lunedì 6 dicembre 2021

Review "La guerra delle farfalle" di Hilary McKay

 



Titolo: La guerra delle farfalle

Autore: Hilary McKay
Editore: Giunti
Genere: Libri per ragazzi
Data di uscita: 27 Ottobre 2021


All'inizio del XX secolo, dove il treno va a vapore, le automobili sono una rarità, le scuole sono solo per i maschi e le biciclette considerate sconvenienti per una donna, la giovane Clarry e il fratello Peter insieme all'affascinante cugino Rupert e i loro amici crescono confrontandosi con un mondo che cambia velocemente e che sarà sconvolto dall'avvento della Prima Guerra Mondiale. Dopo questa tragedia niente sarà più lo stesso e Clarry, ormai giovane donna intelligente e determinata, andrà incontro al nuovo Secolo con passione e rinnovata fiducia, lottando con successo per l'equilibrio tra la vita familiare e la realizzazione nel lavoro. 

IL MIO VOTO


Clarry è la protagonista di questo romanzo, insieme a tanti altri personaggi che seguiamo da vicino, ma con lei in particolare sentiamo subito un legame. La ragazza nasce in un tempo molto particolare ossia ai primi del novecento, dove essere una donna è molto complesso per la società visto che a pochissime viene permesso di andare a scuola. La situazione di Clarry è ancora più particolare perchè dopo tre giorni dalla sua nascita perde la madre e il padre, che già non era entusiasta di avere un figlio maschio, non è certamente la persona giusta da cui cercare affetto, sempre troppo preso da altro e impegnato a stare lontano dai suoi figli. Ad occuparsi quindi principalmente di lei è il fratello maggiore Peter, che segue Clarry da vicino e per quanto per lei sia impossibile studiare, lui la costringe a fare insieme tutti i suoi compiti, in modo tale che la ragazza sia già preparata e possa quindi avere un futuro.
Insieme a Peter, Clarry può contare sul cugino Rupert e infatti insieme non possono che attendere sempre l'estate per poterla passare in compagnia. Ma la bella stagione purtroppo arriva e se ne va, portando con sè tanti cambiamenti come Peter che va in collegio e lascia quindi Clarry a capire da sola che fare. In collegio Peter avrà modo di conoscer Simon e grazie a lui la sorella, Vanessa, che diventeranno parte di questo gruppo di ragazzi che si prepara a crescere e soprattutto ad affrontare qualcosa a cui non sono preparati: la Prima Guerra Mondiale e con essa la sua distruzione, così come la stessa Clarry avrà modo di combattere non al fronte ma per se stessa, per dimostrare che anche una donna è degna di studiare, di lavorare e di cavarsela da sola.
Inutile dire che è Clarry il personaggio a cui il lettore si lega di più sia perchè la si vede come spaesata e quasi un'intrusa all'interno della sua famiglia, sia perchè non si può che apprezzare la sua determinazione nel non fermarsi davanti ai paletti della società perchè sempre pronta a lottare per quello in cui crede.


Hilary McKay in questo romanzo affronta in modo delicato e diretto tantissime tematiche: al principio abbiamo una bambina che nasce e perde dopo qualche giorno la madre, una ragazzina che si ritrova in una famiglia con un padre che non è fatto per essere tale nemmeno per un figlio maschio, figuarsi per una femmina che ai tempi non era considerata, di fatto una donna non poteva frequentare le scuole e si preparava solo ad essere una moglie. Il non rapporto che Clarry non ha mai avuto con il padre l'ha ovviamente segnata, ma in compenso ha sempre avuto accanto a sè il fratello maggiore,  che l'ha fatta studiare e le ha permesso, a modo suo, di spiccare e di cavarsela in qualche modo. Oltre quindi alla famiglia e alla sua complessità, l'autrice ci parla di crescita e cambiamento ed è quello che vediamo in Clarry, così come nel fratello Peter e nel cugino Rupert: tutti e tre hanno qualcosa che devono affrontare, l'estate gli permette di stare insieme ma quando questa finisce devono tornare alla loro vita e questa spesso comporta cambiamenti così come crescita perchè devono affrontare un futuro che cambia giorno dopo giorno e soprattutto una guerra a cui non erano preparati. Infatti una buona parte del romanzo si focalizza sulla Prima Guerra Mondiale e sull'impatto che questa ha sui nostri personaggi, a partire dai ragazzi che si arruolano e dalle ragazze preoccupate per i loro cari e per i cambiamenti del mondo, che non potevano prevedere. L'autrice sceglie di trattare questa tematica per ricordare appunto la tragedia della prima guerra mondiale, senza però andare troppo nel dettaglio, ma è qualcosa che ho comunque apprezzato molto.


Sicuramente la prima cosa a catturare l'attenzione è la copertina, che trovo davvero delicata ed incantevole, ma anche leggendo il romanzo si ha per le mani un vero e proprio tesoro. La storia che mi si è presentata davanti non è esattamente quello che mi aspettavo, ma questo non significa che ne sia rimasta delusa anzi, penso che un libro in grado di stupire il lettore valga decisamente un'occasione. Lo stile di Hilary McKay non sempre è semplice e infatti non è un caso se questo romanzo viene definito un classico, proprio perchè ha questo richiamo ai titoli che hanno segnato la storia e come tali ha una protagonista forte e coraggiosa che non si scoraggia per la famiglia imperfetta che ha così come per la sua condizione da donna agli inizi del novecento, dove non veniva appunto considerata qualcuno di importante ma una donna pronta a sposarsi per badare ad un uomo e ad una casa. Il romanzo si sviluppa in un arco temporale molto vasto che parte dal 1902 fino ad arrivare alla  Prima Guerra Mondiale e alla sua fine, nel 1918 per poi avere un epilogo che vede Clarry e gli altri personaggi adulti e quindi sono tantissimi i temi che vengono sviluppati così come è tangibile vedere i cambiamenti e la crescita sia di Clarry che di Peter, Simon, Vanessa e Rupert. La guerra delle farfalle non è quindi una lettura semplice e non è una storia scontata, ma è una trama che sa stupire ed emozionare il lettore e soprattutto gli permette di crescere con gli stessi personaggi che conosce nel romanzo, che alla fine di questo viaggio incredibile non sono solo amici di carta ma amici in carne ed ossa a tutti gli effetti per quanto realistici.
Hilary McKay ha fatto un lavoro sublime, il romanzo non è privo di imperfezioni, ma è una storia che semplicemente non vuole indorare la pillola e come tante fa bene ma anche male ed è questo a renderla così indimenticabile, per me un'occasione la merita.

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