giovedì 2 dicembre 2021

Recensione "La mamma si è addormentata" di Romy Hausmann

 




 Titolo: La mamma si è addormentata

Autore: Romy Hausmann
Editore: Giunti
Genere: Thriller
Data di uscita:  3 Novembre 2021



Era solo una ragazzina di quindici anni quando è stata condannata per un crimine atroce, di cui si è sempre dichiarata innocente. Adesso Nadja è una donna adulta e ha ormai scontato la sua pena. Non chiede altro che una vita normale, e quel lavoro anonimo come assistente in uno studio di avvocati sembra l'unico modo per tenere a bada gli incubi e il panico che la assale all'improvviso. Un'esistenza grigia e ripetitiva che però la fa sentire protetta. Ma un giorno, inaspettatamente, la morte rientra di nuovo nella sua vita. Laura, la moglie del suo capo, l'unica persona che le abbia mai dimostrato amicizia, ha commesso un tragico errore, un errore che è finito nel sangue. Adesso potrebbe perdere tutto: suo marito, sua figlia, le sue sicurezze. Nadja sa bene che cosa significhi. Ma sa anche che aiutarla la renderebbe sua complice. Mentre si dirige nei boschi dello Spreewald con un carico inquietante nel bagagliaio della macchina, non può certo immaginare che quel luogo popolato di oscure leggende diventerà teatro di una caccia spietata. Qualcuno sta cercando di trascinarla in un gioco perverso e Nadja capirà ben presto che il suo passato sanguinoso potrebbe fare di lei la vittima perfetta. O l'assassina perfetta.

IL MIO VOTO

Nadja è la protagonista di questa storia, una ragazza con un passato davvero difficile perchè ha alle spalle una condanna atroce per cui lei si è sempre dichiarata innocente, qualcosa che però non può cambiare e che l'ha definita ma che ovviamente cerca di lasciarsi indietro per poter ricominciare la sua vita.
Oggi Nadja è una donna che cerca di essere anonima e sta spesso sulle sue, sperando di non essere notata, anche se ci sono momenti in cui non sempre è impeccabile, lavora in uno studio di avvocati e vuole solo avere una vita normale, per questo continua la sua terapia come deve, per dimostrare che merita fiducia e che il suo passato non la definisce. Eppure in mezzo a questo piano perfetto di condurre una vita come tante altre, qualcosa va storto: la moglie del suo capo, Laura, la chiama disperata e bisognosa del suo aiuto e in un attimo Nadja si ritrova nel passato, questa volta però in gioco c'è tanto altro e la donna non sa di aver preso parte a qualcosa di molto più grande di lei che potrebbe distruggerla.
Inutile dire che in questa storia abbiamo modo di vedere più versioni di Nadja ossia quella di un passato lontano, quella di un passato più recente e quella del presente e ci appare come una donna con le sue imperfezioni ma che cerca solo di essere la miglior versione di se stessa e proprio perchè è disponibile e disposta ad aiutare gli altri, si ritrova in mezzo ad un gioco pericoloso e dirvi chi ne prende parte equivale a rovinarvi la storia, per cui mi limiterò a dirvi che Nadja non è un personaggio semplice e facile, non sempre si riesce ad entrare in sintonia con lei, ma è un personaggio che vale la pena conoscere dal passato al presente.


Romy Hausmann mi aveva completamente stregata con il suo romanzo d'esordio, La mia prediletta, per cui non potevo non leggere questo nuovo titolo che devo ammettere si è presentato in modo molto complesso e non semplice da capire, almeno fino a quando l'autrice decide di rendere più partecipe il lettor nella storia e quindi la nebbia inizia a dissiparsi, facendoci capire che c'è qualcosa di molto più grande di cui l'autrice ci vuole parlare. La storia infatti si snoda tra passato e presente per quanto riguarda Nadja, ma l'autrice ci presenta anche il passato di un altro personaggio e ci racconta un caso che questo ha seguito da vicino e per quanto interessante e avvincente, al principio non sembra aver legami con la storia, ma ovviamente nulla è lasciato al caso e presto tutto verrà svelato. Inoltre ci sono delle lettere che compaiono all'interno del romanzo che fanno da collegamento tra passato e presente, tuttavia non è semplice capire chi sia il mittente e chi il destinatario, per cui non ci resta che legger per arrivare a scoprire la verità. Onestamente sono rimasta stupita da questa storia, non è incisiva e sconvolgente come La mia prediletta, ma Romy Hausmann ha comunque dimostrato il suo valore creando un thriller dove nulla è quello che sembra e dove in qualche modo il passato torna sempre a bussare alla nostra porta, definendoci e avendo conseguenze su quelli che poi siamo destinati a diventare.

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