giovedì 28 ottobre 2021

Review "Grand Hotel" di Serena Venditto

 



Titolo: Grand Hotel
Autore: Serena Venditto
Editore: Mondadori
Genere: Giallo
Data di uscita:  28 Settembre 2021



A Natale siamo tutti più buoni. E, nel caso di Malù Ferrari, archeologa con la passione per il giallo, anche più testardi e perspicaci del solito.

Può un corso di pasticceria aprire le porte di un'indagine? Certo, se gli investigatori sono i quattro coinquilini di via Atri 36. L'innata curiosità di Malù la porta a seguire un laboratorio di cake design al Vomero Hill, un lussuoso albergo napoletano, ed è qui che Emiliano, un compagno di corso, la coinvolge in un'indagine non ufficiale sulla morte della madre, ex direttrice dell'hotel. Il caso è stato archiviato come "morte naturale" ma a lui non sembra tale, soprattutto da quando ha scovato un'agenda su cui la donna ha lasciato degli appunti misteriosi.

Quando Emiliano viene trovato morto nel suo appartamento, anche Malù se ne convince: qualcuno voleva metterlo a tacere. Ma riuscirà a dimostrare al commissario De Iuliis che un malore e una rapina finita male, avvenuti a due anni l'uno dall'altra, nascondono in realtà due omicidi? E quali segreti custodiscono le camere del Vomero Hill?

Per scoprirlo Malù può contare su una formidabile squadra di Irregolari: la sua Watson, ovvero Ariel, traduttrice di thriller sanguinolenti e romanzetti rosa; Samuel, sardo-nigeriano dalle mille qualità, non ultima la fierezza con cui osserva le tradizioni natalizie cagliaritane; Kobe, pianista giapponese dall'italiano fantasioso, alla ricerca del regalo perfetto per la sua Ayumi; e ovviamente il gatto nero Mycroft e il suo fiuto infallibile.

Improbabili travestimenti, interrogatori ai confini della legalità, un vecchio caso mai chiuso e uno nuovo che non poteva capitare in un momento più sbagliato: pochi giorni prima di Natale, in una Napoli sfavillante, tra le luci dei quartieri dello shopping e i vicoletti del presepe di San Gregorio Armeno, fra incursioni di zampognari e dolci irresistibili. Districarsi non è facile, ma per i quattro detective dilettanti la vera impresa sembra essere un'altra, ben più ardua: la costruzione di un albero di Natale a prova di gatto.


IL MIO VOTO



Ariel, Malù, Samuel, Kobe e il mitico gatto Mycroft sono i protagonisti di questa storia ironica, leggera e misteriosa che vede questi quattro personaggi coinvolti direttamente in un'indagine per scoprire il colpevole di un omicidio, ma partiamo dall'inizio.
La narratrice della storia è Ariel, una traduttrice che passa spesso le sue giornate in casa e adora un po' di pace, visto che convive con il fidanzato e con Kobe e Malù questo non sempre è possibile. Samuel, il ragazzo di Ariel, si occupa di articoli per gelaterie, non ha mai terminato l'università anche gli mancavano pochi esami ma Ariel non gliene ha mai fatto una colpa, anche se spesso il ragazzo ha una percezione sbagliata di se stesso, specie se messo a confronto con l'ex di Ariel. Poi c'è Kobbe, un ragazzo che non parla ancora bene l'italiano e che quindi non può che far sorridere ogni volta che apre bocca, che si sta dannando perchè si avvicina il Natale e deve fare un regalo speciale alla ragazza, qualcosa che non le abbia ancora regalato prima. E per finire c'è Malù, un'archeologa che si è innamorata di un corso di pasticceria e che grazie a questo ha conosciuto Emiliano, un ragazzo che ha scoperto anche la passione per i misteri della ragazza e che non ha esitato a chiederle aiuto per indagare sulla morte della madre, avvenuta tempo prima, che è stata bollata come una morte naturale anche se il ragazzo è convinto che si sia trattato di un omicidio. Quello che stupisce è che più Malù ed Emiliano si avvicinano alla verità, più corrono pericoli e infatti Emiliano viene ritrovato senza vita nel suo appartamento e quindi Malù non può che rivolgersi al commissario De Iuliis non solo per trovare il colpevole della morte di Emiliano, ma anche per capire come sia davvero morta la madre dell'uomo e visto che nessuno sembra credere che i due casi sono collegati, non resta a Samuel, Ariel, Malù e Kobbe indagare e arrivare alla verità e non sarà affatto facile, ma ad aiutarli ci sarà anche Mycroft, il gatto nero di Malù, e quindi con il suo fiuto il risultato non può che essere positivo e la verità quindi non potrà che venire a galla molto presto!


Chiaramente se un po' mi conoscete penso sia facile capire cosa ha attirato subito la mia attenzione in questo romanzo: ovviamente la presenza del gatto in copertina e nella storia, Mycroft è una piccola peste e nel romanzo non solo aggiunge un tocco di realtà ma anche di leggerezza visto che non fa che combinarne una e spezzare la tensione sia della storia che dei personaggi, che a volte si ritrovano in situazioni molto scomode. Quello che non sapevo è che questo è il terzo romanzo della serie dedicato a questi quattro personaggi (più il gatto, mai dimenticarlo) e ora voglio assolutamente recuperarli, ma intanto vi assicuro che è facile entrare subito in questa storia e quindi non è necessario aver letto i precedenti anche perchè in ogni volume c'è un caso diverso da risolvere, per cui potete stare tranquilli. Il caso in questione mi è piaciuto molto: un ragazzo viene trovato morto dopo che si avvicina sempre più ad avere risposte sulla morte sospetta della madre, inutile dire che il lettore viene subito attirato da questo e vuole arrivare alla verità.
Così come il lettore non può non innamorarsi fin da subito dei quattro protagonisti, ognuno completamente diverso dall'altro ma insieme sono dei personaggi indimenticabili. La narrazione della storia viene affidata ad Ariel, la traduttrice di casa e quindi quella ragazza che non esce spesso ma che adora la sua piccola casetta, quella ragazza che adora anche il Natale e visto che il periodo si sta avvicinando non può che essere felice, anche se avrà a che fare con un caso da risolvere insieme a Malù, si ritroverà ad avere a che fare con il suo ex ragazzo e ovviamente a fermare Mycroft dai suoi continui guai che è pronto a combinare, ma tramite lei abbiamo modo di conoscere anche gli altri personaggi per cui nessuno viene lasciato indietro, sta tranquilli.
Insomma Grand Hotel è un romanzo che si legge in un attimo: è ironico e leggero, ha personaggi incredibili e assolutamente realistici, un mistero di fondo che si vuole assolutamente risolvere e un gatto pestifero che entra subito nel cuore del lettore!

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