domenica 19 luglio 2020

Recensione "Il lato oscuro" di Lisa Unger

Buon salve bookspediani.
Oggi vi parlo di un nuovo thriller in casa Fanucci ossia Il lato oscuro di Lisa Unger.

Il lato oscuro (TimeCrime) di [Lisa Unger, Francesca Clemente]

Titolo: Il lato oscuro
Autore: Lisa Unger
Editore: Fanucci
Genere: Thriller
Data di uscita: 9 Luglio 2020




Anche le brave persone a volte sono attratte dalle cose malvagie...
La dodicenne Rain Winter è riuscita a sfuggire al suo rapitore mentre andava a casa di un amico. I suoi due migliori amici, Tess e Hank, non sono stati così fortunati. Tess non è mai tornata a casa e Hank è stato tenuto prigioniero prima di riuscire a scappare. Alla fine il loro rapitore fu catturato e arrestato ma, anni dopo, fu rilasciato. Poi qualcuno ha deciso di fare giustizia e l’ha ucciso a sangue freddo.
Oggi Rain ha la perfetta vita di periferia e ha sepolto in profondità l’oscurità della sua infanzia. E dopo aver messo da parte la sua carriera di giornalista d’assalto trascorre tutto il suo tempo a prendersi cura di sua figlia. Ma quando un altro brutale assassino scampato alla giustizia viene trovato morto, Rain sente di essere inaspettatamente coinvolta nel caso. Strane somiglianze con l’omicidio del rapitore di Tess e Hank costringe Rain a ripercorrere a ritroso il passato, fino ai ricordi che ha cercato duramente di lasciarsi alle spalle. C’è un giustiziere dietro a tutto questo? Chi è il prossimo obiettivo? Perché Rain non riesce a lasciar perdere?


IL MIO VOTO



Rain Winter è la protagonista di questo romanzo, una donna che conosciamo nella sua veste da adulta e quindi di moglie e di madre, ben lontana dall'essere quella ragazzina spaventata che era prima, Lara, come si faceva chiamare prima che tutti la conoscessero per essere la bambina sopravissuta, a discapito della migliore amica e del ragazzo che ha tentato di salvarla, che non è morto, ma porta con se grandi cicatrici di quel passato. Rain ora stravede per la sua bambina, non può che stare sempre con lei e infatti ha rinunciato al suo lavoro per farlo, mettendo tutto in mano al marito Greg. Eppure ci sono momenti in cui le manca essere in pista, essere la giornalista che era insieme alla migliore amica, sempre a caccia di notizie. E' proprio una notizia a distruggere i pezzi di quelli che sembrano una vita perfetta: un uomo di fatto colpevole ma scampato alla giustizia è stato ucciso e questo non è il primo corpo di un possibile colpevole ad essere stato ritrovato. Infatti sembrano esserci diversi casi a riguardo, che non possono che mettere in allerta Rain e metterle voglia di indagare, anche mettendo in pericolo la sua famiglia, perchè si è nascosta da fin troppo tempo dal suo passato e ora è arrivato il momento di affrontarlo e andare finalmente avanti.

Rain è quindi la narratrice principale di questa storia, una ex giornalista che sta passando il tempo a casa con la figlia, ma che non ha certo dimenticato cosa significa ricevere notizie e diffonderle. Il suo matrimonio con Greg non è perfetto, non sempre l'uomo la comprende e sembra che come faccia, sbagli: se è a casa a badare alla figlia, il peso è tutto su di lui, mentre invece se vuole tornare al lavoro sembra non voglia stare con la figlia, è quindi un equilibrio molto delicato che affrontano tutte le madri e che Rain sta cercando di affrontare al meglio. Ma lei non è solo questo, è anche una donna con un passato che non la fa sentire bene, perchè prima è sempre stata Lara, una ragazzina allegra e sempre pronta a giocar con l'amica e sempre convinta che tutto sarebbe andato bene, quando invece è dovuto fuggire da un'aggressione che è finita con la morte della migliore amica, cambiando per sempre lei e il suo amico intervenuto a salvarla. Rain è una donna adulta, ma di fatto a volte torna ad essere ancora quella ragazzina spaventata e sa di volere di meglio per lei e per sua figlia, non solo come Rain ma come giornalista, perchè quando una storia che la riguarda da vicino inizia a stuzzicarla ,fare finta di nulla diventa impossibile. Rain è un personaggio a volte ambiguo, non si hanno propriamente le idee chiare su di lei ma sappiamo che tiene a sua figlia e che vuole che il mondo in cui questa vive sia un posto migliore, per questo è pronta a tutto, anche ad affrontare un passato che fatica a dimenticare.


In questo thriller le tematiche che vengono affrontate dall'autrice sono davvero tantissime: in primo luogo ho colto una leggera critica alla società per quanto riguarda l'essere madre ma allo stesso tempo una donna in carriera. Infatti Rain vorrebbe tornare al lavoro ma sembra che faccia un torto alla bambina, allo stesso tempo se resta a casa sembra che non voglia contribuire alle spese della famiglia, non è quindi sempre semplice trovare un equilibrio. Così come non è affatto semplice per la protagonista trovare un equilibrio tra Lara, la bambina che è stata e che ha perso la sua innocenza quando ha rischiato di morire e quando la sua migliore amica è morta, e Rain, una donna che ama sua figlia e che ama anche il suo lavoro da giornalista, così come suo marito. E infine è difficile trovare un equilibrio tra giusto e sbagliato: il libro infatti si basa proprio su questo. Quello che dà il via alla storia è l'uccisione di un uomo che era colpevole per tutti ma che era scampato alla giudizia, quindi non ha mai pagato per il suo crimine. E' ovviamente assurdo che un colpevole non paghi per i suoi errori, ma allo stesso tempo è davvero giusto che una persona si autoproclami giudice e giura e faccia il lavoro del boia, uccidendolo perchè di fatto respira? La linea tra bene e male è davvero sottile e, solo perchè si  toglie dalla circolazione una persona malvagia, questo non significa essere dalla parte del giusto e soprattutto significa diventare malvagi proprio come le persone che si eliminano. E' un argomento che trovo sempre molto interessante e che infatti mi ha davvero colpito, perchè fa davvero riflettere il lettore.


Il lato oscuro è un romanzo che ho letto davvero in pochissimo tempo e che ho finito per apprezzare moltissimo, anche se ci sono state alcune scelte narrative che non sempre ho apprezzato. La prima cosa che vi devo dire è che la narrazione non sempre segue Rain e, quando lo fa, ci viene narrata in terza persona, come a mettere uno scudo protettivo davanti a lei e non farci arrivare fino in fondo a questa protagonista. La seconda voce narrativa invece appartiene a quello che sembra essere il colpevole e questa invece è molto più personale e si sente più vicina, anche se il lettore si dimostra quindi un passo avanti alla storia conoscendo l'idendità di quella che pare essere il vero assassino, anche se l'autrice spesso si diverte a cambiare le carte in tavola. Il lato oscuro è un vero e proprio viaggio all'interno della dualità che dimora ogni persona: nessuno di noi è totalmente buono o cattivo, questi due si trovano entrambi all'interno del nostro corpo e sono le nostre azioni a far pendere il lago della bilancia a favore di uno o dell'altro, per cui l'autrice non fa che mettere a nudo l'animo umano e proprio perchè riguarda un po' tutti noi, mette i brividi. Questo è il primo libro che leggo di Lisa Unger, ma non sarà assolutamente l'ultimo.










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