mercoledì 17 novembre 2021

Review "Birds of paradise" di A.K. Small

 


Bookspediani oggi vi parlo di "Birds of paradise" di A.K. Small



Titolo: Birds of paradise
Autore: A.K. Small
Editore: Piemme
Genere: Young Adult
Data di uscita: 19 Ottobre 2021


Kate è un temporale in piena estate: coraggiosa, spregiudicata, eccessiva in ogni cosa che fa. Marine è la quiete dopo la tempesta: riflessiva, diligente, moderata. Malgrado siano così diverse, Kate e Marine sono amiche e compagne di scarpette da sempre. Da quando erano bambine frequentano la prestigiosa scuola di danza di Nanterre e ora sono a un passo dal raggiungere il loro sogno: entrare a fare parte della Compagnia dell'Opéra di Parigi. Solo una, però, verrà scelta e sarà l'unica vincitrice del Premio. Essere al primo posto della classifica settimanale della scuola significa essere sempre più vicini alla meta, ma vincere il Premio non è così semplice. Molto dipende da ciò che si è pronti a fare per guadagnarselo, da quali limiti si è disposti a superare. Per Kate e Marine mettersi in gioco significherà far tornare a galla vecchie ferite mai rimarginate, con pesanti conseguenze sul loro futuro. E anche farsi del male a vicenda. Perché l'amicizia non è più forte della competizione. O forse sì e, come l'amore, è in grado di vincere tutto.


IL MIO VOTO

Kate e Marine sono le due protagoniste di questa storia, due ragazze totalmente opposte ma unite dal loro sogno per la danza. In questo mondo trovare delle amicizie è difficile perchè si è sempre in competizione, eppure Kate e Marine sono l'eccezione perchè insieme si danno manforte e si aiutano a superare i momenti di difficoltà, cosa che accade spesso in questo mondo.
Entrambe sono molto brave tuttavia Marine è quel tipo di ballerina non totalmente in forma, che balla per Oli, il gemello che ha perso e che ha un senso pazzesco del ritmo ma che non da il massimo proprio perchè forse non ci crede fino in fondo. Essere amica di Kate significa condividere tutto ma allo stesso tempo è come se Kate si appoggiasse a lei e Marine, sapendo quanto Kate tiene sempre ad arrivare prima e ad essere la migliore, per cui quasi involontariamente non si impegna fino in fondo. Kate del resto ha solo la danza, da quando sua madre se ne è andata e da quando non è più al centro del mondo del padre, non può che focalizzarsi su questo mondo e lei ha tutti i requisiti per essere grande, ma desidera anche esser amata e nel mondo della danza spesso non c'è posto per l'amore. Le due ragazze avranno modo di attraversare periodi molto delicati, in alcuni momenti saranno pronte a supportarsi, in altri si daranno contro e in altri ancora saranno costrette ad affrontare da sole i loro demoni, tutto in nome della danza e ad un certo punto bisognerà capire quanto si è disposti a sacrificare per questo sogno, per la danza e per la grandezza.
Entrambe queste protagoniste sono imperfette, sono del resto solo ragazze che cercano di realizzare il loro sogno anche se non sanno fino in fondo che cosa comporta e noi non possiamo che assistere alla loro crescita, alla loro disfatta ma semplicemente alla loro vita.


Il mondo della danza mi affascina tantissimo e infatti questo è il terzo romanzo che leggo a riguardo e a mio avviso l'autrice è riuscita a dipingere un quadro molto realistico di questo ambiente.
Il lavoro del ballerino viene svolto tramite il corpo ed è quindi questo ad essere messo costantemente sotto giudizio: è importante aver linee, avere determinati requisiti fisici e quindi anche il peso è molto importante per cui una come Marine che non è esattamente negli standard deve lavorare di più in questo senso e spesso viene presa in giro, per cui quando si mette veramente sotto e si sente determinata ad arrivare prima, arriva anche a smettere di mangiare e purtroppo questo accade molto più spesso di quanto dovrebbe, il corpo inizia a cambiare e ci si vede più belli ma poi iniziano a mancare le forze perchè ci si allena tutto il giorno e si finisce quindi per mettere in pericolo la propria salute. Per il ballo è vero che il peso è importante, bisogna stare attenti a non essere troppi magri ne troppo grassi e quindi qualsiasi cambiamento del corpo è visto in maniera negativa, quindi anche solo innamorarsi e pensare di avere una famiglia rischia di mettere in pericolo la propria carriera e per ragazze come Kate e Marine che iniziano a sperimentare quello che è l'amore e che quindi questo può portare anche ad essere disattente, potrebbe portare a cambiamenti non richiesti che rischiano di mettere fine ad una carriera ancora prima di iniziare. L'amicizia poi è importante, ma spesso impossibile, perchè si è constantemente in competizione e per quanto sia bello gioire dei risultati degli altri, allo stesso tempo si piange per il proprio insuccesso e quindi riuscire a portare avanti un'amicizia in questo mondo non è facile, purtroppo e l'autrice lo esprime bene.


Birds of paradise è un romanzo incentrato sul mondo della danza che a mio avviso riesce ad essere molto realistico. A.K. Small ci racconta questa storia dividendola in tre parti e la narrazione si divide tra Kate e Marine, due amiche che durante il percorso per vincere il tanto ambito Premio che tutti desiderano ci tengono compagnia facendoci entrare nella loro vita.
Le due ragazze sono totalmente opposte per cui è facile distinguerle durante la narrazione, Kate è molto più focalizzata sul suo obiettivo e balla per se stessa e per arrivare prima, mentre invece Marine è un pelo meno determinata e debole, una ragazza che ha un senso del ritmo pazzesco e che balla per suo fratello che è venuto a mancare anni prima e quindi è quella la sua forza, anche se non sempre è in grado di guidarla in tutte le prove da affrontare.
Tra amori sbagliati e proibiti, bullismo, competizioni su competizioni, problemi legati al proprio corpo che cambia, A.K. Small mette in evidenza come la danza, che è qualcosa di magico e meraviglioso da vedere, a luci del palcoscenico spente dimostri di essere un ambiente sempre pronto a mettere alla prova e a demoralizzare i ballerini, un ambiente buio in cui a volte vedere la luce è difficile. E' una lettura quindi realistica, a volte anche forte, ma che a mio avviso è necessaria perchè non si limita ad intrattenere il lettore ma anche a farlo riflettere su quanto letto.





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