lunedì 4 maggio 2020

#Blogtour "Caffè Voltaire" di Laura Campiglio - La recensione

Buon salve bookspediani.
Domani uscirà anche "Caffè Voltaire" di Laura Campiglio e io sono pronta a parlarvi di questa storia!


Caffè Voltaire di [Laura Campiglio]

Titolo: Caffè Voltaire
Autore: Laura Campiglio
Editore: Mondadori
Genere: Fiction
Data di uscita: 5 Maggio 2020



Svoltati i trentacinque, Anna Naldini ha la sensazione di ritrovarsi dalla parte sbagliata della trentina: quella in cui la sbornia diventa dura da smaltire, ma soprattutto quella in cui dai progetti è ora di passare ai bilanci. Ma c'è di peggio. Nel giorno del suo compleanno perde la più importante tra le otto collaborazioni precarie di cui si fregiava il suo barocco curriculum: il lavoro di reporter per "La Locomotiva", il quotidiano di sinistra per antonomasia. Non si scoraggia, e dopo la sbronza di rito è pronta a rimettersi in gioco dal tavolino del Caffè Voltaire, il suo bar di riferimento. Sarà il giornale più a destra del Paese, "I Probi Viri", a proporle di seguire una campagna elettorale che si preannuncia agguerritissima dopo l'improvvisa caduta del governo. Perfetto, se non fosse che "La Locomotiva" la richiama: ad Anna non resta che celarsi dietro due pseudonimi - Voltaire e Rousseau - e gettarsi nell'agone politico, prestandosi a un doppio gioco in cui vero e falso si confondono sempre di più. Nell'epoca della post-verità, si può scrivere tutto e il contrario di tutto sperando di uscirne indenni? Tra slogan elettorali, scorrettezze di bassa lega e fake news (con l'aggravante di un inatteso incontro romantico), Anna si renderà conto che fare la cosa giusta non è facile come sembra. E pensare che tutto è iniziato con un innocuo motivetto francese sugli illuministi, Voltaire e Rousseau appunto, che il nonno Pietro da Lomello, un vecchio saggio pragmatico e ironico, le cantava quand'era piccola... Una commedia fresca e incalzante, brillante e attuale, che coniuga un riuscitissimo ritratto generazionale al racconto informato di una campagna elettorale perfettamente calata nel presente.

IL MIO VOTO



Anna Naldini è la protagonista del romanzo, una ragazza di trentacinque anni che nonostante una laurea in lettere fatica a trovare un lavoro stabile. Certo ha il lavoro al giornale, "La Locomotiva", che tuttavia non le permette di trattare i pezzi che vorrebbe e spesse volte la mette in condizioni di non poter fare al meglio il suo lavoro, ed insieme ad esso ha altre collaborazioni che però non le permettono di avere uno stipendio fisso, per cui quando perde il lavoro al giornale non può che essere estremamente abbattuta della cosa. Anna tuttavia ha la fortuna di poter contare su persone care, sempre pronte a darle una mano e tra questi in primis c'è il nonno, la sua persona preferita, quell'uomo sempre al suo fianco e sempre pronto a darle consigli. Ma ci sono anche le due amiche Federica e Randa, due opposti: la prima infatti cerca di stare con i piedi per terra, non appena scopre che ha perso il lavoro si dispiace per lei e cerca di aiutarla, mentre Randa è molto più libera, non si preoccupa troppo e vive la vita con leggerezza, anche le situazioni più brutte.
Anna è il ritratto perfetto di una persona che vive in Italia al giorno d'oggi, una persona che prende quante più collaborazioni o lavori possibili per arrivare a fine mese, che è disposta ad accettare mansioni che non le competono anche solo per fare una gavetta e sperare in un domani di avere quel lavoro per cui ha studiato e che ha sognato. E' una protagonista bizzarra ma realistica, divertente e ironica e per questo mi sono immediatamente sentita in sintonia con lei, soprattutto per la sua capacità di mettersi nei guai, in particolare quando si ritrova a scrivere per due giornali diversi e con idee politiche diverse sulla medesima campagna elettorale, un personaggio particolare a dire poco. Ecco perchè la sua caratterizzazione è il fulcro del romanzo, una parte essenziale che permette al lettore di amare Anna e di amare questa storia.




Caffè Voltaire è una commedia fresca e frizzante, certamente, ma non mancano ovviamente tematiche di grande spicco e attualissime, ora più che mai. La sua protagonista infatti è una donna che sogna un lavoro stabile, ma che anche con una laurea in lettere moderne fatica a trovarlo. Anna è la tipica persona precaria, quella persona che nonostante gli studi non riesce a trovare un lavoro fisso, non perchè non sia brava, semplicemente perchè non si trova e quindi bisgona accontentarsi di quello che il mondo offre. Anna infatti si divide tra ben sette collaborazioni, se si aggiunge poi il lavoro al giornale "La Locomotiva", un giornale prettamente di sinistra che mette sempre in condizioni pessime di lavorare, aspettandosi di tutto da lei e finendo quindi per licenziarla. Certo, ha altri piccoli lavori su cui contare come fare da traduttrice, oppure scrivere per un'agenzia viagggi e ancora per una casa di produzione cinematografia e addirittura leggere un manoscrito per una casa editrice, ma questo non le da certamente la sicurezza che cerca. Scrivere curriculum è facile, spedirli ancora più semplice ma oggi come oggi conta il rapporto diretto con una persona ed è quello che Anna fa, finendo poi per trovare lavoro presso un giornale di destra, "I Probi Viri", a prova che mettersi in gioco paga, anche se ce ne saranno da vedere delle belle visto che il giornale dove lavorava prima la richiama proprio per parlare di politica e così Anna deve districarsi in questi due lavori, parlando di un tema centrale come la politica, che ovviamente intacca anche il romanzo e ne diventa parte fondamentale. Ancora una volta infatti ci troviamo in una situazione di crisi, dove il governo promette promette ma di fatto non si sa cosa farà una volta eletto, un riassunto perfetto di quello che succede ogni volta e non una critica alla società, ma semplicemente un riportare una verità che ormai non sconvolge più, ma fa male ogni volta perchè si spera in un miglioramento che non c'è.
A caratterizzare maggiormente questa storia è anche l'amicizia e accanto ad Anna troviamo le due amiche di sempre Federica e Randa, due donne che vedono il mondo in modo diverso e che quindi offrono ad Anna non solo il loro sostegno, ma anche una visione differente dalla sua.


Conosco Laura Campiglio attraverso questo romanzo che vuole essere divertente e frizzante, cosa che lo è viste determinate situazioni che si verificano, ma che allo stesso tempo riesce a mettere in evidenza la situazione del nostro paese e quindi non solo a divertire ed intrattenere il lettore, ma anche a fargli fare delle domande, a farlo riflettere su quanto sia difficile al giorno d'oggi trovare un lavoro a tempo indeterminato, un lavoro per il quale si è studiato anni e anni e che non sembra arrivare mai non perchè non si è bravi abbastanza, ma perchè non si trova. Le condizioni in cui versa l'Italia del resto erano disastrose prima, ora il mondo del lavoro non può che essere peggiorato e quando riusciremo ad uscire da questa situazione bisognerà ringraziare anche solo di poter avere qualche piccola collaborazione saltuaria, un sostegno in modo da arrivare a fine mese. Lo stile dell'autrice del resto è molto fluido e semplice e questo semplifica la lettura, che si compie nel giro di qualche ora perchè curiosi di vedere Anna alle prese con il suo doppio lavoro e la sua identità segreta nei due giornali di idee politiche opposte.
Caffè Voltaire è uno spaccato sulla vita di oggi e la stessa Anna, la protagonista, è una persona in cui ci si può rispecchiare facilmente perchè imperfetta e perchè vede quanto è difficile la situazione lavorativa proprio dalla sua esperienza personale e non per sentito dire, e, anche se in chiave ironica, costringe il suo lettore ad aprire gli occhi e non ignorare più la situazione attorno a lui. Laura Campiglio quindi arriva in libreria con una storia solida e ironica, che non posso che consigliare a tutti di leggere per il suo realismo.



Cosa ne dite?
Mi raccomando, non perdetevi le altre tappe!


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