lunedì 29 novembre 2021

Review "La principessa che voleva amare Narciso" di Maria Chiara Gritti




Titolo: La principessa che voleva amare Narciso
Autore: Maria Chiara Gritti
Editore: Sonzogno
Data di uscita:  4 Novembre 2021


Una mattina d’estate, in un antico e bellissimo regno nasce la generosa principessa Febe, colei che dona luce. O almeno, questo è ciò che crede di dover fare, perché crescendo impara a dedicarsi solo agli altri e a renderli felici riempiendoli di affetto e calore. Quando incontra Flavio, il principe Narciso, se ne innamora al primo sguardo e crede di aver finalmente trovato la persona giusta. Ma il ragazzo nasconde un segreto: educato per diventare un perfetto principe azzurro, non può rivelare a nessuno le proprie debolezze e deve sempre mostrarsi impeccabile. Più Febe si avvicina, più lui si sente minacciato; più Flavio si allontana, più lei fa di tutto per tentare di salvarlo. La complessità dei loro sentimenti li porta a perdersi in un labirinto emotivo senza uscita, che li tiene dolorosamente legati e distanti, finché Vera non insegnerà loro a guardarsi dentro per ritrovare la strada... Attraverso questa suggestiva favola metaforica, la psicoterapeuta Maria Chiara Gritti svela con sensibilità i meccanismi e le cause profonde della dipendenza affettiva e del narcisismo patologico, tracciando un percorso liberatorio verso la conoscenza di sé. Perché solo scoprendosi si può raggiungere la consapevolezza necessaria ad amare e farsi amare pienamente.

IL MIO VOTO


I protagonisti di questa storia, anche se un po' tutti quelli che leggono il romanzo si possono sentire tali, sono Febe e Flavio, due ragazzi che si innamorano ma che hanno difficoltà a costruire il loro percorso insieme per via del loro passato. Come tutti, infatti, i due ragazzi hanno avuto un'infanzia e non sempre questa è stata facile. Febe non è riuscita a ricevere quell'amore che tanto voleva da sua madre e da suo padre, la donna a sua volta aveva sofferto per la perdita della madre e non era stata più la stessa e Andrea non è mai stato in grado di aprirsi totalmente alla moglie, per cui Febe non poteva fare altro che cercare di aiutare tutti e amare chi ne aveva bisogno proprio perchè erano in primis a lei che mancavano queste cose e in un certo senso si è sentita responsabile per queste mancanze, come se fosse colpa sua il non ricevere tutto quello che voleva e come se quindi fosse una sua responsabilità amare tutti e salvarli. Allo stesso tempo Flavio è sempre stato un ragazzo perfetto, è stata la madre a spingerlo ad essere tale perchè convinta che se non fosse stato così, nessuno avrebbe mai potuto amarlo e quindi quando queste due anime si sono incontrate non potevano che scontrarsi perchè prima di poter condividere un percorso insieme, prima di potersi amare senza problemi, c'erano tante questioni in sospeso da risolvere solo accettando le loro imperfezioni e quindi guardando dentro se stessi, possono trovare la via per guarire e quindi per cominciare un futuro insieme.
Febe e Flavio sono quindi due nomi come tanti, due protagonisti che potrebbero tranquillamente essere il lettore tanto sono realistici e tanto devono risolvere problemi che abbiamo tutti.


Devo ammettere che ero impreparata alla lettura di questo romanzo: la penna di Maria Chiara Gritti è molto scorrevole e fluida, c'è una scelta di lessico a volte ricercata e chiaramente il testo è pieno di similitudini e metafore, ma non per questo è difficile da leggere, anzi è molto scorrevole e il fatto che i capitoli siano spesso brevi aiuta a rendere il romanzo ancora più diretto. L'autrice ci vuole parlare di cosa significa essere imperfetti, perchè lo siamo tutti, solo che fatichiamo ad ammetterlo per il semplice fatto che temiamo di non essere amati se ci dimostriamo deboli e quindi non possiamo che mostrarci in modo diverso, nascondendo i nostri problemi in un luogo a volte difficile da trovare anche per noi perchè ormai troppo abituati a vivere con la facciata perfetta.
Febe è l'esempio perfetto di quella persona che non ha ricevuto l'amore che pensava di dover ricevere dalla sua famiglia e per questo si è sentita sbagliata ma anche in dovere di dare lei stessa agli altri quello che non ha ricevuto, per cui ha finito per dimenticarsi di se stessa e solo lavorando su di sè può effettivamente cambiare e soprattutto esser pronta per condividere la sua vita con qualcun altro. Allo stesso modo Flavio è stato addestrato per essere perfetto e ormai crede di esserlo, quando poi la sua strada si scontra con quella di qualcun altro capisce di dover cambiare per poter essere degno di essere amato e di amare.
Una storia quindi che è più una favola quasi, dove appunto si trova una morale ossia che prima di poter condividere la propria vita con qualcun altro, bisogna conoscersi molto bene. Una storia che non è per tutti e occorre essere nel giusto stato d'animo per leggerla e per comprenderla al meglio, ma è una lettura che merita decisamente.

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