venerdì 3 novembre 2023

Recensione "Il vaso di Pandora" di Natalie Haynes

 

     


Titolo:Il vaso di Pandora
AutoreNatalie Haynes
Editore: Sonzogno
Genere: Retelling
Data di uscita:10 Ottobre 2023


Avete mai pensato che magari Pandora non ha aperto di proposito lo scrigno coni mali del mondo, ma è semplicemente inciampata su un vaso senza coperchio? Vi è mai venuto in mente che Medea, come un’antica Beyoncé, forse non ha compiuto un gesto estremo per il puro piacere di fare del male, ma piuttosto per vendicarsi dell’uomo che per primo l’aveva ferita? E questo non vale solo per loro, ma anche per Giocasta, Elena, Medusa e Clitennestra, e poi ancora Euridice, le amazzoni, Fedra e Penelope: ormai ci sembra di sapere tutto su queste donne, nascoste tra le pagine dei tragediografi greci e fatte rivivere da pittori e registi in originali adattamenti contemporanei. Eppure, a prescindere dalle epoche, gli aggettivi usati per descriverle sono sempre gli stessi: malvagie, mostruose, traditrici. In queste pagine, la classicista Natalie Haynes ribalta finalmente la prospettiva, presentandoci figure escluse e taciute (o forse silenziate),ma anche ingegnose e sfaccettate. Scardinando i pregiudizi e donando nuova linfa alla mitologia, l’autrice mette in primo piano le donne non per giustificarle o assolverle, ma per comprenderne le sfumature: con una scrittura acuta e tagliente, Haynes fa risuonare la loro voce autentica, delineando protagoniste affascinanti e complesse. Perché se i miti sono davvero lo specchio di noi stessi, allora non è possibile rifiutarsi di ascoltare anche l’altra versione di queste storie, l’altro lato dello specchio.





Natalie Haynes torna a parlare di mitologia in questa nuova uscita “Il vaso di Pandora” che non si focalizza solo su Pandora per l’appunto ma apre proprio il vaso che racchiude al suo interno tante figure femminili spesso messe in ombra e che è giusto che vengano ricordate e forse, anche la loro storia, reinterpretata.
Abbiamo quindi Pandora, colei che è stata additata da tutti come una colpevole per aver aperto il vaso, ma magari poteva essere una vittima? E ancora Medusa, che sembra essere stata punita per aver ceduto a Poseidone e se invece trasformarla in un mostro era per il suo bene? E poi Fedra, Elena di Troia o Penelope, di cui si è parlato molto meno rispetto ad Elena ma che ha comunque una grande importanza, insomma l’autrice ci permette non tanto di vederle in modo diverso quanto ce le presenta come semplici persone umane e quindi imperfette, certo la loro storia può avere più interpretazioni e più sfaccettature, sta al lettore poi capire a quale fare riferimento, ma intanto l’autrice da voce a chi per troppo tempo non l’ha avuta.
Questa per me è stata una lettura inaspettata perchè mi ero fatta tutto un altro film in testa ma questo non toglie che sia stata una full immersion sulla mitologia che mi ha insegnato tanto e mi ha dato modo di vedere queste grandi donne, e il loro mito, sotto forma umana e cosa si può volere di più?


Il vaso di Pandora è un vero e proprio scrigno delle meraviglie e questo perchè al suo interno non troviamo solo la storia di Pandora ma di tante altre donne che meritano la giusta attenzione e che spesse volte non l'hanno ricevuta. Devo dire che mi aspettavo più un testo di narrativa mentre invece l'autrice ci conduce insieme a lei in questa analisi che riesce comunque ad attirare l'attenzione del lettore perchè l'autrice analizza diverse versioni della storia e ci permette anche di capire come possiamo interpretare quello che è realmente successo, quello che magari è fatto passare in modo diverso per dar ragione ad altri personaggi e non a queste donne.
Quello che è certo è che Pandora ha fatto qualcosa che ha cambiato tutto, ha permesso di vedere il mondo sotto un'ottica diversa e finalmente è stato dato più spazio alle donne perchè nella mitologia si parla solo delle grandi gesta degli uomini ma di tutto quello che hanno dovuto affrontare queste donne non si parla.
La Haynes le umanizza, le fa apparire come persone che possono commettere errori come è giusto che si e ce le fa sentire molto vicine, come se fossero quasi vecchie amiche.
L'autrice ancora una volta stupisce dando vita ad una storia che, sebbene possa quasi sembrare un saggio, è una acuta quanto azzeccata riflessione su grandi figure femminili che meritano di più.

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