giovedì 26 dicembre 2019

Recensione "Il meraviglioso Natale delle sorelle McBride" di Sarah Morgan

Buon salve bookspediani.
Per restare in tema natalizio, oggi vi porto la recensione di  "Il meraviglioso Natale delle sorelle McBride" di Sarah Morgan.

Il meraviglioso Natale delle sorelle McBride

Titolo: Il meraviglioso Natale delle sorelle McBride
Autore: Sarah Morgan
Editore: Harper Collins Italia
Genere: Fiction
Data di uscita: 14 Novembre 2019


Nella suggestiva cornice delle Highlands innevate, Suzanne McBride sogna un Natale indimenticabile con le sue figlie adottive, che dopo molto tempo torneranno a casa per le vacanze. Non vede l’ora che la famiglia sia riunita, eppure la tensione è alle stelle. La maggiore delle sue figlie, Hannah, una razionale donna in carriera che si è trasferita a New York, sa che non può evitare di trascorrere il Natale con la famiglia, ma non sono le aspettative dei suoi cari a spaventarla, quanto piuttosto il segreto che custodisce. Beth, che è felicemente sposata e madre di due bambine, abita anche lei a New York ed è altrettanto preoccupata all’idea di tornare in Scozia. Sta attraversando una profonda crisi personale, e tutto quello che vorrebbe per Natale è avere un po’ di tempo per riflettere e capire se è davvero pronta a tornare al lavoro. Stare con le sorelle dovrebbe aiutarla a rilassarsi, non farla innervosire! Posy, la minore, è l’unica che è rimasta a Grensay. Non è molto soddisfatta della sua vita, ma i genitori dipendono da lei, e andarsene di casa le sembra rischioso... anche se non quanto innamorarsi dell’affascinante Luke. Mentre le vacanze si avvicinano, Suzanne si rende conto che per realizzare il suo sogno non può che affidarsi alla magia del Natale, sperando di far capire alle figlie che il loro legame è abbastanza forte da resistere a tutto. Anche a un Natale in famiglia.

IL MIO VOTO


Torna Sarah Morgan con un libro perfetto per queste vacanze e questo significa leggerlo proprio per il periodo natalizio, cosa che ho fatto in questi giorni e per questo oggi ve ne parlo subito. Ci troviamo davanti ben quattro protagoniste, tutte e quattro fanno parte della famigia McBride e quindi abbiamo tre sorelle, ognuna con la propria vita e con il proprio carattere, e la loro madre o per meglio dire la donna che le ha adottate quando i loro genitori sono venuti a mancare, Suzanne McBride, una donna che con il marito si è trasferira in Scozia e che vorrebbe avere a casa per Natale le sue figlie: Hannah, quella più restia di tutte a passare del tempo in famiglia e anche quella più distaccata, e Beth, colei che ha seguito le orme della madre e ha formato presto una famiglia sua, ma ultimamente sembra avere problemi con il marito, che non comprende che lui certamente lavora, ma anche per lei la vita non è una passeggiata stando dietro a due bambine e per questo sente il desiderio, dopo sette anni a casa, di tornare al lavoro, dettaglio che non fa impazzire il marito. Sia Hannah che Beth vivono in America, per cui le aspetta un bel viaggio, che però sentono di dover fare per stare tutti insieme. All'appello manca Posy perchè. a differenza delle sorelle, vive ancora vicino ai genitori e non ha ancora trovato la sua strada, o meglio lo ha fatto ma ha paura di dirlo alla famiglia e per questo rimanda l'inevitabile. Il Natale dunque si avvicina sempre più, così come la riunione di famiglia e la possibilità, per una volta forse, di aprire i propri cuori e di far vedere agli altri i propri desideri ma anche le proprie fragilità, per imparare finalmente ad amare e a farsi amare dagli altri, o semplicemente per sentirsi accettati.


Quando si parla di romanzi che coinvolgono tutta una famiglia, l'autrice giusta non può che essere Sarah Morgan, che infatti anche questa volta ci conduce in questa storia utilizzando quattro punti di vista, quelli delle donne della famiglia McBride, le quali si sono rivelate delle protagoniste non sempre facili, ma che si finisce per amare. La prima a stuzzicare la mia curiosità e quella che più mi è piaciuta per il suo percorso è Hannah, la maggiore delle sorelle, una donna che pensa solo alla carriera e che sembra aver chiuso le sue emozioni in una scatola: Hannah è quella che ricorda di più i suoi genitori naturali e come era stare con loro per cui non ha mai chiamato Suzanne, la donna che l'ha adottata, con l'appellativo di mamma, si è sempre rivolta a lei con il suo nome di battesimo, come se avesse paura di ricevere amore da lei. Questo elemento lo ha riportato anche in età adulta, impedendo agli altri di avvicinarsi davvero a lei, tranne ad Adam, un nuovo acquisto della sua compagnia che riesce a scalfire la sua corazza e quindi a mandarla in crisi, tanto da costringerla a partire per casa prima del previsto. Dall'altra parte c'è Beth, una donna che ha lasciato il lavoro da ben sette anni per prendersi cura delle figlie e che si scopre esausta di essere una mamma a tempo pieno: ama la sua famiglia, ma sente di dover avere la sua indipendenza e, quando ne parla al marito, non viene assolutamente appoggiata ma quasi derisa, come se fosse un'approfittatrice che ama stare a casa a spendere soldi e come se non fosse abbastanza per lavorare e per poter gestire sia la vita lavorativa che privata. Non potendo però parlare con nessuno di questa situazione, per paura ma anche per vergogna, anche lei decide di tornare a casa prima del previsto, in cerca di consigli ma anche affetto.


In Scozia c'è Posy, la più piccola delle sorelle McBride e quella che segue le orme della madre: l'aiuta infatti nel suo caffè e la donna è convinta che prenderà il suo posto, perchè Posy non ha il coraggio di dirle quello che vorrebbe fare davvero per paura di deluderla o di spaventarla. A movimentare la sua vita ci pensa Luke, uno scrittore che vive nel suo stesso complesso e che sviluppa un'interesse particolare per Posy, che la ragazza si diverte ad usare come persona che lei e il suo cane possono essere in grado di trovare in momenti meteorologici disperati. Posy infatti si occupa di recuperare persone in difficoltà che si smarriscono durante tempeste o nevicate e questo non fa certamente felice la madre, che ha una brutta esperienza in questo ambito, ma la sostiene nonostante tutto. Posy, essendo la più piccola, ancora deve trovare il coraggio di seguire la propria strada, ma attraverso alti e bassi anche lei troverà la forza di scegliere quello che vuole fare.
Infine c'è Suzanne, la matriarca della famiglia, una donna che si è offerta di prendersi cura di tre bambine non sue ma che ha sempre amato come tali, una donna che le ha sempre protette e che, ancora oggi che sono diventate delle donne, non può fare a meno di volerle proteggere e di volerle al suo fianco, almeno a Natale, che è uno dei periodi più belli dell'anno da passare in famiglia, ma per questa famiglia significa anche ricordare brutti momenti e per questo è importante essere uniti. Suzanne è una donna straordinaria, che mette sempre prima la felicità degli altri rispetto alla sua, è una donna altruista che pensa a come prendersi cura degli altri e non di lei, tanto da odiare di essere malata perchè si sente inutile. Al suo fianco può contare su un marito incredibile, che la sostiene sempre, ma anche su tre figlie sicuramente imperfette ma che ama e che a loro volta la amano immensamente.


Come ogni romanzo della Morgan, ci troviamo di fronte ad una lettura che spazia su più tematiche. Prima di tutto vediamo una famiglia che poteva avere figli o che poteva semplicemente condurre una vita senza obblighi o legami, prendere con sè tre bambine rimaste orfane per offrire loro amore e affetto, cosa che i McBride hanno fatto egregiamente e se anche le loro figlie spesso non si rivolgono a loro per dei consigli, le ragazze sanno che basta chiamarli per sentirsi in qualche modo più sicure e amate.
La perdita dei propri genitori non è mai facile da affrontare in qualsiasi età, ma se si è una ragazzina con ricordi della propria famiglia e soprattutto si è memori di non essere mai stata abbastanza per loro, come lo è per Hannah, non è facile accettare di amare qualcuno di nuovo perchè si ha paura di deluderlo o semplicemente di non essere abbastanza, qualcosa che alla fine tutti dobbiam affrontare perchè qualsiasi scelta si compie si ha sempre paura di deludere in qualche modo la propria famiglia. Con Beth invece vediamo la classica voglia di essere una madre ma anche una donna in carriera e quindi la difficoltà di destreggiarsi in due ambiti senza nemmeno avere l'appoggio del proprio marito, ma l'autrice mette bene in chiaro che basta ritrovare la fiducia in se stessi per poter fare tutto.
E' invece Posy a portare avanti il tema di avere paura di inseguire i propri sogni, un po' per timore di deludere i genitori, un po' perchè ancora non si sente pronta lei stessa a spiccare il volo e camminare da sola, ma anche in questo caso bisogna solo trovare la forza di rischiare.


Ad aggiungersi a dei personaggi ben caratterizzati e a delle tematiche decisamente attuali quanto ben sviluppate, c'è un'ambientazione da sogno, perfetta per queste feste. Siamo infatti nelle Highlands innevate, un luogo dove internet funziona molto poco e dove raramente i cellulari prendono per cui sarebbe un posto perfetto per staccare dalla vita di tutti i giorni e infatti la Morgan ci fa proprio immergere in questo luogo magico, tanto che a fine lettura quasi se ne sente la mancanza. La sua penna è come sempre molto scorrevole e diretta, il fatto poi che utilizzi quattro punti di vista e che spesso concluda i capitoli sul più bello, non fa che invogliare il lettore a continuare la lettura. L'autrice sa come far immergere il suo destinatario in una storia familiare e sa come farlo emozionare, infatti devo ammettere che durante la lettura qualche piccola lacrima mi è sfuggita, tanto mi sembrava profonda e intensa la situazione. Ma non è solo un semplice romanzo di fiction, c'è anche una forte componente romantica, che può essere attribuita al fatto che tutte e tre le sorelle hanno a che fare con l'amore, ma anche al legame familiare che lega i McBride, così come è un romanzo di crescita visto che tutti i suoi protagonisti maturano durante questa lettura, evolvendosi e diventano le miglior versioni di loro stessi.
Dopo aver terminato il libro quindi mi sento di dire che i McBride già mi mancano, sono stati dei personaggi che ho adorato e che spero di ritrovare in futuro!




si ringrazia la casa editrice
per la copia omaggio.



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