Buon salve bookspediani.
Oggi vi parlo di un'uscita arrivata ieri in libreria, ossia "Il ragazzo del fiume" di Tim Bowler.
Titolo: Il ragazzo del fiume
Oggi vi parlo di un'uscita arrivata ieri in libreria, ossia "Il ragazzo del fiume" di Tim Bowler.
Titolo: Il ragazzo del fiume
Autore: Tim Bowler
Editore: Mondadori
Editore: Mondadori
Genere: Libri per ragazzi
Data di uscita: 5 Maggio 2020
Jess è nata per nuotare. Per lei l'acqua viene prima di tutto e tutti, ma non di suo nonno. Quando scopre che gli resta poco tempo da vivere, decide di aiutarlo a esaudire il suo ultimo desiderio: tornare nel paese della sua infanzia per portare a termine un dipinto misterioso, "Il ragazzo del fiume".
Jess vuole risolvere l'enigma del dipinto e capire perché per il nonno sia tanto importante, ma un secondo mistero le occupa la mente: quello del ragazzo del fiume in carne e ossa, il cui incontro diventa anche l'inizio di una sfida che Jess dovrà vincere prima che sia troppo tardi.
Jess è una ragazza nata per nuotare, una ragazza praticamente sempre in acqua dove abbandona ogni suo pensiero e ogni sua preoccupazione, in particolare quella per il nonno, il quale purtroppo ha poco tempo da vivere e questo per la nipote è inconcepibile, la morte è un male silenzioso che si avvicina ma non si può vedere e soprattutto combattere. Ecco perchè quando l'uomo chiede di poter tornare al suo villaggio per vivere là i suoi ultimi giorni, Jess non esita ad accettare e così tutta la famiglia porta il nonno nel suo vecchio paese, per respirare per l'ultima volta l'aria di casa e per terminare un suo misterioso dipinto. I genitori di Jess in qualche modo sembrano sempre oppressi dalla situazione, ovviamente gli dispiace per l'uomo e per quello che sta affrontando eppure sembra quasi un peso per loro, mentre invece è Jess a stargli sempre accanto e ad aiutarlo addiriturra a dipingere, quando le sue mani non riescono più a farlo. E' sempre Jess che, durante una delle sue nuotate al fiume, trova un ragazzo che non conosce e che sembra scomparire nel nulla, un ragazzo che vuole metterla alla prova e che, con la sua presenza, le farà affrontare una delle situazioni più difficili di sempre. Onestamente Jess è una protagonista che ho sentito parecchio vicino a me, ho perso mio nonno quasi un anno fa ed è uan ferita ancora fresca, per cui anche solo leggere del loro rapporto è stato davvero un colpo al cuore, così come lo è stato vedersi preparare alla loro prossima separazione. Per me quindi è un personaggio ben costruito e che ho percepito come molto vivido.
Ma se Jess è la protagonista principale della storia, non manca certo la presenza di altri due personaggi essenziali ossia il nonno di Jess e il misterioso ragazzo del fiume.
Come vi dicevo il rapporto tra Jess e il nonno è di fatto il punto focale di tutto il romanzo: questi due riescono a parlarsi e capirsi come pochi e le maniere brusche che il nonno ha con tutti non le ha con Jess, con la quale ha una grandissima affinità. E' con lei che sente di potersi confidare, lei è la custode dei suoi segreti e quindi anche nei momenti più difficili, quando sta male ma non vuole farlo sapere, prega la ragazzina di aiutarlo e di tenerlo per lei, tanto il suo momento sta per arrivare e non vuole essere compatito od ostacolato. A grande contrasto con questa figura che ci viene ben mostrata e che sappiamo essere ormai alla fine della sua vita, un anziano, c'è il ragazzo del fiume. Una figura la sua estremamente giovane, misteriosa e che sembra apparire in determinati momenti, sembra mettere alla prova Jess e sfidarla a compiere un'impresa per pochissime persone, forse proprio per persone così esperte di nuoto come lei. Questo ragazzo è avvolto nel mistero, perchè compare e scompare in un attimo, tuttavia la sua importanza nella storia è fondamentale non solo per la sua presenza, ma anche per il fatto che il nonno sta componendo un ultimo quadro intitolato proprio il ragazzo del fiume, anche se nel dipinto non c'è traccia di un ragazzo, solo di un fiume infinito.
Ed è proprio l'arte ad essere una parte fondamentale di questa storia: il nonno di Jess infatti nonostante le poche forze si ostina a dipingere il suo ultimo quadro, il suo lascito, un dipinto che agli occhi degli altri sembra il più brutto e il più lontano dai suoi soliti disegni ma che invece dimostra una grande sensibilità artistica che solo Jess è in grado di vedere. Anzi, è in grado di toccare visto che nei momenti in cui il nonno sembra arrendersi è la ragazzina a spronarlo e ad essere le sue mani per terminarlo. Dunque insieme all'arte c'è il rapporto tra un nonno e un nipote, quel legame che a volte è più forte dell'amore che si prova per i propri genitori e che fa male anche solo pensare di perderlo. L'autore del resto fin da subito ci fa capire come la storia terminerà, sappiamo che il nonno non ha alcuna possibilità di potersi salvare e quindi tutto il romanzo è incentrato sulla preparazione a quel momento, al momento di dirsi addio per sempre e quindi di elaborazione del lutto.
E' una scelta coraggiosa quella dell'autore di far capire subito dove vuole andare a parare, ma questo non rovina la storia, anzi la rende ancora più intensa e indimenticabile.
Il ragazzo del fiume è un romanzo che è stato pubblicato dieci anni fa per la prima volta, una storia che mi ero persa ma che sono felice di aver recuperato ora perchè mi è stato possibile apprezzarlo appieno, cosa che forse qualche anno fa non avrei fatto. Tim Bowler scrive un romanzo di poche pagine ma estremamente intenso, una bellissima storia di formazione, di accettazione e di crescita. Una storia che parla di arte, di nuoto e di quanto ci si sente liberi quando si nuota e non si pensa a nient'altro che a respirare a pieni polmoni e immergersi nell'acqua, ma è anche una storia di mistero che si può intuire, ma che comunque spinge il lettore a continuare la lettura e ovviamente a metabolizzare quello che sta leggendo. Il ragazzo del fiume è una storia che si legge in un attimo per via dello stile semplice e fluido di Bowler, ma anche per le sue 180 pagine, eppure è una lettura che non se ne va una volta arrivati alla fine, resta nel cuore e lo scalda, anche se è una storia che fa male proprio perchè terribilmente realistica, ma è anche una lettura che a mio avviso deve essere letta.
Jess vuole risolvere l'enigma del dipinto e capire perché per il nonno sia tanto importante, ma un secondo mistero le occupa la mente: quello del ragazzo del fiume in carne e ossa, il cui incontro diventa anche l'inizio di una sfida che Jess dovrà vincere prima che sia troppo tardi.
IL MIO VOTO
Ma se Jess è la protagonista principale della storia, non manca certo la presenza di altri due personaggi essenziali ossia il nonno di Jess e il misterioso ragazzo del fiume.
Come vi dicevo il rapporto tra Jess e il nonno è di fatto il punto focale di tutto il romanzo: questi due riescono a parlarsi e capirsi come pochi e le maniere brusche che il nonno ha con tutti non le ha con Jess, con la quale ha una grandissima affinità. E' con lei che sente di potersi confidare, lei è la custode dei suoi segreti e quindi anche nei momenti più difficili, quando sta male ma non vuole farlo sapere, prega la ragazzina di aiutarlo e di tenerlo per lei, tanto il suo momento sta per arrivare e non vuole essere compatito od ostacolato. A grande contrasto con questa figura che ci viene ben mostrata e che sappiamo essere ormai alla fine della sua vita, un anziano, c'è il ragazzo del fiume. Una figura la sua estremamente giovane, misteriosa e che sembra apparire in determinati momenti, sembra mettere alla prova Jess e sfidarla a compiere un'impresa per pochissime persone, forse proprio per persone così esperte di nuoto come lei. Questo ragazzo è avvolto nel mistero, perchè compare e scompare in un attimo, tuttavia la sua importanza nella storia è fondamentale non solo per la sua presenza, ma anche per il fatto che il nonno sta componendo un ultimo quadro intitolato proprio il ragazzo del fiume, anche se nel dipinto non c'è traccia di un ragazzo, solo di un fiume infinito.
Ed è proprio l'arte ad essere una parte fondamentale di questa storia: il nonno di Jess infatti nonostante le poche forze si ostina a dipingere il suo ultimo quadro, il suo lascito, un dipinto che agli occhi degli altri sembra il più brutto e il più lontano dai suoi soliti disegni ma che invece dimostra una grande sensibilità artistica che solo Jess è in grado di vedere. Anzi, è in grado di toccare visto che nei momenti in cui il nonno sembra arrendersi è la ragazzina a spronarlo e ad essere le sue mani per terminarlo. Dunque insieme all'arte c'è il rapporto tra un nonno e un nipote, quel legame che a volte è più forte dell'amore che si prova per i propri genitori e che fa male anche solo pensare di perderlo. L'autore del resto fin da subito ci fa capire come la storia terminerà, sappiamo che il nonno non ha alcuna possibilità di potersi salvare e quindi tutto il romanzo è incentrato sulla preparazione a quel momento, al momento di dirsi addio per sempre e quindi di elaborazione del lutto.
E' una scelta coraggiosa quella dell'autore di far capire subito dove vuole andare a parare, ma questo non rovina la storia, anzi la rende ancora più intensa e indimenticabile.
Il ragazzo del fiume è un romanzo che è stato pubblicato dieci anni fa per la prima volta, una storia che mi ero persa ma che sono felice di aver recuperato ora perchè mi è stato possibile apprezzarlo appieno, cosa che forse qualche anno fa non avrei fatto. Tim Bowler scrive un romanzo di poche pagine ma estremamente intenso, una bellissima storia di formazione, di accettazione e di crescita. Una storia che parla di arte, di nuoto e di quanto ci si sente liberi quando si nuota e non si pensa a nient'altro che a respirare a pieni polmoni e immergersi nell'acqua, ma è anche una storia di mistero che si può intuire, ma che comunque spinge il lettore a continuare la lettura e ovviamente a metabolizzare quello che sta leggendo. Il ragazzo del fiume è una storia che si legge in un attimo per via dello stile semplice e fluido di Bowler, ma anche per le sue 180 pagine, eppure è una lettura che non se ne va una volta arrivati alla fine, resta nel cuore e lo scalda, anche se è una storia che fa male proprio perchè terribilmente realistica, ma è anche una lettura che a mio avviso deve essere letta.
Al momento non mi sbilancio troppo sul contenuto (aspettò qualche recensione)... ma la cover è meravigliosa!
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