lunedì 13 novembre 2023

Review "La lingua delle spine" di Leigh Bardugo

         


Titolo: La lingua delle spine
Autore: Leigh Bardugo
Editore: Mondadori
Genere: Racconti brevi
Data di uscita: 14 Novembre 2023


Un mondo di oscuri affari stipulati al chiaro di luna, città infestate da spiriti, foreste inquietanti e bestie parlanti. Qui la voce di una giovane sirena può evocare tempeste mortali e un fiume può eseguire gli ordini di un ragazzo innamorato, ma solo a un prezzo indicibile.

Ispirandosi a miti, folklore e fiabe, Bardugo ha scritto una raccolta di racconti straordinariamente ricchi di atmosfera, pieni di tradimenti, vendette, sacrifici e amore. Perfetti sia che siate suoi nuovi lettori sia che siate fan accaniti, questi racconti vi trasporteranno in terre familiari e misteriose, in una realtà pericolosamente intessuta di magia che milioni di persone hanno conosciuto e amato attraverso i romanzi del GrishaVerse.



Non sono solita leggere racconti ma parliamo di Leigh Bardugo e del Grishaverse, tra l'altro tra queste pagine troviamo illustrazioni stupende e quindi non ho saputo resistere al suo richiamo.
Il primo racconto che troviamo è quello di Ayama e la foresta di spine, uno dei più articolati e uno dei miei preferiti perchè abbiamo un re il cui secondo figlio non è un principe quanto una bestia e l'uomo lo allontana dal palazzo, intrappolandolo in un labirinto perchè non vuole avere nulla a che fare con lui. 
Dall'altra parte abbiamo la famiglia di Ayama che ovviamente predilige la sorella della ragazza perchè molto bella e in grado di elevare la famiglia con un matrimonio, mentre invece Ayama è totalmente diversa dalla sorella e viene praticamente trattata come una serva all'interno della sua stessa casa e quando il principe, o per meglio dire la bestia, vaga libera per il villaggio sarà la stessa Ayama ad andarlo a cercare, dimostrandosi molto più coraggiosa di tanti altri e proprio per questo il suo coraggio verrà premiato, una storia che ci insegna a non guidicare mai dalle apparenze e a non dare per scontato che chi è buono sia dalla parte giusta.
Il secondo racconto che ci viene presentato è La volpe troppo astuta, una favola che vede per protagonisti solo animali e che devo dire non mi ha intrattenuto più di tanto, è stata una lettura interessante ma che non ha saputo intrattenermi appieno, anche se ovviamente non manca la sua caratterizzazione oscura.
La strega di Duva è stata un'altra delle mie storie preferite, una storia che parla di una ragazzina che vede il fratello allontanarsi di casa e poter contare solo sul padre, che trova una nuova compagna e la donna sembra volerla allontanare a tutti i costi da lui, costringendola a cercare riparo da una strega. Sembra chiara la direzione vero? Preparatevi perchè la Bardugo sa sempre come sconvolgere il lettore e a colpi di scena questo racconto è top!

Abbiamo poi un'altra favola che secondo me non riesce ad essere incisiva come le altre, ossia Piccola Lama, forse perchè sviluppata in poche pagine o forse semplicemente perchè a me non ha dato molto a livello di sensazioni, ma resta comunque un racconto necessario in questa tappa che pagina dopo pagina ci vuole solo insegnare qualcosa di importante. Arriviamo poi a conoscere Il principe soldato e anche se in questo caso il potenziale c'era tutto, non è riuscita a conquistarmi come avrei voluto e non certo perchè non mancano stravolgimenti e tanta oscurità, ma non mi ha dato le stesse cose che ho provato in modo particolare per Ayama e la foresta di spine e poi per La strega di Duva, che arrivata a questo punto del libro erano a parimerito i miei racconti preferiti.
Poi la Bardugo ha chiuso alla grande con una storia che mi ha totalmente conquistata e rapita ossia Quando l'acqua cantò al fuoco, una storia che richiama in qualche modo la sirenetta anche se in una versione totalmente inedita e completamente trasformata in perfetto stile Bardugo, e che è sicuramente quella più ben sviluppata anche per via delle pagine che sono nettamente superiori alle storie precedenti, si prende il suo tempo per nascere e per dare vita ad una rilettura della favole originale e per nulla scontata che ancora una volta ci insegna a fare attenzione a tutto.
Penso che La lingua delle spine sia una di quelle raccolte di racconti da avere per l'edizione incantevole e per le illustrazioni, ci sono sicuramente dei racconti che sanno come conquistare e alla fine bene o male tutte portano un insegnamento al lettore e sono caratterizzate dalla penna e dall'oscurità di Leigh Bardugo, ma io ammetto che mi aspettavo qualcosina di più.

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