Bookspediani oggi esce "Ti scrivo una canzone" di Daniela Volontè e io ve ne parlo subito
Titolo: Ti scrivo una canzone
Titolo: Ti scrivo una canzone
Autore: Daniela Volontè
Editore: Sperling & Kupfer
Genere: Romance
Data di uscita: 28 Luglio 2020
Ludovica è una ventenne come tante che si barcamena tra l'università e gli amici, e con una grande passione: la poesia. Un giorno, con sua sorpresa, scopre che uno dei suoi testi, spedito di nascosto dal fratello Francesco, ha vinto un concorso per giovani autori di canzoni. La ragazza ha ottenuto un premio in denaro, ma anche un contratto di collaborazione come paroliere dei Sonder, il gruppo del momento, che si trova alla deriva ed è appena stato spedito in clausura dai manager. Un po' sconvolta, un po' lusingata, Ludo raggiunge i Sonder nella location segreta in cui stanno lavorando al nuovo album e rimane subito affascinata da Nico, il frontman della band, che, dopo un inizio burrascoso, sembra ricambiare il suo interesse.
I due, però, non potrebbero essere più diversi: Nico è un ribelle in costante tumulto interiore con una vita pazzesca; Ludo, invece, è una ragazza acqua e sapone che, conclusa la parentesi con i Sonder, dovrà tornare alla solita routine. Quando l'amore arriverà a bussare alla loro porta, riusciranno a mettere da parte le differenze?
Daniela Volontè è un'autrice che ho letto fin dalle sue prime pubblicazioni, per cui ero super curiosa di leggere questo nuovo romanzo, a mio avviso perfetto da leggere sotto l'ombrellone proprio perchè molto scorrevole e leggero, che riesce a far svagare la mente per qualche ora e a regalarci una bella storia d'amore. Rispetto agli altri romanzi dell'autrice ho trovato questa trama molto più adatta ad un pubblico giovane, infatti i personaggi principali sono giovanissimi e la stessa trama e la storia d'amore che vanno a svilupparsi ci fanno tornare indietro nel tempo, come se lo stesso lettore avesse di nuovo vent'anni e si infatuasse di un cantante che conosce come personaggio, ma che poi ci conquista proprio come persona. L'idea di base mi è sembrata molto interessante, quasi un sogno ad occhi aperti per tante ragazze quello di passare del tempo con una famosa band, salvo che Ludovica non è una ragazza come tante e i Sonder lontano da occhi indiscreti non sono il gruppo unito che si vede all'esterno, e proprio la sua semplicità e leggerezza è quello che spinge il lettore a continuare a leggere la storia, che divora in poco tempo e che ci viene raccontata tramite i punti di vista sia di Ludo che di Nico, in modo tale da farci conoscere ancora più da vicino questi personaggi, che è molto facile immaginare grazie alle descrizioni dell'autrice. Ti scrivo una canzone quindi è una lettura a mio avviso perfetta per l'estate, in particolare per chi cerca una storia leggera dove l'ingrediente di base sono due ragazzi diversi, uniti dalle circostanze, che cercano di far combaciare le loro vite perchè hanno capito di non poter fare più a meno dell'altro.
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I due, però, non potrebbero essere più diversi: Nico è un ribelle in costante tumulto interiore con una vita pazzesca; Ludo, invece, è una ragazza acqua e sapone che, conclusa la parentesi con i Sonder, dovrà tornare alla solita routine. Quando l'amore arriverà a bussare alla loro porta, riusciranno a mettere da parte le differenze?
Ludo e Nico sono i due protagonisti di questa storia: la prima è una ragazza di vent'anni che studia letteratura e che vorrebbe diventare un'insegnante, intanto però è bravissima con le parole e infatti spesso scrive poesie che non fa vedere a nessuno, che tiene nascoste nel suo prezioso quaderno. Eppure suo fratello trova il modo di leggerle ed iscriverla ad un concorso che finisce per vincere e infatti ben presto Ludo si ritroverà a dover affiancare i Sonder per la scrittura di testi del nuovo album, visto che le sue parole sono piaciute in particolare ai collaboratori dei ragazzi. E se inizialmente è titubante, la rottura con il suo ragazzo le da la spinta giusta per mettersi in gioco e quindi rischiare, cercando di fare qualcosa di nuovo. E 'ovvio che la sua presenza per qualche mese insieme alla band non è subito ben accetta dai ragazzi, i quali sentono di avere un'estranea in famiglia praticamente, e Ludo spesso non dice quello che pensa, lascia perdere i comportamenti scorretti nei suoi confronti perchè è una situazione completamente nuova per lei, ma se si trova con loro è perchè ha del potenziale, ma soprattutto è una persona e quindi merita di essere trattata con rispetto, in particolare da Nico, il leader del gruppo. Ludo quindi per le prime pagine ci sembra una ragazza timida e introversa, che raramente osa uscire dai suoi soliti schemi e anche quando lo fa si sente sempre di più un pesce fuor d'acqua. Ci vuole un po' di tempo per comprendere questa protagonista, ma una volta che finalmente riesce a dire la sua e a farsi rispettare, acquista la stima del lettore, che non può che fare il tifo per lei.
Nico invece è un ragazzo che ha perso la bussola da quando il suo migliore amico è andato in prigione e ha lasciato in mano sua la gestione della band, che sembra aver dimenticato come se niente fosse. E' difficile ritrovare il solito spirito, così come è difficile trovare qualcuno che sappia scrivere canzoni come faceva una volta lui e per questo i Sonder non stanno certo attraversando un momento facile. Non aiuta il fatto che Nico sia sotto pressione da tutti i punti di vista: sia con la sua famiglia, che non capisce davvero la sua vita, sia con la band sia con tutte le persone che seguono i Sonder e che si aspettano un buon lavoro da loro, perchè la fama è arrivata presto ma può andarsene ancora più in fretta. Nico è il classico personaggio che si giudica in fretta come un bad boy, quando invece ha tanto altro che nasconde e che si ama di lui, una volta che lascia cadere le sue barriere. Mi ha fatto davvero tenerezza in alcuni momenti, in particolare quando non può nemmeno cambiare la sua immagine, dimostrare di essere maturato, perchè ormai lui deve apparire in un certo modo ed è quello che importa, così come è l'apparenza che giudicano e non la persona che davvero è. Ecco perchè si ritrova senza parole quando arriva Ludo, una ragazza che in qualche modo riesce a vedere chi è davvero e ad apprezzarlo in tutte le sue imperfezioni.
Nico invece è un ragazzo che ha perso la bussola da quando il suo migliore amico è andato in prigione e ha lasciato in mano sua la gestione della band, che sembra aver dimenticato come se niente fosse. E' difficile ritrovare il solito spirito, così come è difficile trovare qualcuno che sappia scrivere canzoni come faceva una volta lui e per questo i Sonder non stanno certo attraversando un momento facile. Non aiuta il fatto che Nico sia sotto pressione da tutti i punti di vista: sia con la sua famiglia, che non capisce davvero la sua vita, sia con la band sia con tutte le persone che seguono i Sonder e che si aspettano un buon lavoro da loro, perchè la fama è arrivata presto ma può andarsene ancora più in fretta. Nico è il classico personaggio che si giudica in fretta come un bad boy, quando invece ha tanto altro che nasconde e che si ama di lui, una volta che lascia cadere le sue barriere. Mi ha fatto davvero tenerezza in alcuni momenti, in particolare quando non può nemmeno cambiare la sua immagine, dimostrare di essere maturato, perchè ormai lui deve apparire in un certo modo ed è quello che importa, così come è l'apparenza che giudicano e non la persona che davvero è. Ecco perchè si ritrova senza parole quando arriva Ludo, una ragazza che in qualche modo riesce a vedere chi è davvero e ad apprezzarlo in tutte le sue imperfezioni.
Quello che mi è piaciuto di questo romanzo è il dietro le quinte che l'autrice ci presenta per quanto riguarda le persone famose: spesso infatti un po' tutti diamo per scontato che quello che è scritto nei giornali sia vero, che ogni storia d'amore sia vera, ogni gossip e ogni possibile litigata, siamo fin troppo abituati a vedere questa gente come star da non distinguere più la persona che c'è dietro, che spesso viene messa a dura prova, spesso deve fare da paciere nel gruppo e a volte gli capita di soffrire e di avere una giornata no, solo che deve fingere di essere sempre felice e sul pezzo quando si mostra in pubblico. Quello che vediamo è infatti un personaggio, l'autrice su alcune scene calca sicuramente la mano ma ci fa capire che solo perchè si è famosi non si può fare quello che si vuole e ovviamente ogni comportamento ha delle conseguenze, fosse anche solo un'uscita tra amici che si trasforma in una nuova conquista, in una rissa o in qualsiasi altra cosa. Al di là della fama sono persone come noi, normalissime, che vogliono solo un po' di pace e tranquillità e che si innamorano, anche se per loro è molto più difficile gestire storie perchè ci saranno sempre notizie false su di loro, pronti a ferire la persona che li attende a casa, che deve dimostrare una grande fiducia per non rischiare di impazzire.
Questa parte quindi secondo me l'autrice l'ha descritta molto bene, così come l'amore quasi impossibile che nasce tra Ludo e Nico, due persone completamente diverse, che vivono in mondi incredibilmente lontani ma che alla fine si migliorano a vicenda.
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