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Finalmente vi posso parlare de "La tenuta delle rose" di Hannah Richell.
Titolo: La tenuta delle rose
Finalmente vi posso parlare de "La tenuta delle rose" di Hannah Richell.
Titolo: La tenuta delle rose
Autore: Hannah Richell
Editore: Garzanti
Genere: Fiction
Data di uscita: 16 Luglio 2020
Genere: Fiction
Data di uscita: 16 Luglio 2020
Maggie è convinta che seguire il cuore sia la scelta sbagliata. L'unica volta che l'ha fatto la sua vita è finita sottosopra ed è stata costretta a lasciare Londra per rifugiarsi il più lontano possibile. Ma quando la sua amata nonna Lillian si è ammalata non ha avuto scelta: è tornata in Inghilterra per affrontare il passato da cui cercava riparo. Arrivata a Cloudesley, non può non notare che le splendide rose, i tulipani colorati e i gigli regali che punteggiavano il giardino dei suoi ricordi hanno perso il proprio splendore. Anche le braccia di sua nonna, pur restando l'unico luogo che riesce a chiamare casa, le trasmettono una sensazione diversa. Maggie capisce che la donna non ha più molto tempo e vuole confidarle qualcosa. Quello che non si aspetta è che si tratti di una verità che parla di segreti nascosti nelle immense e buie sale di Cloudesley. Di una famiglia, di scelte difficili. Di un tempo in cui una donna era costretta a prendere strade che la portavano lontano dai suoi desideri, perché regole e convenzioni valevano più di ogni altra cosa. Di uomini sicuri di esercitare un potere indiscutibile. Tra quelle mura dorate sua nonna si era sentita come un oggetto da sfoggiare e nulla di più. Ma ora Maggie sa che il regalo che vuole lasciarle è la libertà. La libertà di sbagliare, di cadere e di potersi rialzare. Di seguire il proprio cuore e di decidere che cosa pensare senza permettere che sia qualcun altro a farlo. Di amare davvero. È proprio questa la cosa più difficile per Maggie, a causa di quella bugia che porta dentro. Perché a volte è più facile perdonare gli altri che sé stessi.
IL MIO VOTO
La prima protagonista che conosciamo è Maggie, una ragazza cresciuta in una piccola cittadina che si è allontanata dalle sue radici a causa di un passato che non riesce ad affrontare. Eppure, nonostante provi a restare lontana da quel posto chiamato casa, deve tornarci a causa della nonna Lillian, che ha assolutamente bisogno di sue cure, anche se ovviamente non vorrebbe tornare.
Il suo essere restia a rivelare le sue motivazioni e quindi il suo essere chiusa, non le permettono immediatamente di avvicinarsi al lettore, il quale non riesce ad entrare subito in sintonia con lei, ma è un personaggio che bisogna scoprire con il tempo, una ragazza che sta per fare una scoperta importante sulle sue radici e che quindi, grazie alla nonna, può trovare la sua strada, che è sicuramente caratterizzata da errori, sia passati sia futuri, ma che comunque in qualche modo le consentono di guardare al passato non più con dei rimpianti, ma con la consapevolezza di aver fatto il possibile per vivere appieno la sua vita, decidendo lei stessa il percorso da tracciare.
Il suo quindi è un personaggio che ha bisogno di tempo per sbocciare e per crescere e, proprio per questo, alla fine l'ho trovata realistica a credibile.
Lillian è a mio avviso la voce a cui più mi sono affezionata, sia per quanto riguarda la sua vita nel passato, sia nel presente, che ha un forte impatto sul lettore. La donna infatti ha avuto un matrimonio che non è mai stato caratterizzato dall'amore, ma più da lei che veniva trattata come un oggetto, come qualcosa da sfoggiare ma da non apprezzare o amare in privato e questo ovviamente l'ha ferita profondamente. Ai suoi tempi tuttavia non si poteva certo ribellarsi, così come non si poteva fuggire perchè di fatto il potere era tutto in mano agli uomini. Solo l'arrivo di una persona nella sua vita le farà capire che cosa è davvero l'amore e come ci si sente ad assere venerati, senza paura di dover stare attenti a come si parla o a come si agisce. Quell'amore tuttavia è forte e impossibile, Lillian è incastrata in due vite e non riesce a viverne nessuna appieno, portandosi dentro solo rimpianti. Una storia la sua quella che non si dimentica, ma che nessuno conosce davvero, tanto meno la nipote Maggie, la quale torna per prendersi cura di lei quando ormai non può più farlo da sola ed è proprio in quel momento che la ragazza comprende la verità e con essa un bellissimo monito sul suo futuro.
Lillian è quindi uno dei miei personaggi preferiti, una donna forte che non si è mai lasciata abbattere da nulla e, nonostante tutto, ha sempre cercato di andare avanti.
Il romanzo della Richell è una storia piena di significato e quello più profondo lo si apprende proprio da una delle due protagoniste, Lillian, ossia quello di non avere rimpianti. Lillian infatti ha vissuto una vità a metà, bloccata da un marito che si è rivelato ben lontano dall'essere l'amore della sua vita e dall'altra parte con la possibilità di avere a portata di mano l'uomo giusto, una scelta facile ma impossibile per via dei tempi e questo l'ha portata ad avere tanti segreti, ma ovviamente tanti rimpianti. Questo ha influito ovviamente sulla sua famiglia e in particolare sulla nipote, la quale sta scappando dal suo passato e quindi, come la donna, rischia di avere dei rimpiati. Lillian cerca di far capire alla nipote che bisogna seguire il proprio cuore, bisogna mettersi in gioco, sbagliare e cadere, ma rialzarsi e riprovare di nuovo perchè è meglio avere delle ferite che provano di aver provato almeno a cambiare, piuttosto che non fare nulla. Ecco perchè il romanzo è così significativo, perchè ci esorta a rischiare, anche rischiando di venire ferite, ma almeno a provarci, altrimenti non si sta vivendo appieno, ma si vive una vità a metà. Allo stesso tempo è bello vedere anche il legame tra la nonna e la nipote, anche se si sono perse di vista durante la lontananza di Maggie, ma quell'amore per lei da parte di Lillian non è mai svanito e ora non può che consigliarle di non seguire le sue orme, proprio per il suo bene.
Non avevo mai letto alcun romanzo di Hannah Richell e devo dire che questa lettura l'ho attesa moltissimo perchè da marzo che era in programma si è fatta attendere per ben cinque mesi, alzando notevolmente le aspettative, che sono state ovviamente soddisfatte perchè non sapevo bene cosa aspettarmi e sono rimasta affascinata da questa storia.
Hannah Richell crea un perfetto mix di fiction per quanto riguarda la trama principale, ma questo diventa anche un romanzo di formazione in particolare quando vediamo cambiare il personaggio di Lillian e quindi è notevole vedere la differenza tra la donna del passato e quella che conosciamo nel presente, così come non possiamo che voler vedere Maggie stessa evolversi, cambiare per il suo bene. Allo stesso tempo durante la parte dedicata alla Lillian del passato, si crea una sorta di suspense e il lettore diventa sempre più curioso di conoscere da vicino la sua storia. La separazione narrativa tra i vari eventi non è sempre chiarissima, non c'è alcuna indicazione nel testo e quindi il lettore deve essere attento, altrimenti rischia di perdersi dei pezzi, ma se si lascia catturare dalla magia di questa storia, non può che restarne catturato per la sua bellezza in opposto alle tematiche dure che tratta.
La tenuta delle rose è una lettura incantevole ma che fa male, proprio come una rosa con le sue spine, ma che vale la pena leggere per il suo bellissimo messaggio.
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