giovedì 13 ottobre 2022

Recensione "The Midnight club" di Christopher Pike

  


 Titolo: The Midnight club

Autore:  Christopher Pike
Editore: Mondadori
Genere:  Young Adult
Data di uscita: 20 Settembre 2022


Al Rotterham Home, nessuno fa mai le valigie per andarsene. I ragazzi che ci arrivano, tutti adolescenti con malattie incurabili, non riescono nemmeno a chiamarla casa: è soltanto il luogo dove passano le ultime settimane della loro vita. Nella monotonia dell'attesa, però, nasce un rito speciale. Ogni notte, nello studio del dottor White, si riunisce puntuale il Midnight Club: cinque ragazzi che, davanti alle fiamme accese del camino, si raccontano storie dell'orrore, di vita vissuta e immaginata, che fanno venire i brividi e le lacrime agli occhi. Finché una sera decidono di fare un patto inquietante: il primo a morire tra loro si impegnerà a dare ai suoi amici un segnale, per dimostrare che l'anima può continuare a esistere oltre la vita. Al Midnight Club non resta quindi che aspettare che la morte venga a bussare alla sua porta...


IL MIO VOTO

La Rotterham Home non è una casa come tante altre: i ragazzi che si recano qui non cercano qualcosa di permanente ma infatti è una sosta momentanea, perchè purtroppo sono lì per passare i loro ultimi momenti in vita. Sono tutti ragazzi molto giovani che hanno malattie incurabili e quindi l'unica cosa che possono fare è aspettare il loro momento, ma intanto godersi la reciproca compagnia di persone che li capiscono. Ed è proprio per questo che nasce il Midnight Club, un gruppetto formato da cinque ragazzi che ogni sera a mezzanotta si riuniscono per raccontarsi storie di paura, storie di una vita che immaginano o di una vita passata, ma comunque storie per tenersi compagnia e per spaventarli, per farli sentire in qualche modo ancora vivi, per il poco tempo che resta.
Nonostante i ragazzi attendano solo la morte, questo non toglie il fatto che siano appunto solo adolescenti e che quindi abbiano anche dei sentimenti, anche se per loro innamorarsi di qualcuno è assurdo perchè il loro tempo è limitato, è impossibile far finta di nulla e in particolare una di loro ha una cotta assurda per un ragazzo del Club, che ha anche già la ragazza ma che non capisce appieno che il suo ragazzo è prossimo alla morte. 
Così come nel gruppo ci sono persone la cui diagnosi è stata sbagliata e persone che invece sono vicinissime alle fine e queste storie in qualche modo aiutano a farli sentire meno soli o perchè no, quando qualcuno sarà il primo a morire, a capire se esiste davvero un segno dell'aldilà.


Questo romanzo sebbene molto breve è complesso da spiegare, eppure l'ho trovato estremamente interessante.
L'idea della casa creata ad ospitare adolescenti prossimi alla morte è geniale come da brividi, ma almeno questi ragazzi sono in compagnia di persone che li capiscono appieno e questo può sono che aiutarli, non li restituisce la vita che non avranno mai ma almeno possono avere amici e perchè no anche persone da amare per il poco tempo che gli resta da vivere. E infatti proprio per questa casa nasce il Midnight Club che è un club di cinque ragazzi che si ritrovano ogni sera per raccontarsi storie e devo ammettere che non tutte mi sono piaciute e tante altre non le ho capite, ma le ho trovate comunque interessanti. I capitoli che riguardano le storie sono spesso molto lunghi, mentre invece i capitoli di vita giornaliera che riguardano i ragazzi, le possibili morti e perchè no anche l'amore e la possibilità di tornare alla vita sono molto brevi e mi è sembrato un contrasto studiato per farci capire che quelle storie in qualche modo possono durare di più, possono essere portate avanti e quel momento magico che condividono in qualche modo dura in eterno mentre invece la loro vita di tutti i giorni passa veloce e si avvicina sempre di più alla fine, almeno io l'ho vista così.
Mi aspettavo un romanzo completamente diverso ma devo dire che alla fine mi è piaciuto, è qualcosa di originale e di nuovo e sicuramente devo recuperare al più presto la serie.

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