venerdì 6 ottobre 2023

Recensione "Il giorno in cui la guerra finì" di Christian Antonini

      




Titolo: Il giorno in cui la guerra finì
AutoreChristian Antonini
Editore: Il Battello a Vapore
Genere: Libri per ragazzi
Data di uscita: 5 Settembre 2023


1945. Dalla sua barca il giovane Arturo guarda la nebbia che copre il cuore del lago di Como e che gli ha portato via il padre, contrabbandiere. Ora che lui non c'è più, Arturo non desidera altro che assomigliargli, anche se il suo era un mestiere pericoloso. Ma niente è più pericoloso della guerra, che un giorno arriva a bussare alla sua porta e a chiedergli di compiere un gesto degno del Fantasma del lago, come chiamavano il padre: trasportare una ragazza e il suo nonno in fuga dai nazifascisti sull'altra sponda, perché possano raggiungere la Svizzera e mettersi in salvo. In una lunga notte, la sua storia di quindicenne si intreccerà con la grande Storia, e tra la cattura di Mussolini, la strenua resistenza di giovani eroi partigiani e la fine della guerra, Arturo troverà una nuova rotta per tornare a casa e diventare uomo. 

IL MIO VOTO


Arturo è un ragazzo che ha sempre ammirato suo padre e soprattutto quello che fa per guadagnarsi da vivere, un lavoro pericoloso ma necessario. Ci troviamo infatti nel 1940 dalle parti del Lago di Como, un luogo dove è possibile attraverso il lago contrabbandare oggetti di valore ed è proprio quello che fa il padre di Arturo, tanto è bravo che è conosciuto come Il Fantasma perchè è in grado di sfuggire sempre alle difficoltà. Ma proprio quando ha giurato di smettere e di compiere un'ultima missione, quello è il giorno in cui l'uomo non torna più, lasciando la madre di Arturo e lui a piangere la sua scomparsa. Arturo vorrebbe prendere il suo posto e usare la barca, fare dei lavoretti che potrebbero aiutare lui e la madre ma la donna è categorica, non vuole che lui corra dei rischi. Ma di fatto siamo in un periodo di guerra e i rischi ci sono per qualsiasi cosa e quando la madre di Arturo viene arrestata, il ragazzo capisce che può contare solo sulle sue forze e soprattutto quando qualcuno lo cerca bisognoso di aiuto, di attraversare quello stesso fiume per arrivare sano e salvo in Svizzera, nonostante i mille dubbi e le mille difficoltà Arturo accetta e quel lavoro finirà per cambiare in modo definitivo la sua vita, facendogli capire quanto sia difficile la guerra e quanto capire da che parte stare.
Arturo è il nostro protagonista ed è solo un ragazzo ma che nel giro di poco tempo capisce quanto sia difficile la guerra e avere una missione pericolosa, ma necessaria, gli permetterà di scoprire cose che non avrebbe mai voluto e di intraprendere un viaggio che non potrà fare altro che farlo diventare un uomo perchè tutto quello che succederà, imprevisti tradimenti e verità, finirà per cambiarlo.


Fin da quando Christian mi aveva parlato di questa storia desideravo leggerla e quando l'ho avuta tra le mani, non ho esitato a tuffarmi in questa storia che è sicuramente romanzata ma poggia le sue fondamenta sulla storia e in particolare su quella del nostro paese, qualcosa che è sempre bello conoscere fino in fondo.
La storia è ambientata nel 1940 dove sappiamo che in quel momento siamo nella Seconda Guerra Mondiale e l'Italia è divisa tra partigiani e comunisti e non è facile sapere di chi fidarsi, tutti sono in lotta e desiderosi che la propria idea vinca. In questo contesto conosciamo Arturo, un ragazzo che ha perso il padre perchè aiutava a contrabbandare oggetti di valore e altro a cui spesso i partigiani si sono appoggiati e ora che anche la madre è stata arrestata, sembra tutto in mano al ragazzo la possibilità non solo di trasportare due persone da Como alla Svizzera, ma di poter cambiare le cose. Il viaggio da Como alla Svizzera non sarà facile perchè ci saranno rivelazioni, tradimenti e non poche difficoltà da superare ma come ogni viaggio finirà per cambiare ovviamente il nostro protagonista, che da ragazzino dell'inizio alla fine lo vedremo diventare di fatto un uomo, pronto anche ad incassare verità che mai avrebbe voluto sapere, verità dolceamare che ci ricordano che la vita è così, non è perfetta soprattutto in guerra.
Christian Antonini con una prosa molto semplice e scorrevole e con una storia che sa come conquistare dall'inizio alla fine, ci regala una lettura che è impossibile non finire in un attimo e che si prende un pezzo di cuore per la sua storia, per il suo sviluppo, per i suoi personaggi e per il suo fondo di verità che non guasta mai.

Nessun commento:

Posta un commento