sabato 23 aprile 2022

Recensione "La figlia del predicatore" di Amy Jo Burns

 



Titolo: Mister Reality
Autore: Amy Jo Burns
Editore: HarperCollins Italia
Genere: Fiction
Data di uscita: 7 Aprile 2022



Sulle cime di una montagna degli Appalachi, a un'ora dal più vicino villaggio di minatori, c'è una capanna isolata dal resto del mondo. Wren Bird, quindici anni, vive qui da sempre, con i suoi genitori. Non hanno una macchina, documenti e nemmeno una cassetta della posta. La madre, Ruby, cuce i loro vestiti, prepara le medicine e l'unica lettura consentita è la Bibbia. Non ricevono visite tranne quelle di Ivy, la migliore amica di Ruby. Ogni domenica Briar, il padre di Wren, che è stato colpito da un fulmine che lo ha lasciato cieco da un occhio, predica la sua fede recitando sermoni in un distributore di benzina abbandonato. Fra le mani tiene dei serpenti velenosi che solo lui sa ammansire. Loda il Signore per quell'occhio ghiacciato, prova della sua santità e motivo del potere che esercita sulla piccola comunità, e su Wren e sulla moglie.ì Ma durante l'estate, uno dei miracoli compiuti da Briar si trasforma in tragedia. E Ruby non sembra più tanto disposta a subire il fanatismo del marito. Mentre tutto il suo mondo comincia a sgretolarsi, per salvarsi la vita e conquistare la libertà Wren deve scoprire la verità che si cela dietro la leggenda di suo padre e il segreto che sua madre e Ivy nascondono da anni. E così immaginare un futuro diverso da quello che le è sempre stato imposto.

IL MIO VOTO

Wren Bird è una ragazzina di quindici anni che vive con la madre e il padre un po' isolata da tutti, dal resto del mondo e quindi la sua è una vita molto bizzarra. Suo padre ogni domenica recita sermoni, con cui fa soldi per fare la spesa, e diciamo che è un uomo che sicuramente incute timore e che nessuno vuole contrariare. Infatti da giovane è stato colpito da un fulmine che gli ha risparmiato la vita, ma lo ha lasciato cieco da un occhio e quindi anche solo sostenere il suo sguardo non è facile visto che un occhio è completamente bianco e l'altro blu. Oltre tutto l'uomo, Briar, è spesso circondato da serpenti e questo gli da un'aria da folle ma anche spaventa gli altri, come se fosse chissà che prescelto. Accanto a lui c'è Ruby, la madre di Wren che non può fare altro che andare dietro il marito e vivere come lui, lontano da tutti tranne che dall'amica Ivy, che cerca come può di aiutarla. Wren tuttavia è solo una ragazzina ed è sempre stata abituata a vedere tutto questo, non comprende quello che non va ma quando uno dei miracoli di Briar finisce in tragedia, così la fedeltà di Ruby inizia a vacillare e di conseguenza anche Wren inizia a scoprire a poco a poco una verità che le è stata celata da sempre.
La storia si focalizza principalmente su Wren e sul suo modo di scoprire la verità, ma l'autrice ci permette di conoscere da vicino anche Ruby ed Ivy, così come Briar, insomma personaggi imperfetti che fanno quello che possono per sopravvivere in ogni situazione.


Quando ho iniziato questa storia devo dire che mi aspettavo qualcosa di completamente diverso e quando un libro ti spiazza così tanto la cosa può essere in positivo o in negativo, in questo caso devo ammettere di ave trovato una storia per nulla banale, piena di mistero e soprattutto con tante tematiche che vengono sviluppate e che riguardano anche una attualità di cui si parla poco.
L'autrice divide questa storia in quattro parti e nella prima parte è molto focalizzata su Wren, le sue tante domande sul perchè la sua vita sia così e soprattutto l'incidente di Ivy, una figura  che lei vede come un'amica non solo della madre ma anche di se stessa e quindi questo la destabilizza molto. Da quel momento la situazione non fa che peggiorare per cui l'autrice non può che tornare nel passato per farci capire il contesto, come si è arrivati alla situazione e come tutto è andato storto, ben lontano da come doveva andare per poi terminare con Wren che finalmente acquista una consapevolezza che non sapeva di avere.
Amy Jo Burn con il suo romanzo d'esordio ci parla di fanatismo, di femminismo e di quanto molto spesso sia difficile lasciare qualcosa che ci fa male solo per abitudine o per paura, un messaggio che non può che arrivare forte e chiaro come deve e per questo, per quanto a volte possa essere bizzarro ma originale, merita la lettura.

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