giovedì 21 gennaio 2021

Recensione "Basta un caffè per essere felici" di Toshikazu Kawaguchi

 Bookspediani eccomi pronta a parlarvi di "Basta un caffè per essere felici" di Toshikazu Kawaguchi.


Titolo: Basta un caffè per essere felici
AutoreToshikazu Kawaguchi 
Editore: Garzanti
Genere: Fiction
Data di uscita: 14 Gennaio 2021


Accomodati a un tavolino. Gusta il tuo caffè. Lasciati sorprendere dalla vita.   L'aroma dolce del caffè aleggia nell'aria fin dalle prime ore del mattino. Quando lo si avverte, è impossibile non varcare la soglia della caffetteria da cui proviene. Un luogo, in un piccolo paese del Giappone, dove si può essere protagonisti di un'esperienza indimenticabile. Basta entrare, lasciarsi servire e appoggiare le labbra alla tazzina per vivere di nuovo l'esatto istante in cui ci si è trovati a prendere una decisione sbagliata. Per farlo, è importante che ogni avventore stia attento a bere il caffè finché è caldo: una volta che ci si mette comodi, non si può più tornare indietro. È così per Gotaro, che non è mai riuscito ad aprirsi con la ragazza che ha cresciuto come una figlia. Yukio, che per inseguire i suoi sogni non è stato vicino alla madre quando ne aveva più bisogno. Katsuki, che per paura di far soffrire la fidanzata le ha taciuto una dolorosa verità. O Kiyoshi, che non ha detto addio alla moglie come avrebbe voluto. Tutti loro hanno qualcosa in sospeso, ma si rendono presto conto che per ritrovare la felicità non serve cancellare il passato, bensì imparare a perdonare e a perdonarsi. Questo è l'unico modo per guardare al futuro senza rimpianti e dare spazio a un nuovo inizio.


IL MIO VOTO



Toshikazu Kawaguchi torna con un nuovo romanzo dedicato alla nostra caffetteria preferita, dove basta davvero poco per ritrovare la felicità: una tazza di caffè e ovviamente persone a noi care che non abbiamo modo di rivedere se non viaggiando nel tempo. Ovviamente quindi, rispetto al primo libro, abbiamo personaggi completamente diversi con nuove storie da raccontare, mentre invece resta ovviamente una costante la Caffetteria e Kazu, colei che si occupa di versare il caffè e di rendere ben chiare le regole per poter affrontare questo tipo di viaggio, sia nel passato che nel futuro. Il primo personaggio che incontriamo è Gotaro, un uomo che ha cresciuto da solo la figlia di un caro amico morto poco dopo la nascita della bambina e ora non sa come rivelare a quella stessa donna, che ormai si sta per sposare,  che lui non è il suo vero padre ma l'ha cresciuta proprio come se lo fosse. Per questo decide di andare nel passato proprio per parlare con il suo amico e avere la possibilità di essere perdonato per aver mentito a quella che considera sua figlia. Successivamente compare Yukio, un ragazzo che non ha mai saputo che la madre avesse dei problemi e quindi non è riuscito a dirle addio prima che morisse, ma non ha potuto nemmeno esserci al funerale per via del denaro che non aveva ed era troppo orgoglioso per dire la verità alla sorella, per cui era semplicemente più facile continuare ad essere arrabbiato. Ma ora vuole avere una possibilità di salutare la madre, nel passato.
E personalmente la mia preferita è quella di Kiyoshi, un uomo che non ha mai fatto un regalo a sua moglie, sfortunatamente venuta a mancare anni e anni fa, e che per la prima volta in vita sua ha aquistato qualcosa per lei e desidera tornare nel passato per renderla felice, almeno una volta.
Sono quindi tante le storie che si intrecciano e ognuna di essa non può che far emozionare il lettore, desiderando di essere lì con loro oppure di vivere un'avventura simile.


Non è affatto semplice come appare andare nel passato ( o nel futuro, a seconda di chi desidera farlo) perchè bisogna osservare bene le regole: la prima cosa da tenere a mente è che si può incontrare solo chi frequenta la caffetteria, per cui se si parla di clienti abituali è semplice, in caso contrario invece bisogna essere fortunati ad azzeccare il tempo giusto. Non si può cambiare il presente, si va nel passato per risolvere delle situazioni in sospeso ma queste non hanno effetto sul presente sfortunatamente.
Per poter viaggiare nel tempo è necessario sedersi su una sedia che è principalmente occupata da una donna, che si alza per andare in bagno solo una volta al giorno, per cui bisogna avere pazienza e aspettare il momento giusto per affrontare il viaggio. Nel passato (o nel futuro) bisogna stare seduti nella stessa sedia, altrimenti si ritorna subito al presente senza possibilità alcuna di parlare con chi si voleva, ma la regola più importante di tutte è che questo viaggio dura solo fino a che il caffè è caldo, per cui bisogna berlo prima che si raffreddi, altrimenti tornare indietro è impossibile. E' quindi difficile affrontare questo viaggio che di fatto dura pochi momenti, ma allo stesso tempo vale assolutamente la pena per poter risolvere quelle questioni in sospeso che non potrebbero essere risolte in altro modo perchè la maggior parte di questi viaggi vengono fatti per parlare con persone che non ci sono più e penso che nonostante tutte le regole e i pochi momenti, tutti farebbero questo viaggio per avere anche solo un attimo per parlare ancora con le persone a noi care. E' un romanzo davvero speciale, che infonde speranza e apre una porta alle seconde occasioni e questo messaggio non può che scaldare il cuore.


Di Toshikazu Kawaguchi  aveo già letto Finchè il caffè è calfo e devo ammmette che il primo libro mi era piaciuto per la sua particolarità ma forse non l'avevo compreso fino in fondo, mentre invece in questo secondo libro (che si può leggere benissimo anche senza aver letto il precedente) mi sono sentita come a casa: ho sentito il familiare profumo del caffè, ho ritrovato Kazu e la sua voglia di aiutare gli altri nelle loro questioni irrisolte e ho conosciuto tanti nuovi personaggi che con le loro storie mi hanno fatto commuovere come non mai. La particolarità di questo libro infatti è che si legge in un attimo, è composto da poco più di centocinquanta pagine, ma resta nel cuore del lettore per molto tempo poichè parla di seconde occasioni, infonde speranza e permette ai suoi personaggi di liberarsi da un grosso peso che li ha caratterizzati per molto, molto tempo. Non esistono capitoli, ogni personaggio ha la sua storia e questa si legge che è una bellezza e io devo dire che tra le quattro ho amato particolarmente quella di Gotaro perchè è grazie ad un amico che ha avuto la possibilità di rimettere a posto la sua vita e quando quell'amico è morto, insieme alla moglie, si è fatto vece di crescere da solo la loro figlia, senza mai dirle la verità e questo lo fa sentire in colpa da sempre, per cui parlare con l'amico potrebbe in qualche modo aiutarlo ad andare avanti, specie ora che la figlia si sta per sposare. E ovviamente il finale mi ha letteralmente uccisa con Kiyoshi, un uomo che torna indietro nel tempo per poter fare per la prima volta un regalo alla moglie, rivelandole una verità che le ha spesso tenuto nascosta.


Se nel primo libro ho prestato più attenzione a come funzionavano questi viaggi nel tempo, in questo secondo romanzo mi sono goduta molto di più la storia e mi sono posta la stessa domanda che tanti altri personaggi si fanno nel libro: se non si può cambiare il presente, che senso ha questo viaggio? Ebbene la risposta è semplice: poter parlare anche solo qualche minuto con una persona che si ama e che non c'è più vale le difficoltà del viaggio, non solo per avere modo di risolvere le questioni in sospeso ma anche solo per avere ancora una volta la loro compagnia.
L'autore poi ha uno stile così semplice, a volte anche ironico, ma allo stesso tempo quasi poetico e musicale, che è semplicemente incantevole perdersi tra le pagine di questo romanzo. Personalmente la mia unica difficoltà è riconoscere i nomi, perchè purtroppo i nomi orientali non riescono a restare in mente, ma non sono quelli ad essere importanti, quanto il loro viaggio e come ritornano, come se fossero più leggeri perchè liberi da quel peso che li opponeva da anni e anni. Inutile dire che per me questo secondo libro è semplicemente magnifico e ora che l'ho finito ne voglio ancora, non vedo l'ora di avere presto tra le mani un altro romanzo di questa caffetteria speciale, perchè ormai fa parte di me.
Se ancora quindi non avete letto questi libri, vi consiglio di recuperarli presto, non possono mancare alla vostra libreria e del resto... come si può rifiutare un caffè?








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