Bene o male tutti conosciamo il mito di Arianna, il suo famoso filo che permise a Teseo di uscire vivo dal labirinto del Minotauro e di uccidere appunto quella creatura, ma quello che si cela dietro al mito, la storia vera e propria spesso viene taciuta o finisce nel dimenticatoio e questo perché come spesso accadeva in passato era meglio esaltare le gesta degli eroi, le donne erano semplici danni collaterali e del resto anche Arianna stessa, insieme alla sorella, lo è stata. Ma andiamo a conoscer meglio la ragazza che ci viene presentata in questa rivisitazione della storia.
Arianna è appunto la protagonista di questo romanzo, una ragazza che può vantare di avere una bella vita, non ha un padre perfetto perché troppo smanioso di potere, ma può contare sull’affetto della madre così come del fratello maggiore e della sorella minore. Ma proprio per la smania di potere del padre, l’uomo provoca l’ira degli dei che ovviamente non vanno a punire lui, ma sua moglie, spingendola oltre il limite e il risultato sarà la nascita di un figlio metà umano e metà animale, e ben presto il figlio maggiore della donna morirà, per cui il padre di Arianna si ritrova con due figli femmine, una moglie che non è più in se, ormai lontana con la mente dal mondo, e con un figlio che è un abominio ma ancora una volta l’uomo sfrutta quello che ha a suo vantaggio, facendo di quel figlio il Minotauro, una bestia che verrà rinchiusa in un labirinto e a cui devono essere fatti sacrifici almeno una volta all’anno, per dimostrare ancora una volta il suo potere. E Arianna per almeno due anni farà finta di non sapere che quelle persone che andranno nel labirinto andranno a morire, eppure all’arrivo di Teseo non potrà più trattenersi e cercherà un modo per aiutarlo e per uccidere il Minotauro, diventando a tutti gli effetti una traditrice che dovrà poi fuggire per non incappare nell’ira del padre. La scelta di aiutare Teseo non è casuale, Arianna è convinta di amarlo e di essere ricambiata, per questo è disposta a correre determinati rischi ma non vuole ovviamente abbandonare Fedra, la sorella minore, ma inutile dire che la scelta di Arianna avrà conseguenze per tutti, qualcosa che la ragazza non avrebbe mai potuto immaginare.
Personalmente ho amato Arianna e la sua voce, non è certamente una protagonista perfetta ma è una donna che è stanca di subire le scelte degli altri e per questo prende in mano il suo destino, sbagliando molto spesso, ma almeno ha la possibilità di scegliere qualcosa per una volta nella sua vita.
Personalmente non posso che essere super felice di tutte queste rivisitazioni dei miti del passato, soprattutto perché tolta la famosissima Canzone di Achille, gli altri si focalizzano su figure femminili come abbiamo visto con Circe o Galatea, ma anche con Medusa e il lavoro di queste autrici non vuole solo rivisitare la storia e se vogliamo renderla anche più accessibile e attuale, ma nel passato le donne sono sempre state in balia degli eventi oppure pedine degli uomini è ancora quelle che venivano punite al posto degli uomini, quindi in un certo senso raccontare la loro storia le rende per una volta protagoniste del loro stesso destino, ridà loro la voce che per tanto tempo non hanno potuto usare. In questo caso Jennifer Saint lo fa molto bene con Arianna perché ci presenta una ragazza che è consapevole di quello che gli dei possono fare, lo ha visto in prima persona su sua madre e questo l’ha ovviamente segnata, ma quando sceglie di aiutare Teseo lo fa consapevole di poter essere punita dal padre ma allo stesso tempo desiderosa di poter essere lei per una volta a scrivere la sua storia. Quello che non sa è che ha riposto la sua fiducia nella persona sbagliata e quella scelta le costerà cara, ma costerà tanto anche alla sorella che voleva proteggere a tutti i costi. E proprio perché l’autrice vuole in qualche modo restituire la voce alle donne, anche Fedra avrà modo di raccontare la sua storia perché anche lei purtroppo pagherà per le scelte della sorella, ma almeno abbiamo la possibilità di ascoltare quello che vuole dire lei e non quello che diranno poi gli uomini di quanto è accaduto. Sebbene si parli di un mito, l’autrice è riuscita comunque ad affrontare tematiche che in qualche modo si riflettono anche nell’attualità come il fatto che spesso sia l’uomo a decider per la propria famiglia o come in qualche modo, per gli errori di altri, sia la persona sbagliata a doverne pagare le conseguenze, ma soprattutto ci fa capire che prendere in mano il proprio destino è giusto, anche se si sbaglia, perché almeno si è l’artefice del proprio fato e non di quello deciso da altri.
Jennifer Saint approda in libreria con Arianna, un titolo che avevo già mirato fin dalla pubblicazione in lingua originale e non posso che fare i salti di gioia nel vederlo già in Italia, affinché tutti possano leggere questa piccola meraviglia. Devo ammettere che la lettura non sempre è stata facile da affrontare: l’autrice non fa tanti giri di parole e cerca di essere quanto più fedele possibile alla storia per cui non ci viene risparmiato nulla, nemmeno la crudeltà di dei capricciosi o di uomini troppo accecati dal potere per pensare ad altro che ai propri interessi. E proprio perché le cose da affrontare sono tante e hanno un certo peso, lo stile della Saint è abbastanza ricercato e quindi la lettura si prende il suo tempo, questo non toglie il fatto che la penna dell’autrice sia molto scorrevole e quindi se anche il libro conta quasi quattrocento pagine, non se ne avverte mai il peso tanto ci si immerge nella storia e si vuole arrivare quindi alla conclusione. Il romanzo è principalmente narrato da Arianna ma anche Fedra ha il suo spazio, anche perché ad un certo punto le loro vite prendono una direzione completamente diversa ed è bello quindi seguire la voce di queste due grandi figure che non hanno certamente vita semplice, purtroppo.
Il romanzo si compone da quattro parti, una più bella dell’altra anche se forse non si è pronti ad affrontare tutto quello che accade perché è impossibile non affezionarsi in primis ad Arianna ma anche a Fedra e avvicinarsi sempre di più al destino che le attende non è facile, ma la Saint riesce a fare amare questa storia in tutto e per tutto. Arianna non è una lettura che solo gli amanti dei miti devono leggere, è una storia che tutti dovrebbero conoscere e ho già visto che l’autrice sta lavorando ad un’altro mito e onestamente non vedo l’ora di tuffarmi di nuovo in una sua storia!
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