lunedì 4 settembre 2023

Recensione "Sulla via dell'incenso" di Jamie Ford





Titolo: Sulla via dell'incenso
Autore Jamie Ford
Editore: Garzanti
Genere: Fiction
Data di uscita: 29 Agosto 2023


Dorothy è preoccupata per sua figlia. Annabel ha cinque anni e disegna senza sosta. Nei suoi schizzi ci sono un uomo e una parola: trovami. Dorothy ha paura perché non riconosce quell’uomo, ma sente che appartiene al proprio passato. Da quando è nata, dentro di lei imperversa un turbine fatto di emozioni, ma anche di luoghi e volti che non ha mai visto. Ha sempre cercato di tenerlo nascosto, ma ora che la vita di sua figlia rischia di attraversare lo stesso inferno, deve affrontarlo. Deve salvare Annabel. Deve trovare quell’uomo. Così Dorothy, che delle sue origini non sa nulla, decide di imbarcarsi in un viaggio nel suo passato. Impara che non si ereditano solo tratti somatici e predisposizioni caratteriali, ma anche esperienze e traumi. Scopre che la sua vita è legata a quella di cinque sue antenate, le cui storie vivono dentro di lei. Appartengono a diverse epoche e diversi continenti, ma discendono tutte da Afong Moy, la prima donna cinese ad aver messo piede negli Stati Uniti d’America, costretta a vivere la maggior parte della sua esistenza esibendosi al pubblico come un fenomeno da circo. Tutte queste donne hanno condiviso il suo dolore e vi hanno aggiunto il proprio. Ma forse Dorothy può affrontare il trauma transgenerazionale e, così, salvare sua figlia.


IL MIO VOTO

Dorothy è una donna che convive con il padre di sua figlia e ha appunto una bambina di cinque anni di nome Annabel. 
Dorothy non è una donna perfetta, dopo il parto ha avuto qualche problema che ancora fatica a risolvere e teme che tutte le sue insicurezze così come i vari problemi possano in qualche modo trasmettersi alla figlia e quando la piccola inizia a fare disegni e soprattutto a ritrarre un uomo in particolare che Dorothy non conosce ma che ha visto dentro di lei, decide di imbarcarsi in un viaggio nel suo passato, alla scoperta delle sue antenate perché è convinta che in qualche modo non si ereditano solo tratti somatici e predisposizioni caratteriali, ma anche esperienze e traumi. 
La sua vita in particolare è legata ad Afong Moy, la prima donna cinese ad aver messo piede negli Stati Uniti d’America, costretta a vivere la maggior parte della sua esistenza esibendosi al pubblico come un fenomeno da circo e a partire da lei, tutte le altre donne sue antenate hanno condiviso il suo dolore e vi hanno aggiunto il proprio fino ad arrivare a Dorothy, l’unica però determinata ad affrontare il trauma transgenerazionale per salvare sua figlia.
Dorothy è sicuramente il personaggio che sentiamo più vicino a noi,quel personaggio che sentiamo sicuramente più vicino a noi anche se vive in un futuro un pelo più lontano, dove è appunto possibile affrontare i traumi che non solo ci portiamo noi dentro ma che provengono anche dal passato ed è una donna che vuole solo il meglio per sua figlia, per quanto sia imperfetta.



Mi sono fatta incantare dalla copertina ma anche dall’idea del trauma transgenerazionale che fa da protagonista a questo romanzo, poiché l’autore infatti ci fa capire che non si ereditano solo tratti somatici e predisposizioni caratteriali dai nostri antenati, ma anche quel qualcosa difficile da capire e collocare, quel trauma che in qualche modo è necessario affrontare per poter andare oltre non solo per la propria vita, ma in modo particolare per quella dei figli. Va detto chiaramente che ci troviamo in una storia ambientata in un modo di qualche anno lontano da noi, dove ci sono esperimenti sempre più all'avanguardia che permetto anche ciò.
Qui è Dorothy ad essere il personaggio principale, una donna che vive in un futuro non tanto lontano dal nostro che non è perfetta e che ha sempre avuto dentro un trauma che non ha mai riconosciuto e una volta diventata madre decide di affrontare questi problemi e traumi per salvare la figlia, ma non è solo Dorothy la voce narrante del romanzo: insieme a lei ci sono tante altre figure, tutte sue antenate che abbiamo modo di conoscere e amare. Il tutto inizia con Afong May, tra l'altro una figura realmente esistita e anche la prima donna cinese ad entrare negli Stati Uniti che è stata trattata come un fenomeno da circo, sempre messa in bella mostra; attraverso la fantasia dell'autore abbiamo poi Lai King Moy che dovrebbe essere la sua ipotetica figlia, questa da alla luce Zoe e questa a sua volt da alla luce Faye che è un'infermiera che pensa ormai sia tardi per lei avere una famiglia quando poi arriva all'improvviso Greta, una donna che crea una app di incontri e Greta è proprio la madre di Dorothy, quella donna pronta a cambiare tutto per sua figlia. Tutte hanno la loro voce ma tutte sono ben distinte e ben caratterizzate, sebbene sia sicuramente la storia di Dorothy e Annabel quella che appassiona di più, non si può fare altro che seguire queste donne momento dopo momento.
La storia creata da Jamie Ford è particolare e non per tutti, eppure sa come incuriosire e appassionare proprio per la sua unicità.




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