giovedì 1 aprile 2021

Recensione "Alice resta a casa" di Manlio Castagna e Marco Ponti

 Bookspediani oggi vi parlo di "Alice resta a casa" di Manlio Castagna e Marco Ponti


Titolo:
 Alice resta a casa
Autore: Manlio Castagna e Marco Ponti
Editore: Mondadori
Genere: Libri per ragazzi

Data di uscita: 9 Marzo 2021


Alice Lai ha 15 anni quando le scuole vengono chiuse a causa di un nuovo, sconosciuto virus. Vietato uscire se non per estrema necessità. In quella reclusione forzata Alice non sta poi tanto male, c'è sempre Internet per svagarsi in pace, e naturalmente il telefono, per sentire la sua inseparabile amica Andrea. Proprio lei un giorno le fa il nome di un nuovo youtuber: Skià. Alice lo va a cercare, così, per curiosità. Ma Skià non è un personaggio come tanti, dice cose che nessun altro ha il coraggio di dire. E, soprattutto, attraverso il video lui la può vedere. Vedere la vera Alice, quella che non si mostra (quasi) a nessuno. Vederne i sogni, che emergono prepotenti e si mescolano alla sua realtà contaminata di fantasia, dei dialoghi infiniti con il mitico nonno Bob, di amori e di trasformazioni. Forse di allucinazioni. Sarà seguendo la voce di Skià, il suo sguardo magnetico, le sue parole rivelatrici che Alice potrà varcare i limiti che la tengono rinchiusa. Affrontare le proprie paure, percorrere il confine tra sogno e veglia. Costruirsi un paio d'ali, tutte sue, per levarsi in volo. Voglio mia mamma. Voglio mio padre. Voglio i miei amici (anche se non li ho mai voluti). Voglio la scuola. Pure la puzza di chiuso e di sudore nella classe. Voglio le passeggiate per le strade dietro casa. Voglio sedermi al parco a leggere i miei libri che ora non riesco più a toccare. Voglio la vita che avevo, che pure se faceva schifo è un milione di volte meglio di questa. Voglio sradicare un palazzo dal marciapiede e scaraventarlo in aria fino al centro del cielo, solo per vendetta. Voglio sollevare i mari e gli oceani, perché sono inc... nera. 




Alice è la protagonista di questa storia, una ragazza con cui è difficile andare d'accordo perchè fin dalle prime pagine risulta incredibilmente antipatica. Alice è quel tipo di ragazza che sembra odiare tutto e tutti: non va d'accordo con la sorella maggiore e non esita a dirlo, risponde ai professori in malo modo e non vuole più stare con il suo ragazzo, Franco, che anche lui viene lasciato senza troppi ripensamenti o lacrime, uno strappo netto. 
L'unica persona con cui va d'accordo è Andrea, la sua migliore amica, uan ragazza completamente diversa da lei ma che comunque la comprende e le da sempre ottimi consigli, come quello di Skià, un nuovo youtuber che sta davvero spopolando. E ovviamente Alice segue il suo consiglio, capendo che questo è un ragazzo davvero particolare che sembra comprenderla come nessuno ha mai fatto. Anche a casa nessuno la ascolta mai, solo Bob, il suo adorato nonno, si prende la briga di ascoltarla davvero mentre invece i genitori spesso bollano i suoi comportamenti ancora come infantili e loro, che lavorano in ospedale proprio in un momento delicato come quello di un virus che ancora non conoscono bene cosa può fare, non hanno davvero il tempo di starle dietro. E' così che inizia la storia di Alice, la storia di una ragazza sicuramente imperfetta e che non è facile capire, una storia che confonde realtà e fantasia e che fa dubitare di tutto, persino della sua protagonista, regalandoci quindi una lettura non semplice o scontata, una storia pressante che a volte può anche inquietare, ma che sicuramente brilla per la sua originalità. 


Sono tantissimi i temi che vengono approfonditi in questa storia e il primo tra tutti è il virus e le conseguenze che questo ha nella vita delle persone. Ci troviamo ad un anno fa, ancora non sapevamo davvero la portata del Covid e quanto questo avrebbe cambiato le nostre vite, per cui è chiaro che quando è stato detto che le scuole sarebbero state chiuse la prima cosa che si è provata è stata una sensazione di felicità, per Alice certamente ma in generale perchè questa spesso viene vista come un peso. Eppure, dopo tanto tempo senza questa, è facile rimpiangere quei giorni a volte pieni di interrogazioni e di verifiche, ma anche vissute insieme ai propri compagni di classe, che ora come ora non si possono vedere e non è possibile nemmeno uscire di casa. E questo Alice lo sa bene, non solo perchè tramite i telegiornali viene detto più volte, ma perchè sua madre è un medico e suo padre è un infermiere, per cui entrambi sono in prima linea su questa battaglia, rischiando loro stessi la vita e ovviamente non possono andare a casa sia per i turni massacranti, sia per non mettere in pericolo la figlia. E' per questo che Alice si ritrova a passare più tempo con Bob, suo nonno, l'unica persona che non la giudica e che ha sempre un pensiero per lei, un consiglio o qualsiasi cosa possa far star bene la ragazza. E' quindi il loro bellissimo rapporto un altro punto centrale della storia, ancora una volta vediamo l'importanza dei nonni nelle nostre vite, quelle persone che spesso diamo per scontate ma che finiscono per insegnarci forse anche più dei nostri stessi genitori. 
Ma se questa storia sembra così attuale e realistica, entra in gioco un'altra componente se vogliamo più fantasiosa, una parte che confonde il lettore e che gioca con lui e con la sua stessa protagonista, che non ci permette di capire se determinati avvenimenti si verificano per davvero oppure se è frutto della fantasia stessa di Alice. Insomma emerge una forte componente fantasy che è libera di essere interpretata a scelta dal lettore, e infatti le ali che vediamo in copertina e nella trama possono essere viste come delle vere ali che la ragazza si ritrova, oppure delle ali metaforiche, per farci capire che la protagonista è una ragazza che ancora è insicura, ancora deve capire la sua strada e solo trovando le sue ali e con esse il coraggio di volare, potrà capire la sua strada.


Devo ammettere che, una volta letta la trama, mi ero fatta un'idea del romanzo che invece si è sviluppato in una maniera totalmente inaspettata e questo mi è ovviamente piaciuto perchè adoro quando i romanzi riescono a sorprendermi, anche se il termine giusto sarebbe che mi ha spiazzato, perchè infatti così è stato. Manlio Castagna e Marco Ponti hanno creato una storia davvero originale, con una protagonista con cui non è facile entrare in sintonia perchè pronta a dire la sua, a non avere peli sulla lingua e a non pensare troppo all'opinione degli altri se non a stare bene con se stessa, una tipica ragazza arrabbiata con il mondo che cerca di ritagliarsi un piccolo spazietto per trovare il suo posto. Lo stile dei due autori a mio avviso ha trovato un equilibrio perfetto, è difficile distinguere chi ha scritto cosa per cui la storia risulta essere perfettamente fluida e a tratti ironica, a tratti inquietante, quasi enigmatica. A mio avviso infatti i due autori hanno voluto giocare con il lettore, dandogli determinate informazioni e poi lasciando a lui la scelta su come interpretarlo, costruendo quindi una lettura che non è banale, anzi riesce ad essere incredibilmente originale e a tratti inquietante, riesce ad essere un romanzo per ragazzi con tematiche attualissime e allo stesso tempo un romanzo che sfocia anche nel fantasy e non è un caso infatti se la protagonista si chiama Alice, dove in essa è contenuta la parola Ali, quelle che la ragazza deve usare per trovare quello che per lei è importante davvero, ma mi è sembrato anche un bel richiamo all'Alice per eccellenza, quella del paese delle meraviglie, per cui devo ammettere che sono rimasta davvero affascinata dalla storia in tutte le sue sfumature, una lettura davvero incredibile e unica.









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