Buon salve bookspediani.
Oggi vi parlo di un libro uscito ieri che non mi aspettavo di amare così tanto, soprattutto perchè tocca da molto vicino noi lettori, parlo di "La prigione di carta" di Marco Onnembo.
Oggi vi parlo di un libro uscito ieri che non mi aspettavo di amare così tanto, soprattutto perchè tocca da molto vicino noi lettori, parlo di "La prigione di carta" di Marco Onnembo.
Titolo: La prigione di carta
Autore: Marco Onnembo
Editore: Sperling & Kupfer
Genere: Distopico
Data di uscita: 23 Giugno 2020
Malcolm King è professore di Scrittura creativa al college di Brownsville, dove vive con la moglie Lynette e il figlio Buddy. Idealista dalla solida cultura umanistica, insegna alla prima generazione di studenti che non sa scrivere a mano. La digitalizzazione ha vinto: il governo ha imposto che ogni tipo di contenuto esistesse solo in formato elettronico, mettendo al bando i libri cartacei dal sistema scolastico e abolendo l’uso della scrittura con inchiostro.
Temeva che la conoscenza potesse essere manipolata. Che i giovani potessero essere manipolati. Che gli uomini, e la loro coscienza, potessero essere manipolati. Credendo di poter contrastare quella legge e cambiare il mondo con il dialogo e la resistenza pacifica, King sarà invece condannato all’ergastolo in un carcere di massima sicurezza. Dalla sua prigione, di nascosto, e con la complicità di un criminale e di un secondino, riuscirà però a recuperare fogli, penne e matite: materiale proibito, armi di libertà. Per raccontare la sua vita. Compiendo l’atto più sovversivo che ci sia concesso dalla scrittura: scegliere il nostro destino.
Malcom King è un uomo di colore, un professore di Scrittura creativa che ha sempre amato il suo lavoro, così come ha sempre amato la sua famiglia. La sua vita scorre normale, come sempre, quando tutto cambia: improvvisamente sembra che i libri cartacei diventino qualcosa di scomodo, una versione obsoleta che presto verrà sostituita dal digitale e quindi penna e carta diventano illegali, così come i libri. Per un professore, ma anche per un essere umano, tutto questo è inconcepibile ed ecco perchè Malcom non esita a ribellarsi, in modo pacifico ovviamente, a questo nuovo sistema, cosa che non viene ben vista da nessuno. Malcom infatti è uno dei primi a ribellarsi a questo nuovo sistema, solo per la convinzione che poter toccare le pagine di un libro, così come scrivere con la penna su un foglio, sia ben diverso da usare dispositivi digitali, e purtroppo è proprio su di lui che si accaniscono per dare l'esempio a tanti altri ribelli. Conosciamo infatti Malcom in prigione, un professore rispettato condannato all'ergastolo solo per aver lottato per quello che credeva giusto, un personaggio assolutamente da prendere ad esempio perchè fino alla fine è rimasto coerente con la sua idea e l'ha portata avanti, cercando di far valere quello che pensava fosse giusto, pagandone le conseguenze, ma comunque in qualche modo lasciando il suo segno nel mondo. Malcolm è un personaggio che conosciamo in due momenti diversi ossia nel passato, prima che venisse incarcerato, e nel presente, dove lotta per non farsi riconoscere e per non creare guai, anche se è rassegnato a non uscire più, e questi suoi lati sono di fatto perfetti per farlo conoscere al lettore in tutte le sue sfumature, in modo da far capire che è giusto combattere per quello che si ritiene giusto.
Il primo elemento che colpisce di questo romanzo è l'ambientazione: ci troviamo infatti in un mondo distopico in cui brilla il digitale, si diventa sempre più tecnologici e di conseguenza quello che è obsoleto, come i libri, viene eliminato. Ma non è quello a pesare, è il fatto che sia i libri cartacei che dei semplici fogli e delle penne diventano proibiti, come se ad usarli si facesse qualcosa di male. Il solo pensiero devo dire mi mette i brividi, in particolare per quello che riguarda i libri cartacei perchè si appoggia ad una questione molto attuale. Già da un paio di anni infatti ha preso il via la lettura in digitale e questa oltre che un risparmio è anche molto comoda perchè si può portare sempre con sè, tutto racchiuso in un semplice tablet. Eppure avere un libro, sfogliarlo, sentirne l'odore è tutta un'altra cosa e la sola idea che questo diventi proibito perchè di fatto qualcosa che può essere pericoloso, che può stimolare le idee e creare una rivoluzione, visto che tutto quello che è digitale si può controllare, mette paura e di conseguenza non può essere tollerato. Così come si parla dell'importanza dei libri e della possibilità di avere una scelta, si parla anche di lottare per quello che è giusto, anche rischiando grosso, ma facendo qualcosa pur di lasciare una propria traccia nel mondo, pur di arrivare a far riflettere anche solo una singola persona, basta quello a dar vita ad una rivoluzione che potrebbe cambiare il mondo.
In questo boom di uscite Marco Onnembo riesce a far parlare di sè con questo interessante quanto attuale romanzo, una lettura che riguarda un po' tutti i lettori e in particolare gli amanti dei libri, da vicino perchè anche solo l'idea che il digitale possa sostituire il cartaceo mette i brividi, ma che addirittura possa diventare illegale avere una copia cartacea di un libro spezza il cuore.
Con il suo stile semplice e il suo modo di spaziare tra il presente e il passato del suo Professore, Malcom King, l'autore ci regala una bellissima storia che spinge il lettore a capire che una sola scelta può cambiare il corso della nostra vita, che da un Professore stimato ci si può ritrovare ad essere un prigioniero solo per aver lottato per i propri ideali, pagando lo scotto di essere semplicemente un esempio, ma un prigioniero che ovviamente non si rassegna al suo destino perchè nulla è scritto su carta, la strada ancora si può cambiare e si deve cambiare, basta restare comunque coerenti con se stessi e lottare sempre per quello che si crede giusto, per quello che è importante e in questo caso avere la possibilità di scegliere tra un libro cartaceo e un libro digitale, senza aver paura delle conseguenze.
La prigione di carta è una lettura terribilmente attuale le cui parole restano impresse nel lettore, che non può che sperare di conoscere un personaggio come Malcom nella vita reale, ma soprattutto non può che prenderlo come esempio, perchè anche se ha perso la sua vita, il suo status e la sua libertà, ha reso possibile un cambiamento.
Temeva che la conoscenza potesse essere manipolata. Che i giovani potessero essere manipolati. Che gli uomini, e la loro coscienza, potessero essere manipolati. Credendo di poter contrastare quella legge e cambiare il mondo con il dialogo e la resistenza pacifica, King sarà invece condannato all’ergastolo in un carcere di massima sicurezza. Dalla sua prigione, di nascosto, e con la complicità di un criminale e di un secondino, riuscirà però a recuperare fogli, penne e matite: materiale proibito, armi di libertà. Per raccontare la sua vita. Compiendo l’atto più sovversivo che ci sia concesso dalla scrittura: scegliere il nostro destino.
IL MIO VOTO
Il primo elemento che colpisce di questo romanzo è l'ambientazione: ci troviamo infatti in un mondo distopico in cui brilla il digitale, si diventa sempre più tecnologici e di conseguenza quello che è obsoleto, come i libri, viene eliminato. Ma non è quello a pesare, è il fatto che sia i libri cartacei che dei semplici fogli e delle penne diventano proibiti, come se ad usarli si facesse qualcosa di male. Il solo pensiero devo dire mi mette i brividi, in particolare per quello che riguarda i libri cartacei perchè si appoggia ad una questione molto attuale. Già da un paio di anni infatti ha preso il via la lettura in digitale e questa oltre che un risparmio è anche molto comoda perchè si può portare sempre con sè, tutto racchiuso in un semplice tablet. Eppure avere un libro, sfogliarlo, sentirne l'odore è tutta un'altra cosa e la sola idea che questo diventi proibito perchè di fatto qualcosa che può essere pericoloso, che può stimolare le idee e creare una rivoluzione, visto che tutto quello che è digitale si può controllare, mette paura e di conseguenza non può essere tollerato. Così come si parla dell'importanza dei libri e della possibilità di avere una scelta, si parla anche di lottare per quello che è giusto, anche rischiando grosso, ma facendo qualcosa pur di lasciare una propria traccia nel mondo, pur di arrivare a far riflettere anche solo una singola persona, basta quello a dar vita ad una rivoluzione che potrebbe cambiare il mondo.
In questo boom di uscite Marco Onnembo riesce a far parlare di sè con questo interessante quanto attuale romanzo, una lettura che riguarda un po' tutti i lettori e in particolare gli amanti dei libri, da vicino perchè anche solo l'idea che il digitale possa sostituire il cartaceo mette i brividi, ma che addirittura possa diventare illegale avere una copia cartacea di un libro spezza il cuore.
Con il suo stile semplice e il suo modo di spaziare tra il presente e il passato del suo Professore, Malcom King, l'autore ci regala una bellissima storia che spinge il lettore a capire che una sola scelta può cambiare il corso della nostra vita, che da un Professore stimato ci si può ritrovare ad essere un prigioniero solo per aver lottato per i propri ideali, pagando lo scotto di essere semplicemente un esempio, ma un prigioniero che ovviamente non si rassegna al suo destino perchè nulla è scritto su carta, la strada ancora si può cambiare e si deve cambiare, basta restare comunque coerenti con se stessi e lottare sempre per quello che si crede giusto, per quello che è importante e in questo caso avere la possibilità di scegliere tra un libro cartaceo e un libro digitale, senza aver paura delle conseguenze.
La prigione di carta è una lettura terribilmente attuale le cui parole restano impresse nel lettore, che non può che sperare di conoscere un personaggio come Malcom nella vita reale, ma soprattutto non può che prenderlo come esempio, perchè anche se ha perso la sua vita, il suo status e la sua libertà, ha reso possibile un cambiamento.
Ecco a voi le altre recensioni di oggi:
Nessun commento:
Posta un commento