martedì 23 luglio 2024

Recensione "The Final Strife" di Saara El-Arifi

  




Titolo: The Final Strife
Autore: Saara El-Arifi
Editore: Mondadori
Genere: Fantasy
Data di uscita: 16 Luglio 2024

 

Sylah sogna di rovesciare la crudele tirannia dell'élite dal sangue rosso che opprime l'impero accendendo la scintilla di una rivoluzione. Ma il suo sogno si infrange il giorno in cui tutta la sua famiglia viene assassinata. Anoor è figlia di una delle donne più potenti dell'impero, ma è sempre stata trattata come una nullità dall'unica persona che conta per lei, sua madre. Quando incontra Sylah, sente accendersi un fuoco che potrebbe divorare l'intero regno, e i loro cuori. Hassa appartiene alla casta degli schiavi e sa bene cosa vuol dire essere invisibili. Ma l'invisibilità ha i suoi vantaggi: può nascondere il più pericoloso dei segreti, in grado di far scoppiare la rivoluzione. Quando Sylah, Anoor e Hassa uniscono le loro forze, l'incendio divampa e il sangue inizia a scorrere. Le tre ragazze sono solo granelli di sabbia, ma capaci di scatenare una tempesta.
IL MIO VOTO

Sylah è una ragazza con il sangue blu e questo significa che dovrebbe lavorare per vivere nell'Impero ma raramente riesce a tenersi stretto un lavoro, l'unica cosa per cui è portata sembra la lotta, dove almeno ha modo di guadagnare qualcosa, e alimentare la sua dipendenza e infatti quasi tutto il denaro che guadagna lo spende in questo. Fin da piccola è stata cresciuta con l'idea di dare vita ad una ribellione per poter cambiare l'Impero ma da quando quasi tutta la sua famiglia è venuta a mancare, Sylah non sembra essere molto propensa a cercare di cambiare le cose.
Hassa è colei che è più in basso nella catena alimentare, il suo sangue è trasparente e questo significa essere una schiava, qualcuno di cui non si sente certo la mancanza visto che non si può capire nemmeno quando sanguina eppure per quanto possa essere invisibile a molti, non lo è per Sylah e si è principalmente la sua spacciatrice ma è anche qualcuno che può considerare un'amica perchè sempre pronta ad aiutarla nei momenti difficili.
Ed infine c'è Anoor: lei è quella privilegiata perchè ha il sangue rosso, fa parte dell'elite e può anche usare la magia del sangue.
E' la figlia di una delle donne più importanti dell'Impero eppure non si sente per nulla privilegiata perchè deve sempre provare il suo valore, si sente costantemente messa alla prova e sbagliata, non all'altezz del suo ruolo e deve lottare per dimostrare di essere degna di essere la figlia di sua madre, per quanto pericoloso.
Tre donne completamente diverse, appartenenti a mondi opposti che tuttavia in qualche modo si incontrano e conoscono e in un attimo sono pronte a cambiare quel mondo, perchè ormai è completamente perduto e c'è bisogno di un cambiamento.



The Final Strife è sicuramente un romanzo a cui serve del tempo per farci entrare in questo mondo e in questa storia e infatti le prime cento pagine sono molto introduttive, anche perchè si focalizzano in primis su Sylah che è solo una delle tre colonne portanti di questa storia. Sylah è una ragazza che ha sofferto la morte di quasi tutta la sua famiglia, qualcuno che fatica a tenersi un lavoro ma cerca anche come può di combattere la tirannia di quelli che hanno il sangue rosso, anche se in primis dovrebbe occupare della sua dipendenza che non le permette di vedere le cose in modo lucido e spesso finisce nei guai per questo.
Ci troviamo in un mondo dove esiste un Impero e le persone vengono classificate in base al loro sangue: chi ha il sangue rosso si può considerare l'elite, grazie al sangue possono usare la magia e di fatto controllare tutto; chi ha il sangue blu corrisponde ai lavoratori, a persone che sono necessarie ma non destano troppe preoccupazioni anche se proprio tra loro si nascondono coloro che vogliono un cambiamento ed infine c'è quel sangue trasparente, quello che nessuno vede se appunto sanguina e non può che corrispondere a persone invisibili, agli schiavi che vengono presto privati di qualsiasi cosa possa servire loro per ribellarsi.
Eppure Sylah è stata cresciuta per ribellarsi, qualcosa che fatica ancora a fare e per fortuna ha accanto a sè Hassa che è una schiava ma è anche un'amiciza preziosa sempre pronta ad aiutarla nei momenti di difficoltà, qualcuno che Sylah vede e non tratta come feccia come invece fanno tutti gli altri. Già il loro rapporto è qualcosa di raro, ma immaginatevi quando entra in scena Anoor che è qualcuno di completamente opposto a Sylah e Hassa.
Anoor è infatti la figlia di una delle donne più potenti dell'impero ma se questo arriva con dei privilegi, arriva anche col dimostrarsi di essere all'altezza e spesso la ragazza non lo è, per cui quando il destino mette Sylah e Anoor sulla stessa strada la ragazza in primis la aiuta con la sua dipendenza e poi le chiede di prepararla ad affrontare le famose prove designate per preparare nuovi leader, Sylah accetta in cambio dell'aiuto di Anoor nell'apprendere la magia e questa loro alleanza sarà solo l'inizio di questa storia.
    Saara El-Arifi ha dato vita ad un primo romanzo che è sicuramente complesso così come la sua penna non è sempre scorrevole ma incisiva, sa come arrivare al lettore che spesso deve fermarsi a riflettere quanto appena letto perchè ci troviamo in un mondo che poggia le sue radici sulla mitologia Araba e Africana ma ci racconta di un modo crudele che non risparmia nulla a nessuno, ci parla di aria di rivolta perchè non si può più andare avanti così e di tre ragazze che insieme potrebbero cambiare quel mondo.
The Final Strife è il primo romanzo di una serie fantasy dove c'è anche qualche parte romance ed è prettamente queer che sa il fatto suo, ha bisogno del suo tempo per essere letto perchè è un piccolo mattoncino, ma se lo guadagna quel tempo.

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