giovedì 22 agosto 2024

Recensione "La proposta di un gentiluomo" di Julia Quinn

   




Titolo: La proposta di un gentiluomo
Autore: Julia Quinn
Editore: Mondadori
Genere: Historical Fiction
Data di uscita16 Luglio 2024



Otto fratelli e sorelle i cui nomi sono in rigoroso ordine alfabetico. Una grande famiglia. Sono i Bridgerton, al centro di una delle saghe di romance storici di ambientazione Regency più letta di sempre. Questo volume comprende il primo e il secondo volume: Il duca e io e Il visconte che mi amava, rispettivamente dedicati alle peripezie sentimentali di Daphne e del primogenito Anthony.

IL MIO VOTO


Benedict Bridgerton è fino ad ora il fratello che è stato più in ombra, anche se è uno dei più adulti e ovviamente anche lui è in età da moglie, quindi devo dire che non sapevo bene cosa aspettarmi da questa storia. Benedict è un ragazzo che a differenza di Anthony non sente la pressione di sposarsi perchè non è il maggiore, per cui ha meno responsabilità, tuttavia deve trovare qualcuno ed è per questo che la madre lo spinge continuamente in società, in particolare dà un ballo in maschera in suo onore, dove incontra una ragazza che per la prima volta lo vede per quello che è, non il secondo dei Bridgerton, non Benedict, ma semplicemente un ragazzo con cui poter parlare e ridere e scherzare.
Quando però Benedict perde le tracce della ragazza, la sua vita non sembra più tornare quella di prima: ha infatti deciso che sarà lei la donna che sposerà e nessun'altra, per cui quando nella sua vita entra Sophie, una semplice cameriera, non sa riconoscere di aver trovato la donna dei suoi sogni e sebbene la tratti diversamente dagli altri, non le riconosce la stessa parità di livello, mettendo subito in chiaro che non la può sposare, anche se insieme possono certamente essere felici. E' chiaro che visto il tempo storio questa proposta non stupisce, ma allo stesso tempo non mette in buona luce Benedict che ha davvero bisogno di tanto tempo per avere il suo riscatto ed è per questo che il suo personaggio non è riuscito a convincermi del tutto.


Sophie Beckett è sicuramente il personaggio che ho preferito: Sophie sa da sempre di essere una figlia non desiderata, ha perso la madre da piccola e il padre l'ha comunque accolta in casa, ignorandola e non dandole mai amore, ma si è sempre preso cura di lei in qualche modo. Sophie del resto ha sempre cercato il suo affetto, ha sempre provato ad essere degna di lui, purtroppo però il suo destino sembra determinato a metterle i bastoni tra le ruote, in particolare quando il padre muore e lascia alla sua matrigna la gestione di fatto della sua vita. Da sempre Sophie è sempr stata la cameriera di casa, ora più che mai senza la presenza del padre non può che prendere quelle poche briciole che la donna le dà, senza lamentarsi. L'unica opportunità che ha di lasciare la casa e di divertirsi per una sera è il ballo in maschera organizzato dai Bridgerton, dove può essere libera di fingersi qualcun altro ed è qui che incontra Benedict, di cui non può che innamorarsi subito, anche se verranno allontanati per un paio di anni. Al loro incontro successivo Sophie è completamente diversa e ancora più una nullità per il mondo, ecco perchè Benedict non la riconosce ed ecco perchè, sebbene sembri preso da lei, non può offrirle un matrimonio ma solo una proposta non proprio da gentiluomo. E' qui che Sophie si fa valere, perchè non vuole assolutamente continuare a non essere importante per il resto della sua vita, è qui che la ragazza si dimostra in grado di cambiare il suo destino ed ecco perchè il suo è un personaggio meraviglioso, a volte imperfetto, ma comunque estremamente positivo per il lettore.


Ammetto che questo terzo volume è stato leggermente sottotono rispetto agli altri due in primo luogo perchè il personaggio di Benedict nei romanzi precedenti era certamente rimasto in ombra ma non mi aveva nemmeno incuriosito abbastanza da voler subito leggere la sua storia, ecco perchè forse sono partita un poco prevenuta, in secondo luogo perchè il romanzo, diversamente dagli altri, sembra essere una rivisitazione personale dell'autrice di Cenerentola per cui, sebbene sia una storia che amo e che vedo film o rileggo in tutte le salse, ha tolto quel sentore di originalità della storia, facendo intuire quasi subito dove sarebbe andato a parare, almeno per la prima parte. La seconda parte del romanzo invece è ritornato ad essere originale, leggero e ironico come al suo solito, danto quindi modo alla storia di risollevarsi e in particolare a Benedict, che devo dire non ha particolarmente brillato quando si trattava di prendere determinate decisioni. A spiccare è invece Sophie, una ragazza che deve lottare per avere il suo posto nel mondo, ma che non si accontenta delle briciole perchè per tutta la vita si è sentita inadatta e ora vuole dimostrare al mondo e a se stessa di essere degna di avere almeno qualcosa. La proposta di un gentiluomo ad ora il mio libro meno preferito dei tre, anche se ovviamente adoro leggere dei Bridgerton e non vedo assolutamente l'ora di leggere il prossimo romanzo, che vede Colin come protagonista. Questo ovviamente vale la pena leggerlo per continuità della storia e perchè i Bridgerton sono sempre fantastici, ma devo dire che i primi due romanzi vincono a mani basse, anche se lo stile della Quinn è sempre il solito e quindi anche questo si legge in un attimo.

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