Tokyo è una metropoli proiettata sul futuro, in cui tutto cambia rapidamente. Ora che si sta preparando a ospitare le Olimpiadi, le gru dei cantieri punteggiano il cielo, interi palazzi vengono rasi al suolo e ricostruiti, nuove strade si aprono tra i grattacieli. Eppure, nel quartiere di Asakusa, accanto al tempio più antico della città, c’è una piccola bottega rimasta identica da secoli. È il laboratorio di un tatuatore, forse l’ultimo a usare aghi e inchiostri tradizionali. In pochi lo conoscono, e ancor meno sono disposti a sottoporsi a quella tecnica che rende i colori estremamente vivi, ma così dolorosa da spaventare persino gli uomini della yakuza. Eppure, un giorno, in quella bottega entra una ragazza a chiedere un tatuaggio che le copra tutta la schiena: una rappresentazione fedele di Tokyo, senza nessuna presenza umana. Sebbene un po’ sorpreso da quell’insolita richiesta, che necessiterà di mesi di lavoro, il tatuatore accetta. Ma dopo qualche tempo, mentre sta disegnando l’incrocio di Shibuya, non resiste alla tentazione d’inserire una gattina calico proprio davanti alla statua di Hachiko. Tuttavia, durante la sessione successiva, il tatuatore si accorge che la gatta è sparita. Incredulo, la cerca nel disegno e la vede nascosta dietro un palazzo di Ginza. E ancora eccola svanire di nuovo, per rispuntare sul tetto della stazione di Shinjuku. Come se avesse preso vita. Ciò che lui non sa è che, da quando ha inserito la piccola intrusa nel tatuaggio, una gatta calico ha iniziato a girare per le strade di Tokyo, incontrando di volta in volta persone diverse: da un senzatetto cui le ruspe hanno distrutto il rifugio a una traduttrice in cerca di fortuna; da un tassista appena rimasto vedovo a un ragazzino bullizzato che ha il disperato bisogno di un amico. Per tutti questi individui, la gatta è un’apparizione fugace, un dettaglio sullo sfondo presto dimenticato. Nessuno si accorge che è proprio lei la molla che li spinge a deviare la traiettoria del loro cammino, a incontrarsi in qualche modo, a tirare il filo che lega il destino di tutti loro.
IL MIO VOTO
La storia di questo romanzo prende vita a Tokyo, più precisamente nel quartiere di Asakusa dove ci viene presentato un noto tatuatore, famoso per fare tatuaggi con aghi speciali, aghi che non si usano più perchè ovviamente causano troppo dolore, anche se l'effetto non può che essere più bello perchè i colori hanno tutta un'altra immagine. In tanti sono entrati nel suo negozio, pronti ad essere tatuati e a sopportare il dolore, ma spesse volte si sono dovuti fermare prima i clienti del tatuatore stesso, il quale non sentiva la stanchezza, mentre invece i clienti anche troppo dolore. E' proprio perchè il tatuatore sa di non avere tante persone alla sua porta, che si stupisce quando entra una ragazza con una richiesta molto particolare ossia quella di tatuarsi l'intera città di Tokyo, al di fuori delle persone, perchè non le reputa una parte della città. E ovviamente il tatuatore, sebbene con qualche dubbio, è pronto ad accogliere la sua richiesta, tuttavia si lascia catturare dall'ispirazione e decide di aggiungere il suo tocco personale al disegno, aggiungendoci un gatto che poco dopo sembra prendere vita e spostarsi da una parte all'altra. E' proprio questo gatto speciale ad essere il protagonista della storia, insieme alla stessa Tokyo la quale non fa solo da sfondo alla trama ma è una parte integrante di questa, e il gatto è l'unico filo conduttore che va a toccare tante vite e ad unire tanti personaggi che non sembrano avere nulla in comune tra loro, come per esempio un vecchio signore dal passato scomodo che vive per strada e se la cava come può, o un taxista che tenta di fare il suo lavoro nonostante tutto oppure una coppia che sembra perfetta sulla carta ma invece è completamente infelice, insomma sono tantissimi i personaggi e ognuno di loro ci regala un pezzo della loro vita e il tutto fa parte di un disegno molto più ampio, che ha a che fare con un gatto speciale e una Tokyo, con tutte le sue usanze e tradizioni che abbiamo modo di conoscere pagina dopo pagina.
La particolarità di questo romanzo non può che spiccare fin da subito perchè ci sono tanti personaggi che vediamo, così come tante le tematiche approfondite. Il filo conduttore sembra essere un semplice gatto, che di fatto rappresenta un poco il destino stesso poichè è proprio questo animale ad unire le vite di questi personaggi che sembrano totalmente lontani gli uni dagli altri e invece hanno in comune molte più cosa di quanto sembra. Sicuramente l'autore ha modo di affrontare cosa significa perdere tutto, non avere più la propria vita ma allo stesso tempo dimostrare affeto e un occhio di riguardo per un semplice gatto; cosa significa inseguire i propri sogni ed essere disposti a trasferirsi pure in un altro paese per realizzarli; cosa significa venire costantemente bullizzati e sentirsi completamente soli oppure avere il timore di uscire di casa e quindi essere completamente bloccati, sia in senso fisico che metaforico, insomma sono davvero tantissime le difficoltà che ogni personaggio che compare all'interno di questa storia affronta e il lettore non può che farlo insieme a loro. Allo stesso tempo Tokyo stessa appare quasi come un personaggio, non è semplicemente lo sfondo di questa storia ma una parte fondamentale sia per i suoi paesaggi, per le sue cittadine, le strade ma ancora per la sua cultura, i suoi usi e costumi, insomma il titolo non potrebbe essere più esatto perchè non è solo il gatto a girare per la città, è il lettore stesso a venire completamente intrappolato in questa.
La copertina e la trama mi hanno fatto innamorare di questa storia che è ben diversa da come appare, è infatti un puzzle con tanti piccoli pezzi tutti da comporre e solo leggendolo possiamo ricostruirlo e quindi vedere il disegno finale, per cui non si può che lasciarsi trasportare dal gatto creato da Nick Bradley e immergersi in questi personaggi e in questa città. La particolarità del romanzo sta nel fatto che l'autore si cimenta in modi diversi di raccontarlo: a volte è solo uno il narratore, a volte invece sono due personaggi in contemporanea, c'è tanto della cultura orientale in questa storia così come una parte della trama ci viene raccontata sotto forma di manga, proprio come il desiderio del protagonista di quel racconto, insomma è un vero e proprio caleidoscopio di emozioni, di cultura giapponese e di personaggi che in qualche modo riescono a lasciare la loro impressione al lettore. Personalmente in alcuni momenti ho faticato a comprendere in toto il legame di questi, mi sono affezionata più ad alcuni personaggi perchè vengono approfonditi un pelo di più piuttosto che ad altri, ed è giusto così, ma non ho potuto fare a meno di seguire quel gatto speciale e di lasciarmi guidare da lui. Lo stile di Nick Bradley è fortunatamente molto semplice e scorrevole, non è sempre facile stargli dietro a volte anche per via delle note di traduzione che è bene leggere per capire davvero la storia, ma è sicuramente una lettura originale, una voce fuori dal coro che a mio avviso merita un'occasione di lettura.
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