mercoledì 14 ottobre 2020

Review "La guerra dei papaveri" di R.F. Kuang

Bookspediani eccomi di nuovo con voi per parlarvi di un'altra uscita sempre arrivata ieri in libreria e questa volta mi riferisco a "La guerra dei papaveri" di R.F. Kuang.



Titolo: La guerra dei papaveri
Autore: R.F. Kuang
Editore: Mondadori
Genere: Fantasy
Data di uscita: 13
 Ottobre 2020


Orfana, cresciuta in una remota provincia, la giovane Rin ha superato senza battere ciglio il difficile esame per entrare nella più selettiva accademia militare dell'Impero. Per lei significa essere finalmente libera dalla condizione di schiavitù in cui è cresciuta. Ma la aspetta un difficile cammino: dovrà superare le ostilità e i pregiudizi. Ci riuscirà risvegliando il potere dell'antico sciamanesimo, aiutata dai papaveri oppiacei, fino a scoprire di avere un dono potente. Deve solo imparare a usarlo per il giusto scopo.

IL MIO VOTO


Rin è la protagonista di questa storia, una ragazza orfana che per i suoi zii è un peso, sebbene lavori per loro e faccia tutto ciò che questi le chiedono, i due non l'hanno mai apprezzata e ovviamente non le hanno mai voluto bene, infatti non esitano ad abbracciare la proposta di un possibile matrimonio con un uomo molto ricco e importante, in modo tale da sbarazzarsi della ragazza e avere loro stessi un tornaconto. Eppure Rin, sebbene abbia sopportato tante ingiustizie e tanti maltrattamenti, non ci sta a far decidere agli altri il suo destino e quindi la sua unica occasione è quella di superare il keju, un famoso e difficilissimo esame per entrare in una delle più selettive scuole militari per potersi allontanare da quella che non è una casa, ma una semplice abitazione. Rin, nonostante il lavoro e le faccende di casa, si impegna come una disperata per arrivare ad ottenere un buon punteggio, l'unico modo per non dover pagare nulla visto che non ha soldi e gli zii non sono intenzionati a darglieli, e grazie alla sua costanza, ma anche ai suoi sacrifici, riesce ad entrare nell'Accademia Sinegard. Per lei questo è l'inizio di un sogno, ma purtroppo la fantasia che si è creata svanisce in fretta poichè nell'Accademia viene trattata come feccia, come se avesse in qualche modo barato per arrivarci perchè non è credibile che una ragazza del Sud, una nullità, sia ammessa in una scuola così prestigiosa. Al tempo stesso capisce in fretta che memorizzare dei libri è un conto, la scuola e le lezioni sono tutt'altro, per cui ancora una volta Rin si ritrova a dover dimostrare alla scuola e agli insegnanti il suo valore, ma allo stesso tempo deve provare anche ai suoi compagni, tutti figli di papà e di potenti generali,  che anche lei appartiene a quel posto e non sarà facile, ma sappiamo bene che Rin se vuole ottenere qualcosa, può ottenerla, certo non mancheranno le sfide, i guai e ovviamente tanti tanti problemi.
Rin è un personaggio davvero particolare, una ragazza che non si pone limiti e che spesso agisce prima di pensare, ha un grande potere eppure ancora deve capire come usarlo ed è per questo che, desiderosa sia di libertà che di provare il suo valore, finirà spesso per prendere le decisioni sbagliate, ma coerenti col suo personaggio.

Il worlbuilding creato dall'autrice è semplicemente qualcosa di pazzesco: in primis ci troviamo in un setting che richiama la Cina del passato, la quale ha dovuto affrontare diverse battaglie e diverse perdite per arrivare a quella che è oggi, un Impero diviso che ovviamente porta con sè grandi differenze sociali. Rin per esempio, la nostra protagonista, proviene dal Sud e questo viene spesso rimarcato per il suo colore di pelle, per i suoi modi da contadinotta e anche ovviamente per le poche disponibilità finanziare di cui dispone, che sono praticamente nulle. Tanti altri invece provengono da ambienti molti più altolocati, con genitori importanti come generali o comandanti, persone che hanno quindi la guerra nel sangue. E' geniale vedere che esiste una scuola per apprendere l'arte della guerra, in cui si studia strategia o ancora combattimento e tante altre materia, una scuola in cui non tutti possono continuare l'apprendimento perchè occorre specializzarsi in una materia, ma ancora di più occorre avere un maestro dalla propria parte, pronto a prendere lo studente come suo allievo, altrimenti si è costretti a tornare a casa. Per cui l'idea di libertà di Rin viene subito spazzata via poichè se dovesse fallire, dovrebbe tornare a casa dagli zii e tutti i suoi sacrifici sarebbero stati vani. Durante quindi il suo addestramento la vediamo non avere vita facile, prendere decisioni difficili per il suo futuro e soprattutto combattere giorno dopo giorno per provare il suo valore e ovviamente lottare contro i pregiudizi di tutti. La prima parte della storia di base si sofferma proprio sul tempo passato a scuola, a conoscere il passato e ad apprendere tutti gli elementi per poi affrontare una guerra, ma sappiamo bene che tra teoria e pratica c'è un mare in mezzo, sono due cose totalmente diverse.


La parte quindi fantasy della storia nelle prime pagine è molto marginale, durante la sua permanenza a scuola, o meglio durante il suo addestramento, Rin non ha occasione di scoprire molto più sul mondo in cui vive, mentre invece una volta che sceglie la sua specializzazione, e quindi deologia, la ragazza ha occasione di essere a tu per tu con il suo maestro ed entrare in contatto da più vicino con quello che è lo sciamanesimo e con quello che è il suo vero potenziale. L'autrice non si sofferma troppo su questa parte, tuttavia la trovo estremamente interessante e sicuramente originale, per cui spero ci sia modo di approfondire la questione. La seconda parte del romanzo ovviamente cambia totalmente di registro poichè ci troviamo in guerra e quindi Rin deve affrontare in prima persona tutto quello che ha studiato in teoria e vedrà la differenza tra questi due, così come avrà modo di scoprire il suo potenziale e per questo prenderà spesso decisioni avventate e per alcune tornare indietro sarà impossibile. La seconda parte quindi è ancora più dura e crudele, l'autrice non ci risparmia assolutamente nulla ed è giusto così, perchè secondo me rispecchia la realtà della situazione e quindi rende la storia ancora più realistica. Un altro tema molto importante che emerge è il titolo stesso a dircelo, ossia la droga o meglio gli oppiacei e come questi possano impattare le persone, così come rendere schiave e dipendenti da esso, un romanzo quindi che affonda le sue radici nell'antichità ma che allo stesso tempo riesce ad essere tremendamente attuale.


E' già da tempo che ho sentito parlare del romanzo di R.F. Kuang e devo ammettere che ero divisa in due per questa storia: da una parte la curiosità era a mille, dall'altra invece temevo di incappare in una lettura molto più pesante e complicata. Fin dalle prime pagine l'autrice mi ha smentito subito, infatti ho trovato il suo stile molto semplice da seguire e la prima parte onestamente per me è stata davvero interessante, forse la più lenta del romanzo, ma comunque per nulla pesante, scorre che è una bellezza grazie allo stile dell'autrice e ovviamente allo sviluppo della trama di questa. La seconda parte è sicuramente quella più dinamica, siamo in guerra per cui tutto è lecito, così come tutto è imprevedibile e quindi ci si ritrova catapultati in una narrazione sempre più incalzante e brutale al tempo spesso, perchè l'autrice non ci risparmia davvero determinate scene, e quindi il ritmo della storia si fa ancora più sostenuto e il lettore è ancora più desideroso di arrivare alla fine per capire la direzione che intraprenderà la storia. E' la terza parte, o meglio le ultime cento pagine, quella che ribalta tutte le carte in tavola e ci conduce ad un finale che lascia senza parole e che ci fa venire voglia di avere subito il seguito tra le mani.
Dunque La guerra dei papaveri è un fantasy che si legge davvero in un attimo, con una trama incredibilmente originale e una protagonista che ha ancora tanto da provare, ma che inizia la sua storia solo ora per trovare il suo giusto posto nel mondo.


Leggetevi le altre recensioni!





Nessun commento:

Posta un commento