lunedì 9 marzo 2020

Review "Il ragazzo di 1000 anni" di Ross Welford

Buon salve bookspediani.
Eccomi qui per una nuova settimana, leggermente più pesante del solito vista la situazione del nord, ma sempre pronta ad allontanarmi con la mente attraverso nuove letture e questa volta tenermi compagnia è toccato a "Il ragazzo di 1000 anni" di Ross Welford.


Titolo: Il ragazzo di 1000 anni
Autore: Ross Welford
Editore: Harper Collins Italia
Genere: Libri per ragazzi
Data di uscita: 27 Febbraio 2020




Sono molte le storie che raccontano di persone che volevano vivere per sempre. Questa NON è una di quelle.


Alfie Monk sembra un normalissimo adolescente. Solo che ha mille anni e ricorda perfettamente l’ultima invasione dei vichinghi in Inghilterra. Quando un incendio distrugge tutto ciò che ama e conosce, Alfie è costretto a chiedere aiuto a due suoi coetanei. O meglio, a due VERI undicenni. Grazie a loro il ragazzo millenario scoprirà un modo di vivere diverso, un modo di vivere che non dura PER SEMPRE.


IL MIO VOTO



Alfie è il protagonista di questo romanzo, un ragazzo che all'apparenza ha solo undici anni ma che in verità è sulla Terra da molto, anzi troppo tempo. Alfie infatti ha mille anni, da piccolo ha bevuto un liquido magico che gli ha permesso di non invecchiare e di non morire per cause naturali. Inizialmente la sensazione di immortalità, di poter vivere per sempre e quindi non avere limiti, è qualcosa che lo esalta, tuttavia con il tempo non è più un vantaggio ma una debolezza. Alfie è stato infatti testimone di grandi cambiamenti, insieme a sua madre, l'unica persona che ha sempre accanto, e come tale non ha mai potuto affezionarsi ad una casa, ad un tempo ben preciso o a delle persone, perchè non può restare troppo tempo nello stesso luogo altrimenti finirebbe per destare sospetti. Tutto però cambia quando un incendio gli porta via quello che ha di più caro e lo costringe a fare affidamento a due ragazzi che hanno davvero undici anni e che, nonostante i dubbi, sono pronti a proteggerlo. La vita di Alfie quindi all'apparenza può sembrare fantastica, idilliaca e il ragazzo è un vero e proprio combinaguai, per cui è una fortuna che sia immortale, ma al di fuori di sua madre e del suo gatto è anche un ragazzo estremamente solo, che deve sempre fare attenzione al suo segreto, che deve sempre spostarsi e che quindi non può avere amici, come una vita normale, non può invecchiare e provare cosa significhi davvero godersi appieno ogni giorno come se fosse l'ultimo. Alfie è il primo personaggio ad essere estremamente infelice della sua condizione, ad elencare i contro anzichè i pro e uno dei pochi determinato a tornare umano e vivere, finalmente.


Aidan e Roxy sono i primi due veri amici di Alfie, due personaggi bizzarri e determinati a scoprire il mistero dietro il ragazzo, ma che sono anche disposti ad aiutarlo.
Roxy è un vero e proprio peperino, una ragazza che come vede un mistero deve risolverlo e infatti è immediatamente attirata da Alfie e sua madre e dai loro modi strani, così come dal loro stile di vita. E' lei la prima a sospettare che egli non sia solo un semplice ragazzo, anzi definisce sua madre una possibile strega. Aidan è invece un personaggio completamente diverso da Roxy, un amico prezioso che è pronto a fare ciò che è in suo potere per aiutare l'amico.
Di fatto Alfie non ha altra scelta che fidarsi di loro, quando si ritrova completamente solo, ed è per questo che gli rivela chi è davvero e quindi tutta la sua storia.
Non è però la prima volta che prova a farsi amici, ma spesso è andata male: del resto per gli altri il tempo passa e così anche il loro aspetto cambia, Alfie già dimostra appena undici anni, è impossibile per lui frequentare persone che si sviluppano, crescono e diventano adolescenti, con interessi diversi dai suoi e soprattutto con sospetti, tanto da metterlo spesso in difficoltà. Non ha mai avuto nessuno accanto a proteggerlo, tranne la madre, e ora può finalmente contare su due veri amici, a volte un po' troppo impiccioni e a volte ironici e simpatici, che finiscono per diventare quello che ha sempre voluto: una famiglia.
Insieme i tre ragazzi vivranno un'avventura incredibile, non facile e piena di insidie, che però li legherà per sempre.


Ross Welford fin dalle prime pagine mette ben in chiaro che questo non sarà un romanzo come gli altri sulle persone che possono vivere per sempre, il sogni di molti, ma fa capire che anche una vita immortale ha i suoi difetti, anzi questi vincono contro i pregi. Alfie, il protagonista della storia, fin da piccolo ha sempre saputo che avrebbe vissuto per sempre, o meglio sarebbe stato immune all'invecchiamento e alla morte per causa naturale, ma non sapeva davvero a cosa sarebbe andato incontro. La prospettiva di vivere per sempre è allettante, tuttavia non si comprende davvero cosa comporta una tale condizione: in primis bisogna continuamente stare allerta, nascondersi quindi e dunque non si è liberi di vivere la propria vita in pace, ma bisogna sempre guardarsi le spalle, soprattutto è impossibile fare amicizia con qualcuno se si è destinati a passare da un posto all'altro anche perchè restar per troppo tempo fermi significa far capire che, anche se il tempo passa, si resta immutati e dunque sotto gli occhi di tutti si palesa che qualcosa non è al suo posto, che non si invecchia come si dovrebbe, facendo nascere voci o reazioni esagerate, solo perchè non si comprende appieno la cosa.
Alfie con questo romanzo ci fa capire che l'immortalità è sopravvalutata, che è bello sapere di non poter morire ma è ancora più bello avere la possibilità di crescere, invecchiare e seguire tutto il ciclo naturale delle cose, è bello avere amici che crescono con te e soprattutto è bello sapere di vivere ogni giorno come se non ce ne fosse un altro, come se effettivamente il trascorrere del tempo avesse un valore e questo è un messaggio che vale più di mille parole.


Il ragazzo di mille anni è una storia a tratti ironica e divertente, a tratti profonda ed estremamente riflessiva, adatta sicuramente ad un pubblico di giovani lettori ma che riesce benissimo a catturare anche l'attenzione di quelli più grandi. Ross Welford, con capitoli molto brevi e con un cambio di punti di vista divisi tra i tre personaggi principali, ci conduce all'interno di una storia che è composta quasi da elementi leggendari e fantastici ma che funge anche da perfetto romanzo di formazione. L'avventura che in primis vive Alfie, alla quale poi si uniscono Roxy ed Aidan, porta i protagonisti a compiere un viaggio sia fisico sia metaforico, cambiandoli per sempre e quindi facendoli crescere, in particolare Alfie in un senso molto più letterale del termine. Il ragazzo di mille anni è stata dunque una lettura completamente diversa da quella che aveva preso piede nella mia mente, una storia che mai mi sarei immaginata e che mi ha dato davvero tanto, soprattutto mi ha dato modo di apprezzare le amicizie che ho, che sono sempre più rare, e mi ha fatto comprendere che, per quanto la prospettiva di vivere per sempre sia qualcosa di davvero allettante, non è ciò che sogno davvero, perchè crescere ed invecchiare e farsi tesoro di ogni esperienza definisce chi siamo e ci rende persone diverse, dunque vale la pena vivere con il timore di avere del tempo limitato, vale la pena sfruttare ogni attimo come se fosse l'ultimo perchè permette di goderci come non mai la vita e di vederla per quello che è, un qualcosa di imprevedibile che bisogna imparare ad amare e apprezzare sia per i suoi pro che per i suoi contro.
Ross Welford porta quindi una storia originale e di grande impatto, che scorre via in un attimo, ma che è destinata a durare nella nostra mente come se fosse anch'essa un maimorto e quindi per molto, molto tempo.



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si ringrazia la casa editrice
per la copia omaggio.





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