Buon pomeriggio bookspediani.
Oggi io e Sandy de La stamberga d'inchiostro abbiamo una nuova lettura per due da farvi conoscere, ossia l'horror "Kill Creek" di Scott Thomas, edito da Rizzoli.
Titolo: Kill Creek
Autore: Scott Thomas
Editore: Rizzoli
Genere: Horror
Genere: Horror
Data di uscita: 29 Ottobre 2019
In fondo a una strada sterrata, mezzo dimenticata nel cuore del Kansas, sorge la casa delle sorelle Finch. Per molti anni è rimasta vuota, abbandonata, soffocata dalle erbacce. Adesso la porta sta per essere riaperta. Ma qualcosa, o qualcuno, aspetta nel profondo delle sue ombre, e non vede l'ora di incontrare i suoi nuovi ospiti... Quando Sam McGarver, autore di best seller horror, viene invitato a trascorrere la notte di Halloween in una delle case infestate dai fantasmi più famosa del mondo, accetta con riluttanza. Se non altro, non sarà solo: con lui ci saranno altri tre acclamati maestri del macabro, scrittori che come lui hanno contribuito a tracciare la mappa moderna di quel genere letterario. Ma quella che inizia come una trovata pubblicitaria si trasformerà in una vera e propria lotta per la sopravvivenza. L'entità che hanno risvegliato li segue, li tormenta, li minaccia, fino a farli diventare parte della sanguinosa eredità di Kill Creek.
IL MIO VOTO
IL MIO VOTO
Io e Sandy siamo tornate con una nuova lettura insieme e, dopo esserci concentrate su due fantasy, ritorniamo all'ovile parlando di un horror che ha recentemente visto la sua uscita in Italia grazie a Rizzoli, ossia Kill Creek. Basta posare lo sguardo sulla copertina per venirne subito affascinati ma il colpo di grazia lo dà la trama, che ci fa comprendere che questa storia promette brividi assicurati.
Kill Creek all'apparenza può sembrare una casa come un'altra, ma è stata lo scenario di alcune tra le più atroci morti e, per questo, sembra ormai un obbligo definirla infestata, quasi posseduta. Infatti è quasi impossibile abitarci, per quelli che ci hanno provato, non è mai finita bene. Ma proprio per le voci che circolano su questa casa, essa si presta bene ad essere lo scenario di una intervista a ben quattro autori dell'horror e delle vari sfumature che ha questo genere. Questi quattro personaggi sono stati attirati con l'inganno a Kill Creek, credendo che la loro intervista si sarebbe svolta da tutt'altra parte e soprattutto che sarebbero stati soli, tuttavia non si lasciano sfuggire questa avventura da brivido, non sapendo che questa scelta cambierà per sempre le loro vite. Una volta conclusa l'intervista infatti i nostri quattro autori hanno chiuso con Kill Creek, è la casa a non aver chiuso con loro e sembra seguirli ovunque vadano, facendogli rivivere i momenti che più hanno sconvolto la loro vita e costringendoli a fare i conti con il loro passato, ma soprattutto tormentandoli continuamente e all'orizzonte non appare alcuna soluzione che possa scacciare qualsiasi cosa li abbia seguiti.
Scott Thomas come prima cosa ci va ad introdurre i personaggi che andranno a comporre questa storia e prima tra tutte è la casa stessa, per cui ci racconta come è nata questa sorta di maledizione attorno ad essa e quindi la tratta come una vera e propria entità, non un semplice scenario dove ambientare la sua storia. Proprio per questo motivo è interessante vedere che, se parte tutto dalla casa di Kill Creek, non è importante trovarsi al suo interno per venire tormentati da essa, perchè infatti vediamo i quattro autori nel mondo esterno, dopo la famosa intervista, affetti da qualsiasi cosa sia che li sta tormentando. Questi quattro personaggi hanno in comune la professione che svolgono, ossia sono tutti famosi autori di libri horror, e come tali scrivono opere di paura, ma che nascono dalla loro immaginazione, non sono certo pronti a vivere in prima persona quello di cui solitamente parlano al loro pubblico. Ma non è solo l'essere scrittori che li accomuna, è il fatto che tutti e quattro questi personaggi hanno dei demoni che ancora non hanno sconfitto e che ancora li tormentano e questo li rende estremamente interessanti agli occhi della casa. A comporre questo quartetto troviamoSam McGarver, Daniel Slaughter e Sebastian Cole, con l'aggiunta di un'unica scrittrice femminile quale T.C. Moore. E' interessante quindi conoscerli da vicino e vedere come ognuno di loro reagisce alla casa e soprattutto qual è il passato da cui fuggono disperatamente. Se in primo luogo quindi questi quattro personaggi ci vengono presentati allo stesso modo e con la stessa importanza, ad un certo punto la storia si focalizza molto più su Sam McGarver e questo un po' mi è dispiaciuto perchè avrei preferito avessero pari opportunità di dire la loro. Nonostante questa scelta, ognuno riesce comunque ad entrare a contatto con il lettore e spesso a sconvolgerlo.
Mi sono immersa in questa lettura un po' a scatola chiusa, senza sapere bene cosa aspettarmi non avendo mai letto nulla di Scott Thomas, e anche leggermente spaventata dalla mole del libro, finendo per trovarmi davanti ad una storia davvero interessante fatta apposta per intrattenere il lettore, la quale riesce sempre a cambiare le carte in tavola e quindi a non essere prevedibile, ma soprattutto a far venire qualche brivido al suo interlocutore, per questo vi consiglio di non leggerlo se siete a casa da soli o di notte.
Il libro si divide in più parti e ognuna di esse viene letta in un attimo grazie allo stile fluido e scorrevole dell'autore, così come alle continue pieghe diverse che prende la storia, che non può che incuriosire il lettore e spingerlo a leggere sempre più pagine, ritrovandosi in un attimo alla fine, ad una conclusione che lascia a mio avviso senza parole perchè può assumere mille significati. Lo svolgersi della storia vede Scott Thomas sottoporre ai suo protagonisti, ma anche al lettore, delle situazioni sempre più inquietanti e sinistre, che giocano con il passato dei personaggi e che quasi gli fanno credere di immaginarsi tutto, riuscendo quindi a spaventarli sempre di più. Proprio il passato è una parte fondamentale della storia, sia per quanto riguarda Kill Creek, che di fatto nasce proprio per via di quello che è accaduto al suo interno, sia dei personaggi, i quali non osano rivelarlo a nessuno per paura di dover affrontare i loro demoni, una volta per tutte, ma in modo molto più spaventoso e inquietante di quanto avevano previsto.
Kill Creek è stata una lettura che mi ha sorpresa in positivo, mai infatti mi sarei aspettata un simile coinvolgimento e soprattutto di macinare così tante pagine in un attimo, quasi senza sentirle. La storia creata da Scott Thomas è senza dubbio diversa dalle classiche: ho infatti amato la scelta di scegliere come personaggi di una storia horror quattro scrittori proprio dello stesso genere, sebbene con sfumature diverse, quasi come volesse far loro avere uno stesso assaggio della loro medicina e di quello che scrivono, quasi una sorta di storia nella storia, solo che questa volta sono gli stessi autori a viverla di persona e non solo con la mente, questa agghiacciante situazione. Ho apprezzato quindi la sua passione per l'horror e la voglia di spiegarlo al lettore, che non è andato ad appesantire la storia, ma semplicemente a renderla più completa e interessante.
Certo è un libro ben lontano dall'essere perfetto, alcune scelte narrative e alcune scene mi hanno fatto storcere il naso, ma non si può negare che questa storia abbia tutte le carte in regola per essere un buon horror, in primis grazie alle descrizioni dell'autore, che spesso lascia poco all'immaginazione e che quindi porta direttamente nella storia il lettore, ma che a mio avviso renderà molto di più sul piccolo schermo poichè alcune scene in particolare hanno un maggiore impatto visivo e pare che in tanti la pensino uguale, visto che molto presto diventerà una serie televisiva. Per concludere, quindi, è una lettura che consiglio assolutamente, sia agli amanti degli horror sia a chi si vuole approcciare per la prima volta a questo genere.
Mi hai incuriosita davvero molto. Spero di poterlo leggere presto anch'io ☺️☺️
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