che da lei viene trasformata in qualcosa di molto più cupo e cattivo, perché per quanto si parli di un mondo inventato, e quindi personalizzato dall'autrice poiché molto diverso dalla storia disneyana, si può applicare benissimo alla realtà e questa è forse la parte che fa più male, ossia sapere che quello che viene descritto dall'autrice è qualcosa che potrebbe essere benissimo stato estrapolato dalla vita vera. La O'Neill ha uno stile davvero semplice e diretto, ma è comunque di grande impatto e trovo davvero interessante il fatto che questi romanzi vengano indirizzati in primo luogo ai ragazzi, per fargli aprire gli occhi su un mondo che ha lottato per avere parità di diritti ma che di fatto è solo un qualcosa di teorico, raramente di pratico, perché la donna viene vista spesso come un oggetto e viene giudicata solo dal suo aspetto, come se non avesse altre qualità.
L'unico appunto che mi sento di fare riguarda il finale, che ho trovato un pelo frettoloso e come se mancasse qualcosa, ma ripensandoci penso fosse proprio l'intenzione dell'autrice finire la storia in quel determinato momento.
Il silenzio dell'acqua è un romanzo femminista decisamente potente, oscuro e misterioso, che ci trasporta in un abisso di insicurezze e incertezze ma ci dà anche la chiave per uscirne ossia credere in se stessi e non aver paura di far sentire forte e chiaro la propria voce.
Ecco a voi le altre recensioni del review:
si ringrazia la casa editrice
per la copia omaggio
Ciaoooooo! Io l’ho finito davvero da pochissimo (qui la mia recensione) e mi ha conquistato soprattutto per la sua crudeltà.
RispondiEliminaHo apprezzato particolarmente il fare un retelling per niente edulcorato e in chiave femminista e penso che sia un ottimo libro per parlare di una tematica così importante in chiave fantasy.
E’ una storia sicuramente non per tutti e di certo non una fiaba da leggere ai bambini, ma io sono entrata completamente nella vicenda e proprio per la sua crudezza e le tematiche trattate non credo dimenticherò questo mondo tanto presto!
Un abbraccio, Rainy