Buon salve bookspediani.
Eccomi anche con la recensione di Bird Box di Josh Malerman.
Titolo: Bird Box
Eccomi anche con la recensione di Bird Box di Josh Malerman.
Titolo: Bird Box
Autore: Josh Malerman
Editore: Piemme
Genere: Thriller
Data di uscita: 15 Gennaio 2019
Data di uscita: 15 Gennaio 2019
Là fuori, in un mondo dove nessuna certezza è più tale, c'è qualcosa di terrificante. Qualcosa che non deve essere visto. Chi è così folle da tenere gli occhi aperti va incontro a un destino spaventoso.
Cinque anni dopo i primi episodi di terrore, pochi sono rimasti a popolare la terra. Vivono bendati, in una cecità autoimposta che li confina in un'oscurità perenne, in case buie e polverose con porte e finestre sprangate. Nessuno di loro ricorda di che colore è il cielo, com'è fatta una nuvola, quanto può abbagliare la luce del sole. Come Malorie che, rimasta sola con i suoi due bambini, ha soltanto una speranza: attraversare il fiume, bendata, e raggiungere un luogo dove alcuni uomini stanno combattendo contro quel male senza nome. Ha aspettato tanto perché sa che il fiume, a un certo punto del percorso, si divide in quattro canali. E, per scegliere quello giusto, Malorie dovrà fare qualcosa che non fa da anni: aprire gli occhi. E sfidare la sua stessa mente per non cedere alla follia.
IL MIO VOTO
Il mondo in cui vive Malorie è tremendamente pericoloso: tutto è cominciato da un caso isolato in Russia, dove la gente ha iniziato ad uccidersi senza nessuna apparente motivazione e purtroppo poco tempo dopo sempre più casi di violenza hanno inziato a verificarsi, arrivando anche in America. Ben presto questi attacchi brutali sono stati collegati a qualcosa che proveniva dalla vista, a strane creature che una volta osservate portano alla pazzia e quindi a compiere atti disumani, causando morti e suicidi.
L'unico modo per proteggersi era non vedere più e questo ha costretto la popolazione ad autoimporsi la cecità, utilizzando bende per uscire di casa e anche per stare in casa, per evitare qualsiasi contatto. Ben presto il mondo colorato che tutti avevano tanto amato è sparito, nascosto da bende che lasciavano intravedere solo qualche spiraglio di vita e niente di più. Malorie è una ragazza che vive insieme alla sorella quando tutto ha inizio e che ha appena scoperto di essere incinta quando a causa di questa follia perde l'unica persona che conosce ed è costretta ad uscire fuori di casa e a cercare altre persone, che possano aiutarla e guidarla in questo momento così difficile.
Sono passati cinque anni da quel momento: ora Malorie ha avuto i suoi due figli e fin da piccoli ha cercato di crescerli senza la vista, creando dei bambini in grado di affidarsi all'udito e di comprendere perfettamente i pericoli che possono in qualche modo arrivare alla loro porta.
Il mondo è diventato un posto insicuro, sono pochi i superstiti rimasti incolumi da questa follia che non fa che mietere vittime e l'unico modo è continuare a tenersi una benda sugli occhi ed escludere tutto quello che c'è fuori.
Ma ora per Malorie è arrivato il momento che tanto ha atteso e allo stesso tempo tanto ha temuto: accettare finalmente di lasciare la sua casa e tutto quello che conosce per trovare un luogo in cui si può essere al sicuro.
Per farlo però prima di tutto deve mettersi in viaggio e affidarsi ai suoi sensi, aiutandosi dai due bambini, per non sbagliare la strada che li condurrà ad una nuova vita, e poi dovrà fare qualcosa che non ha più fatto negli ultimi cinque anni: togliersi la benda, aprire gli occhi e vedere il mondo.
E' davvero pronta a questo momento? Ce la farà a fuggire o ancora una volta la paura avrà la meglio?
Josh Malerman torna in libreria con il suo romanzo d'esordio in occasione del film tratto da questa sua opera e, visto che mi era totalmente sfuggita questa uscita, non potevo che approfittarne per scoprire questa accattivante storia.
Il mondo che descrive l'autore mi è sembrato tremendamente attuale: ci sono sempre più episodi al giorno d'oggi di violenza gratuita e di atti di crudeltà inaudita, azioni di cui è impossibile capire il perchè e quindi vederle riportate nero su bianco in questa storia mi ha letteralmente messo i brividi, perchè mi sembra decisamente uno scenario possibile di come si potrebbe ridurre il nostro mondo se si continua su questa strada pericolosa. Quello che succede in Bird Box è semplice: c'è qualcosa che, se viene visto, porta a compiere atti di violenza inaudita e quindi l'unico modo per andare avanti e sfuggire a questa follia è chiudere gli occhi.
A riguardo, chiudere fuori dalla nostra vista e dalla nostra casa la follia che dilaga è un buon modo per restare in salvo, ma è davvero così? Il pericolo è veramente all'esterno oppure è già insito in noi e basta un attimo per farlo uscire fuori? Non è meglio sapere cosa sta succedendo e tenerlo bene a mente per non farlo accadere di nuovo?
Sono tantissime le riflessioni che fa nascere dentro il lettore questo romanzo e il tutto si riduce, a mio avviso, ad avere abbastanza forza di volontà per compiere quello che è giusto. Il libro si snoda attraverso due momenti temporali: quello che vede Malorie prima della nascita dei suoi bambini e quindi antecedente ad un mondo completamente devastato che sta ancora cercando di capire cosa sta accadendo, e il mondo di Malorie oggi, cinque anni dopo l'arrivo delle creature nel mondo e la sua voglia di cambiamento. Malorie infatti ha affrontato la morte di sua sorella, la morte di tanti altri suoi conoscenti e la nascita dei suoi bambini, e lo ha fatto tenendo sempre gli occhi chiusi per evitare che succedesse il peggio, ignorando quella voce che la spingeva ad affrontare la prova più dura: avere il coraggio di aprire gli occhi. Malorie è sempre stata abituata a vedere, non è cresciuta affidandosi agli altri sensi e per questo rinunciare alla vista per lei è stato un grande handicap, un qualcosa che si è ripromessa di non fare ai suoi figli, che ha cresciuto fin da subito come se fossero ciechi e quindi facendoli diventare bravissimi a cogliere ogni singola variazione. Ed è proprio per loro, per offrirgli una possibilità di vita migliore, che deve avere coraggio e aprire gli occhi.
Trovo tremendamente azzeccato il nuovo titolo del romanzo, che letteralmente viene tradotto come gabbia per uccelli: durante tutta la lettura ho sentito un'ansia crescente, una sensazione di angoscia indescrivibile e sono stata testimone non solo di azioni crudeli del mondo esterno, ma anche di azioni riprovevoli anche da parte di chi sosteneva di essere dalla parte giusta, e questo prova soltalto che il male è impossibile chiuderlo fuori, è qualcosa che sta già dentro di noi e tocca proprio a noi decidere se cedere alla parte più malvagia di noi stessi o restare nel giusto e comportarsi bene, non si può chiudere gli occhi e cancellare tutto, bisogna tenerli aperti e rendersi ben conto di quello che succede e di cosa siamo capaci di pensare o addirittura di fare, quando tutto sembra contro di noi.
Per riprendere il titolo, durante la lettura mi sono sentita in gabbia, senza una vera e propria via di fuga e non potevo nemmeno chiudere il libro perchè volevo sapere come la storia sarebbe andata avanti, se effettivamente il male avrebbe vinto o se il bene per una volta avrebbe rionfato.
Bird box non è certamente una lettura per tutti: è decisamente forte non tanto per quello che viene descritto, ma per come ci si immagina la storia, ma è una lettura che a mio avviso fa riflettere su quanto questo ipotetico mondo sia molto più vicino a noi di quanto pensiamo, e non solo frutto della fantasia di una persona.
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