venerdì 27 dicembre 2019

Recensione "Il mio piano per salvare il mondo" di Tanya Lloyd Kyi

Buon salve bookspediani.
Oggi vi parlo di "Il mio piano per salvare il mondo" di Tanya Lloyd Kyi, ennesimo splendido libro per ragazzi edito da Rizzoli.

Il mio piano per salvare il mondo (Italian Edition) by [Lloyd Kyi, Tanya]

Titolo: Il mio piano per salvare il mondo
Autore: Tanya Lloyd Kyi
Editore: Rizzoli
Genere: Libri per ragazzi
Data di uscita: 5 Novembre 2019


Mya Parsons ha dodici anni e grandi sogni. Vuole lavorare all'ONU, anzi diventare ambasciatrice dell'ONU, e vincere il premio Nobel. Ha a cuore i diritti civili e per questo, insieme all'amica Cleo, ha fondato il gruppo dei Giovani per la Giustizia Sociale. Ma ha anche un desiderio molto più spiccio: vorrebbe tanto un cellulare. Per convincere i genitori, Mya mette a punto una strategia. Lavora come babysitter, si mostra responsabile nel badare alla sorellina mentre la mamma è dalla nonna in Myanmar e il papà annaspa tra il lavoro e i broccoli "caramellati" (o forse bruciati). Non è facile fare tante cose insieme, ma Mya non molla quando vuole qualcosa, soprattutto adesso che l'amica Cleo sembra precipitata in un altro mondo: ha un telefono suo, fa mille foto, chatta con le compagne di scuola e… esce con un ragazzo!
Chissà se Mya riuscirà a realizzare il suo sogno: ottenere u̶n̶ ̶c̶e̶l̶l̶u̶l̶a̶r̶e̶ la pace nel mondo?


IL MIO VOTO




Mya Parsons è una ragazzina di dodici anni che sa già quello che vuole per il suo futuro: diventare un'ambasciatrice dell'ONU, per cui ha già iniziato ad interessarsi al nostro mondo e a cercare di fare piccoli cambiamenti per migliorare le cose, per questo insieme alla sua migliore amica Cleo ha fondato un gruppo per poter discorrere di queste tematiche. Ma è anche una ragazzina come tante altre che, alla sua età, desidera un cellulare per poter parlare in privato con la sua amica e per poter stare quanto vuole nel mondo tecnologico, cosa che attualmente non può fare dietro ordine dei genitori. Ma quando la madre di Mya è costretta ad andare nel Myanmar, suo paese di origine, per prendersi cura della nonna, Mya si ritrova improvvisamente oberata di responsabilità: deve prendersi cura della sorellina Nanda, occuparsi di piccole faccende di casa come anche cucinare e quindi imparare nuove ricette, e ovviamente convincere suo padre ad acquistarle un cellulare, sempre più necessario ormai visto che sente che la migliore amica Cleo si sta allontanando sempre di più da lei per via di questo oggetto. Ma oltre alla mancanza della madre e alle varie responsabilità, Mya deve affrontare tanti piccoli cambiamenti, sentendosi quasi sola a non poterne parlare con nessuno e comprendendo che, a piccoli passi, è possibile avviare un cambiamento. Siete dunque pronti a conoscere la storia di Mya, ma soprattutto a scoprire se alla fine riuscirà ad avere il suo tanto sospirato cellulare?


Mya Parsons è la vera star di questo romanzo, una ragazzina di dodici anni che un po' mi ha ricordato me stessa per la su voglia di ottenere un cellulare, visto che inizia a vedere che tutti i suoi amici ne hanno uno e che possono parlare in privato, senza che genitori o altri ragazzi li sentano. Ma, diversamente da me, Mya ha anche voglia di cambiare il mondo e infatti sogna di diventare un'ambasciatrice dell'ONU e per prepararsi al suo futuro ha già creato, insieme alla sua migliore amica Cleo, il gruppo dei Giovani per la Giustizia Sociale dove con altri ragazzi discute di problematiche attuali e serie e come possono le loro scelte cambiare in qualche modo le cose. Ma Mya, come tante altre, è una ragazzina che deve fare fronte a nuove problematiche e tra tutte c'è il fatto che attualmente sua madre si trova in un atro continente per prendersi cura della nonna e quindi parecchi compiti, come occuparsi della casa o della sorellina Nanda, ricadono su di lei. Mya quindi dipinge molto bene un'adolescente di oggi, costretto ad aiutare in casa fin da giovanissimo per imparare già ad essere in futuro indipendenti, è anche una ragazza seriamente impegnata a cambiare il mondo e giovani come lei, così interessata a temi dell'attualità, se ne vedono davvero pochi, ma alla fine è come tante altre perchè vorrebbe qualcosa di molto semplice che ancora non ha: un cellulare. Questa è la sua storia, la quale si svolge in un arco narrativo di qualche mese, che la vede alle prese con tanti cambiamenti e che ci fa capire sia le sue fragilità che i suoi punti di forza ma, alla fine, ci fa semplicemente capire quanto sia speciale questa bambina e quanto la si vorrebbe come amica anche nella vita reale, la renderebbe certamente più divertente e interessante del solito.


Come sempre i romanzi per ragazzi vengono creati con lo scopo non solo di dare vita ad una storia, ma a consegnare un messaggio prezioso e soprattutto a dare qualche lezione di vita. Anche questo caso non è da meno e in particolare l'autrice si focalizza sulla smania di avere già da giovanissimi un cellulare, un semplice oggetto che però offre una specie di indipendenza perchè si può comunicare in gran segreto, senza che nessuno ascolti le proprie chiamate, ma allo stesso tempo diventa quasi una dipendenza, un mostro che si incolla alle nostre dita e che non ci permette di lasciarlo nemmeno un attimo, rendendoci così suoi schiavi senza nemmeno notarlo. L'autrice, avendo poi un marito originario del Myanmar, ci tiene anche a darci qualche piccola lezione di cultura e anche qualche curiosità su questo paese, di cui onestamente sapevo poco o nulla, facendoci capire anche cosa significa essere consapevoli delle proprie origini. In questo libro si parla inoltre di responsabilità e infatti è Mya a portare avanti questo tema, dovendo in qualche modo sostituire la madre assente occupandosi sia della casa che della sorellina, dimostrando così anche la sua affidabilità.
Ma la cosa più interessante è certamente la discussione che Mya e il suo gruppo di GGS intraprendono parlano di problematiche reali del nostro pianeta, dettaglio che l'autrice specifica essere realistico per quanto riguarda la scelta degli argomenti e che ho apprezzato perchè offre anche l'occasione di informare i ragazzi su questi elementi.


Tanya Lloyd Kyi scrive un romanzo davvero originale, non limitandosi semplicemente a raccontare la storia di Mya, ma lo arricchisce con problematiche attuali come quelle che vengono discusse dalla ragazza nel suo gruppo di Giovani per la Giustizia Sociale, ma anche da ricette tipiche del Myanmar, che fanno venire una grand voglia di sapere ancora di più di questo stato, che oggi è conosciuto come Birmania. Trovo quindi ancora più interessante la scelta di una protagonista come Mya, una ragazza che ha ben chiaro chi è e quali sono le sue origini e non se ne vergogna, una ragazza che ha un grande sogno e già ha iniziato a percorrere la strada per realizzarlo, soprattutto però sa come provare a cambiare le cose da piccole azioni, ma sa essere una ragazza come tante, smaniosa di avere un cellulare e quindi più della mezz'ora che può passare sugli schermi a casa. L'autrice, con uno stile molto semplice e senza troppi peli sulla lingua, ci conduce all'interno della vita di una ragazza che, mentre sua madre si trova in Birmania ad accudire la nonna, si ritrova improvvisamente caricata di responsabilità e nel frattempo si prepara ad affrontare grandi cambiamenti, che finiranno per influire per sempre sulla sua vita e dunque non può che definirsi questo anche un romanzo di formazione. Ma la Lloyd Kyi ama anche essere divertente e spiritosa, intrattenendo il suo lettore sapendo però diventare seria quando il momento lo richiede, trovando quindi un mix perfetto per questa storia. "Il mio piano per salvare il mondo" è una lettura sicuramente perfetta per i ragazzi, ma anche in grado di essere amata dai lettori più grandi, perchè di fatto si è sempre in tempo per cambiare le cose, anche da adulti.





si ringrazia la casa editrice
per la copia omaggio.



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