venerdì 15 novembre 2019

Recensione "L'impero delle tempeste" di Sarah J. Maas

Buonsalve bookspediani.
Eccomi qui per parlarvi di "L'impero delle tempeste" di Sarah J. Maas, il quinto volume della serie de Il trono di ghiaccio, uscito da una decina di giorni per Mondadori.

L’impero delle tempeste

Titolo: L'impero delle tempeste
Autore: Sarah J. Maas
Editore: Mondadori
Genere: Fantasy
Data di uscita: 5 Novembre 2019


La lunga strada dall’omicidio al trono è appena cominciata per Aelin Galathynius, l’ultima discendente della sua casata, la principessa perduta di Terrasen che in molti conoscono come Celaena Sardothien. I regni di Erilea stanno andando in frantumi attorno a lei. Per salvare coloro che ama dalle forze dell’oscurità, dovrà allearsi con i suoi nemici. Mentre la guerra incombe all’orizzonte, l’unica speranza di salvezza risiede in una tenace ricerca che potrebbe mettere fine a quanto Aelin ha di più caro.


IL MIO VOTO



Dopo una super full immersion in questo quinto volume della serie de Il trono di ghiaccio, non posso che esserne uscita distrutta e di conseguenza mi è ancora tremendamente difficile elaborare i pensieri relativi a questa lettura, ma cercherò di fare assolutamente del mio meglio. Come ben sapete, se siete in pari con la serie, finalmente Aelin è pronta a prendere il suo posto di Regina, ma per farlo ha ancora tanti nemici da combattere, nemici che non la vedono come una degna erede del trono e quindi deve cercare alleati preziosi per portare avanti la sua missione. Ovviamente può sempre contare su Rowan, il potente Fae che ha deciso di non combattere più i sentimenti per la ragazza e offrire tutto se stesso e tutti i suoi poteri per la causa, il cugino Aedion, il quale non può che sostenere Aelin ed essere al suo fianco ad ogni passo, accompagnato da Lysandra, un'allegra introduzione in questa piccola combriccola di pazzi. Ben presto al gruppo si unisce Dorian, ora re, salvato da Rowan e uno dei pochi alleati che Aelin può sfruttare, mentre invece un grande assente dei personaggi storici è Chaol, che sta affrontando una missione privata e che vedremo nel prossimo libro.
Ad aggiungersi alla loro linea narrativa, continuano ad esserci Lorcan ed Elide, insieme, e Manon, personaggi che già avevamo conosciuto nel quarto capitolo e che a me personalmente non avevano colpito più di tanto, ma che in questo nuovo volume rivelano quanto sono importanti per la storia, creando un effetto domino che culmina in un cliffhanger talmente incredibile che ancora non mi capacito di avere letto determinate cose, e soprattutto non so come farò ad aspettare altro tempo per il nuovo capitolo.


Aelin rimane, per me, la protagonista indiscussa di questa serie, sebbene non siano solo le sue vicende quelle a cui assistiamo e in questo libro prova ancora una volta il suo valore, soprattutto l'essere degna di poter essere una regina non per diritto, ma per merito. Aelin è una ragazza giovanissima, ma per quello che ha affrontato potrebbe benissimo essere molto più adulta di quello che appare e ora come ora la sua guerra non è certamente finita, anzi è appena iniziata. Infatti non solo deve provare al mondo di essere all'altezza delle aspettative, ma deve trovare alleati pronti a schierarsi con lei, altrimenti la battaglia è perduta ancora prima di iniziarla. Il suo coraggio e il suo spirito di iniziativa non vengono certo messi in discussione, ma in questo capitolo vediamo un nuovo lato di lei, quello più bisognoso di supporto e di affetto, soprattutto da Rowan.
Il loro rapporto è certamente evoluto col tempo, io onestamente non ero ancora convinta di questa coppia, anche se sicuramente sono una delle poche, mentre invece in questo romanzo ho avuto modo di vedere come l'evoluzione della loro relazione è arrivata al culmine, facendoli avere l'uno bisogno dell'altra ma allo stesso tempo mettendoli sempre alla pari, cosa che sono, anche se Aelin è una regina e Rowan il suo principe. I due non possono che completarsi a vicenda e anche Rowan finalmente in questo romanzo si lascia andare, facendoci vedere la sua parte più vulnerabile e permettendomi quindi finalmente di apprezzarlo, facendomi amare questi due come non mai.


Ma questa serie della Maas non si focalizza solo su Aelin e quindi è giusto parlare anche degli altri personaggi che compaiono. Dorian sta piano piano riprendendosi da tutto quello che il suo corpo ha dovuto sopportare e, aiutato da Rowan, imparerà ad usare al meglio la sua magia.
Mi è piaciuto molto quindi questo sviluppo di trama, la scelta di avvicinarli e di farli diventare quasi amici è decisamente interessante, soprattutto perchè non c'è astio tra loro, ma semplice voglia di aiutarsi e di essere al loro meglio, per Aelin. Lorcan ed Elide mi dispiace ma io non riesco ad inquadrarli, so che alla fine si rivelano fondamentali per la storia, tuttavia le parti dedicate a loro mi hanno spesso fatto storcere il naso, non mi convincono appieno e di conseguenza perdo anche interesse a leggere il loro sviluppo di trama, nel dubbio però continuo ad odiarli.
Per quanto riguarda Manon invece, sto piano piano iniziando a cambiare idea su di lei e il suo avvicinarsi a Dorian è qualcosa che ho apprezzato, ma ha ancora tanti altri passi d fare prima di poter entrare nel mio cuore. Aedion non può che rimanere uno dei miei personaggi preferiti e in questo volume viene messo a dura prova, tante sono le rivelazioni che lo riguardano, eppure trova sempre il modo di risollevarsi e di dimostrare quanto vale, amo soprattutto la sua relazione con Aelin e quanto sia disposto a fare per la cugina. Grande assente, come vi dicevo, è invece Chaol, di cui devo dire ho un po' sentito la mancanza, ma non così tanto da avere un intero libro a lui dedicato, come lo è il sesto romanzo della serie.

L'inizio di questo quinto romanzo è stato a mio avviso alquanto lento, la Maas si prende decisamente il suo tempo per impostare la storia e di tempo ne ha in abbondanza, visto che questo quinto capitolo conta quasi settecento pagine e devo ammettere che forse qualche pezzo poteva essere omesso e snellire la storia, rendendola più fluida.
Quando però la storia inizia a prendere piede, staccarsi dal romanzo è qualcosa di improponibile, ci si dimentica persino di mangiare o dormire perchè quello che più conta è arrivare alla conclusione e lasciatemi dire solo una cosa: che diavolo ho appena letto? Quando arriva il nuovo libro?
Infatti questo romanzo, dopo un inizio incerto, ha dimostrato ancora una volta il valore di Sarah J. Maas soprattutto per quanto riguarda il worlbuilding, poichè va ad esplorare aree che ancora non aveva approfondito, regalandoci descrizioni di luoghi incantevoli quanto paurosi, magici e talmente vividi da sembrare quasi reali. E' proprio questa la bravura dell'autrice, ossia il saper creare personaggi e mondi così belli e così ben definiti da credere quasi che esistano davvero. Ma c'è da dire che, oltre a questo, bisogna riconoscerle che sa come costruire i colpi di scena e come lasciare senza parole, infatti tanti sviluppi narrativi mai li avrei visti arrivare, e soprattutto il finale, a cui devo ritornare perchè mi ha lasciato troppo sconvolta.

Siamo al quinto capitolo di questa saga, un capitolo che sapevano sarebbe stato da brivido, visto che il precedente ci stava preparando ad una grande guerra, ma quella che ci investe è una vera e propria tempesta, che arriva all'improvviso e che è soprattutto imprevedibile.
Tra tutti, penso che al momento sia questo il mio romanzo preferito, forse perchè è fresco di lettura o forse perchè sono accadute talmente tante cose, sono stata investita da talmente tante emozioni da non avere nemmeno le parole per descrivere quanto questo quinto romanzo sia sensazionale, sia a livello di trama, sia a livello di persone che a livello di worlbuilding. Sarah J. Maas ormai ho capito che vuole partire con calma, facendo sentire il lettore al sicuro e poi strapparlo a poco a poco dalle sue sicurezze, per cui mai fermarsi alle apparenze, perchè "L'impero delle tempeste" sa come promettere scintille.
Per me che ho letto prima la serie di "La corte di rose e spine" e quindi devo dire che alcuni elementi li ho ritrovati anche in questo romanzo, che è invece antecedente in lingua originale, per cui sicuramente ha i suoi elementi standard che la contraddistinguono e possono sembrare prevedibili, tuttavia ero talmente focalizzata su altro da non riuscire a prevedere nemmeno il più piccolo dettaglio e per questo non posso che inchinarmi alla sua bravura.
Dunque penso abbiate capito che ho amato "L'impero delle tempeste" ergo, se ancora non l'avete fatto, muovetevi ad iniziare questa serie, perchè non fa che migliorare!





si ringrazia la casa editrice
per la copia omaggio.




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