Buon salve bookspediani!
Oggi vi parlo di Mare calmo, isolati misteri, il romanzo di Simona Soldano.
IL ROMANZO
Autore: Simona Soldano
Editore: Garzanti
Genere: Fiction
Data di uscita: 11 Giugno 2020
TRAMA:
Martina ce l’ha messa tutta per avere una vita come gli altri. È andata a feste, aperitivi, pranzi di famiglia; ha persino avuto qualche fidanzato. Salvo realizzare, anni dopo, che non ama la compagnia delle persone. A dire il vero, proprio non la sopporta; in altre parole, si è scoperta un’incorreggibile misantropa.
La soluzione è andare via, lontano, trasferirsi in un luogo impossibile da raggiungere per chiunque: un faro sperduto nel Mediterraneo. Su quell’isola potrà starsene per i fatti suoi, con la sola compagnia del vento, del mare e del cielo infinito. Ma si sa, nulla va mai come ci si immagina.
Il mare non è mai davvero calmo e gli imprevisti sono sempre all’orizzonte. Per Martina, l’inconveniente è rappresentato da un invito a cena da parte dell’uomo che abita l’isola prospiciente la sua. Non può certo rifiutare ed è anzi sorpresa di come il suo ospite parli di rado e faccia poche domande. L’alone di mistero che lo avvolge svanisce appena Martina è di nuovo al sicuro sul suo scoglio remoto, finché, qualche giorno dopo, le arriva la notizia che l’uomo è morto. Si è impiccato. Per tutti si tratta di suicidio. Ma c’è una vocina che non smette di farsi sentire nella testa di Martina: e se si fosse trattato di un omicidio? Che le poche frasi pronunciate durante la cena fossero un indizio per lei? Una richiesta di aiuto? Martina non può resistere alla tentazione di indagare. Così, si trasforma in una detective per caso, o forse per sbaglio. Perché solo lei può capire che cosa è successo davvero. Proprio lei a cui non interessa degli altri. E chissà se poi è proprio così…
La soluzione è andare via, lontano, trasferirsi in un luogo impossibile da raggiungere per chiunque: un faro sperduto nel Mediterraneo. Su quell’isola potrà starsene per i fatti suoi, con la sola compagnia del vento, del mare e del cielo infinito. Ma si sa, nulla va mai come ci si immagina.
Il mare non è mai davvero calmo e gli imprevisti sono sempre all’orizzonte. Per Martina, l’inconveniente è rappresentato da un invito a cena da parte dell’uomo che abita l’isola prospiciente la sua. Non può certo rifiutare ed è anzi sorpresa di come il suo ospite parli di rado e faccia poche domande. L’alone di mistero che lo avvolge svanisce appena Martina è di nuovo al sicuro sul suo scoglio remoto, finché, qualche giorno dopo, le arriva la notizia che l’uomo è morto. Si è impiccato. Per tutti si tratta di suicidio. Ma c’è una vocina che non smette di farsi sentire nella testa di Martina: e se si fosse trattato di un omicidio? Che le poche frasi pronunciate durante la cena fossero un indizio per lei? Una richiesta di aiuto? Martina non può resistere alla tentazione di indagare. Così, si trasforma in una detective per caso, o forse per sbaglio. Perché solo lei può capire che cosa è successo davvero. Proprio lei a cui non interessa degli altri. E chissà se poi è proprio così…
INDIRIZZO:
ISOLA SPERDUTA DEL MEDITERRANEO
Il romanzo creato da Simona Soldano si distingue da tanti altri soprattutto per la scelta dell'ambientazione: Martina infatti dopo aver vissuto metà della sua vita nella terra ferma, decide di trasferirsi su un'isola, isolatata da tutto e da tutti, dove può godersi la sua compagnia, pensare a tutto ciò che vuole, ammirare paesaggi mozzafiato come albe e tramonti, che regalano sempre grandi emozioni. Per quanto Martina si sia trasferita lontano, resta sempre in Italia e più precisamente in un arcipelago del Mediterraneo, dove vive proprio in un faro e dove ha a disposizione un'intera isola di solitudine. In questa isola Martina può ammirare le altre isole accanto alla sua, può scegliersi il suo scoglio preferito per passare il tempo, insomma può immergersi in un totale relax, quello che cerca. Ammetto che ho invidiato fin da subito la scelta di Martina perchè si è rivelata estremamente coraggiosa e per nulla scontata: non è facile decidere di cambiare vita e lo è ancora meno trasferirsi in un luogo di fatto sperduto, con nessuno accanto e con fin troppo tempo per pensare, con un paesaggio sempre da ammirare certamente (come per esempio faraglioni all'orizzonte, in particolare uno che richiama due innamorati) o come altre isole, tipo quella accanto alla sua chiamata Isola Grande, ma con tante altre attività a cui pensare come per esempio nuotare, dipingere, leggere, coltivare un piccolo orto e soprattutto postare su internet le sue sensazioni a riguardo. Il luogo descritto quindi dall'autrice sembra paradisiaco e sarei tentata di fuggire su quell'isola all'istante per sfuggire per qualche tempo a tutto, ma al passato e alle persone non si può certo sfuggire per sempre e anche Martina presto se ne accorgerà, quando la sua isoletta sperduta diventerà più popolata del previsto.
Io ci andrei volentieri in un'isola deserta a fare la guardiana del faro...
RispondiElimina