lunedì 4 maggio 2020

Review "La nona casa" di Leigh Bardugo

Buon salve bookspediani.
Finalmente ci siamo, domani è il grande giorno: uscirà La nona casa di Leigh Bardugo e finalmente posso parlarvi di come è andata la lettura del romanzo.

La nona casa

Titolo: La nona casa
Autore: Leigh Bardugo
Editore: Mondadori
Genere: Fantasy
Data di uscita: 5 Maggio 2020



Galaxy "Alex" Stern è la matricola più atipica di tutta Yale. Cresciuta nei sobborghi di Los Angeles con una madre hippie, abbandona molto presto la scuola e, giovanissima, entra in un mondo fatto di fidanzati loschi e spacciatori, lavoretti senza futuro e di molto, molto peggio. A soli vent'anni, è l'unica superstite di un orribile e irrisolto omicidio multiplo. Ma è a questo punto che accade l'impensabile. Ancora costretta in un letto d'ospedale, le viene offerta una seconda possibilità: una borsa di studio a copertura totale per frequentare una delle università più prestigiose del mondo. Dov'è l'inganno? E perché proprio lei?
Ancora alla ricerca di risposte, Alex arriva a New Haven con un compito ben preciso affidatole dai suoi misteriosi benefattori: monitorare le attività occulte delle società segrete che gravitano intorno a Yale. Le famose otto "tombe" senza finestre sono i luoghi dove si ritrovano ricchi e potenti, dai politici di alto rango ai grandi di Wall Street. E le loro attività occulte sono più sinistre e fuori dal comune di quanto qualunque mente, anche la più paranoica, possa immaginare. Fanno danni utilizzando la magia proibita. Resuscitano i morti. E, a volte, prendono di mira i vivi.


IL MIO VOTO



 Galaxy Stern non è la tipica ragazza che si immagina quando si pensa a Yale, anzi è totalmente l'opposto. La sua non è certo stata un'infanzia facile: ha sempre vissuto con la madre, non ha mai avuto tanti amici e non poteva permettersi chissà che agi. Ma soprattutto ha sempre visto i fantasmi e questo per una bambina è semplicemente destabilizzante perchè non comprende la differenza tra vivo e reale e, se al principio si poteva giustificare per la sua ingenunità, successivamente è solo diventata la ragazza strana. Alex non ha mai finito le superiori, si è buttata sulla droga per sentirsi meglio e i suoi rapporti con la madre sono peggiorati quando la donna ha cercato di aiutarla passando per le maniere forti. La sua vita quindi è caratterizzata solo da buio, nessuno ha mai creduto in lei e la perdita di quella che era la sua sola amica ovviamente l'ha destabilizzata. Ma quindi perchè una come lei si trova a Yale? Proprio per le sue doti di vedere i Grigi e per avere una seconda possibilità lontano da tutto e da tutti: Alex è quindi una studentessa che fatica a stare dietro alle lezione e allo stesso tempo è una ragazza che per la Lethe sorveglia le Case dell'università. Il suo personaggio è talmente lontano da quelle che potrebbero essere le sue esperienze che rende estremamente difficile per il lettore rapportarsi a lei, come se rimbalzasse contro un muro. Alex infatti è una persona chiusa e riservata, si rivela un poco alla volta e questo è stato certamente pensato dall'autrice per mantenere alta l'attenzione del lettore e per fargli capire che in questo libro niente è come sembra, si può dubitare di tutto e di tutti, persino del suo personaggio principale.
Alex è quindi una protagonista difficile ma determinata a trovare la verità e questo non potrà che metterla nei guai, ma allo stesso tempo salvarla dalla zona grigia in cui opera.


ninth house by leigh bardugo moodboardInsieme ad Alex compaiono tanti altri personaggi, alcuni essenziali per la storia, altri semplici pedine di un disegno molto più grande di loro, che comunque vanno ad articolare un storia davvero  complessa e piena di colpi di scena.
Tra questi non può mancare Darlington, il mio personaggio preferito della storia, un ragazzo estremamente intelligente e forse un po' troppo altezzoso che ho amato fin dalla sua prima comparsa, ha un che di davvero magnetico e unico, che lo rende incredibile e forse la persona più facile con cui relazionarsi. Darlington è il Virgilio di Alex, la sua Dante, il suo mentore e quindi colui che la deve preparare al suo lavoro di vigilanza delle Case, colui che le insegna a vedere la magia come qualcosa di tangibile, non solo di mistico. Darlington si dimostra da subito molto dubbioso sulla scelta della ragazza, colei che un giorno prenderà il suo posto come Virgilio per addestrare qualcuno di nuovo, ma non può che dirsi impressionato dalle sue abilità e soprattutto dal suo poter vedere i Grigi senza alcun tipo di incantesimo. Il loro è un rapporto puramente professionale che tuttavia diventa un rapporto di fiducia, anche se non si può mai sapere la verità sull'altro e presto Danny lo scoprirà a sue spese. Non vedo l'ora di ritrovarlo nel secondo romanzo, grossi piani lo attendono e sono troppo curiosa..
Insieme a Danny c'è la figura del Centurione, un detective che ha accettato di lavorare per la Lethe per passare informazioni sui possibilie casi sospetti e in questo caso la figura di riferimento è Turner, un uomo che ha accettato questa posizione solo per i soldi e niente altro, che dimostra quindi che anche una persona per bene si può comprare per avere un upgrade della propria vita. Il suo rapporto con Alex è estremamente divertente, praticamente giocano ad irritarsi a vicenda e questo inseriesce una vena leggermente più leggera al romanzo.
Infine un altro personaggio che mi intriga molto è la Dawes, una ragazza che principalmente si occupa di curare Alex quando si riferisce, una ragazza che ha grande stima e affetto per Darlington e di conseguenza concede ad Alex una possibilità, dimostrando spesse volte di essere dalla sua parte e quindi oserei dire che il loro diventa un bel rapporto di amicizia, dove l'una può contare sull'altra non solo per una questione lavorativa, ma perchè sono in sintonia.



 L'ambientazione del romanzo è in assoluto la parte più bella di questa storia: l'idea della Bardugo di creare un mondo magico all'intero di Yale, una delle università più prestigiose di tutti i tempi, è assolutamente geniale. Ci troviamo infatti a Yale e tutto sembra normale all'apparenza, tranne che nel complesso esistono otto case, Le case del Velo, da cui provengono negli ultimi anni le persone più importanti e influenti del mondo, case tuttavia che spesso si fanno prendere la mano, abusando della magia e rischiando di mettere in pericolo persone innocenti, ecco perchè Alex è a Yale, ecco perchè esiste la casa di Lethe, per controllare che le case restino al loro posto. Delle otto case l'autrice ne nomina molto spesso cinque in particolare, quelle più importanti e più pericolose, quelle che di fatto riguardano molto più da vicino Alex e la sua investigazione, in particolare quando il corpo di una ragazza viene ritrovato distante dall'università, ma in situazione troppo sospette. Conosciamo molto da vicino quindi Skull and Bones, Scroll and Key, Book and Snake, Manuscript e Wolf's Head, visto che Alex ha a che fare direttamente con i loro membri. Ma non è solo l'ambientazione ad essere interessante, è la presenza stessa della magia: essa non è disponibile a tutti allo stesso modo e alcuni hanno poteri più forti di altri senza aver bisogno di alcun incantamento per utilizzarli. In particolare vediamo Alex che può vedere i Grigi, i fantasmi di fatto, i quali sembrano essere essenzialmente innocui, anche se non sempre si comportano tutti allo stesso modo. E' proprio per questa sua straordinaria abilità che Alex è una persona molto importante per la Lethe, una Dante (un'apprendista) davvero fuori dal comune, che può proteggere davvero l'università e allo stesso tempo cercare di vivere la sua vita, o meglio rifarserla visti i precedenti.
Dunque, per quanto ami questo molto e la sua idea originale dietro, la Bardugo non si è soffermata più di tanto a presentarlo e a descriverlo, dando per scontato il nostro immediato riscontro: le prime cento pagine infatti sono tutte incentrate sulla presentazione della storia, dei personaggi e dell'ambientazione, ma in modo un po' troppo confusionario e, visto che per me vale molto la base, spero che nel secondo libro chiarisca un po' meglio le cose.


Ninth House by Leigh Bardugo aesthetics boardLa nona casa è un fantasy a tutti gli effetti, su questo non c'è alcun dubbio, tuttavia la Bardugo aggiunge parecchia carne al fuoco sia per quanto riguarda le tematiche che va ad approfondire sia per l'aggiunta di una forte presenza di mystery, visto che oltre a controllare Yale, Alex si ritrova ad indagare su una morte sospetta di una ragazza che non è avvenuta nel campus, ma che comunque ha qualcosa che non la convince. Vediamo quindi con Alex il tema del bullismo: da piccola a causa di un episodio particolare che l'ha segnata per sempre ha avuto non pochi problemi ad avere amici, ma ancora più difficile era sopportare tutte le voci che giravano su di lei. Alex quindi ha avuto momenti molto bui, che l'hanno fatta precipitare in droghe, costringendo sua madre ad intervenire direttamente, cambiando così per sempre anche il loro rapporto. Alex è una ragazza che nasconde chi è davvero,vive una doppia vita visto che nessuno a Yale delle persone ordinarie deve sapere la sua vera missione e questo le impedisce di avere davvero delle amicizie, di essere presente per gli altri, perchè deve mettere al primo posto sempre il suo lavoro.
La sua è una vita alquanto solitaria, tranne per la continua presenza dei Grigi, che non la lasciano mai in pace. Ma ad aggiungersi a tematiche di vita ordinaria, ci sono anche momenti di estrema violenza, inserite per sconvolgere il lettore e per fargli capire che nessuno è al sicuro, così come è innegabile la lotta tra bene e male che si consuma in queste pagine, anche se la linea di confine non è ben definita, la Bardugo infatti opera in una zona molto grigia.
Ed infine, come vi dicevo, quello che muove la storia è l'indagine per l'omicidio di Tara, una ragazza che apparentemente non sembra avere legami con Yale, ma che in qualche modo si insinua nella mente di Alex, che è decisa a scoprire la verità su di lei: il mistero che la riguarda è decisamente intricato e la Bardugo non ha certamente usato mezze misure per depistare il lettore, creando una storia davvero complessa e difficile da risolvere subito.


 La nona casa è una storia totalmente diversa dalla duologia precedente della Bardugo, un romanzo molto più oscuro e violento, un romanzo dove governa la magia e i misteri sono sempre più fitti, così come le vere intenzioni dei protagonisti. La prima parte del libro è forse lo scoglio più duro da affrontare, infatti le prime cento pagine sono meramente introduttive e in un certo senso gettano il lettore nel panico perchè spesso deve rileggere alcuni pezzi per comprendere appieno quello che sta effettivamente leggendo, poi fortunatamente la storia inizia a prendere forma e non appena le porte a questo mondo si spalancano, uscirne è difficile. Quello che ho potuto constatare è che la lettura di questa storia è molto intensa, sono tantissime infatti le informazioni e i dettagli che la Bardugo inserisce e non è quindi possibile leggere il libro in un solo pomeriggio, si ha bisogno di smaltire e processare i vari elementi che l'autrice da al lettore e ovviamente c'è bisogno di un'attenzione costante: ogni personaggio, ogni piccolo elemento è un pezzo importante del puzzle e se si perde qualcosa si rischia di non comprendere più nulla. La scelta narrativa, ossia dividere la storia tra passato e presente, a volte può creare confusione e, visto che viene raccontata una storia totalmente diversa dalla nostra, è estremamente difficile relazionarsi ai personaggi, sentirli vicini, eppure in qualche modo la storia funziona, ci sono forse un po' troppi elementi, però la Bardugo in qualche modo incanta il lettore e lo trascina in una trama che, una volta arrivati alla fine, richiede a gran voce il seguito. La nona casa è quindi un romanzo decisamente diverso dai precedenti della Bardugo, un romanzo tosto e oscuro che però intriga e si contraddistingue dallo stile unico della sua autrice e per un'ambientazione semplicemente unica, per cui merita di essere letto, dal finale poi il seguito promette scintille.




Non perdetevi le altre recensioni!


si ringrazia la casa editrice
per la copia omaggio.






1 commento:

  1. Ciao, finalmente l’ho letto anche io, da brava ritardataria (qui la mia recensione)!
    In una parola, splendido. Mi è piaciuto tutto, non l’ho trovato per niente lento (o comunque non più di quanto la storia richiedesse) e nonostante la sua crudezza penso la Bardugo abbia ancora una volta ordito una trama meravigliosa.
    Davvero davvero davvero bello e sapere che non è autoconclusivo mi rende ancora più felice!
    Mi dispiace che tu non sia riuscito ad apprezzarlo a pieno..
    Un abbraccio, Rainy

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