Recensione "Tutte le volte che ho scritto ti amo" di Jenny Han

buonasera Readers, per concludere la serata vi lascio con la mia recensione di un libro che ho letto a inizio settembre di Jenny Han, ossia Tutte le volte che ho scritto ti amo.

eccola per voi ♥

 

 

 

Titolo: Tutte le volte che ho scritto ti amo

Autore: Jenny Han

Editore: Piemme

Data di uscita: 1 settembre 2015

 

trama


Io adoro conservare le cose. Non cose importanti, come i documenti, i risparmi o la biodiversità. Sciocchezze e oggetti inutili. Nastri per capelli. Lettere d’amore. Le tengo in una cappelliera verde acqua. Non sono lettere d’amore che mi hanno scritto, perché non ne ho. Sono lettere che ho scritto io. Ce n’è una per ogni ragazzo che ho amato: cinque in tutto.”

Lara Jean non ha mai apertamente dichiarato di essere cotta di qualcuno. Quello che fa è scrivere a ciascuno dei ragazzi di cui si è innamorata una lettera, che poi imbusta e custodisce gelosamente in una vecchia cappelliera. Un giorno, però scopre che tutte le lettere sono state spedite… e all’improvviso la sua vita diventa molto complicata, ma anche molto, molto più interessante

 

 

la mia opinione

 

 

Mi sono avvicinata in punta di piedi a questo libro, catturata principalmente dalla copertina.
Ero un po’ restia a causa della precedente serie dell’autrice, la Summer Trilogy, che purtroppo non aveva saputo conquistarmi, costringendomi a lasciarla a metà del primo libro, per cui ho voluto dare una seconda possibilità a Jenny Han e per fortuna che l’ho fatto!


Lara Jean Song è una ragazza per metà coreana che sogna il vero amore, quello romantico con tanto di lettere d’amore e non stupidi messaggini.
Per questo, non avendone mai ricevuta una decide di scriverle lei a tutti i ragazzi per cui ha creduto di essere innamorata come modo di superare il sentimento che provava per loro.

 

 

Dunque la ragazza si è innamorata non una, ma ben cinque volte senza mai però rivelare i suoi sentimenti al diretto interessato.
Queste lettere sono ovviamente custodite gelosamente in camera sua, in una cappelliera che la madre, ora purtroppo scomparsa, le ha lasciato.

Ora Lara Jean vive con la sorella maggiore Margot, che si occupa di tutti, la sorellina minore e il padre.

 

Margot però ormai stanca di essere a capo della famiglia decide per una volta di essere egoista e trascorrere un anno all’estero, in Irlanda precisamente, lasciando alla sorella la responsabilità della famiglia e decide addirittura di rompere col suo ragazzo Josh, che ormai era divento una costante nella vita delle Song.
 Purtroppo però per una serie di incomprensioni la cappelliera e il suo contenuto spariscono e le lettere quindi vengono spedite ai diretti interessati.

 

Josh quindi si ritrova a scoprire che la sorella della sua ex ragazza ha provato affetto per lui e non sa come reagire, ma allo stesso tempo anche Peter, il primo bacio di Lara Jane scopre ciò che la ragazza pensava di lui.

 Tuttavia Peter vuole riconquistare la sua attuale ex ragazza e Lara Jean vuole far ingelosire Josh quindi i due decidono di fingere di avere una relazione per conquistare altre persone.

 

Ma Peter sembra iniziare a immedesimarsi molto bene in questo ruolo, potrà la finzione portare un sentimento vero da entrambe le parti?

 

Ovviamente il libro essendo una duologia ha un finale molto aperto e io sono disperata perché voglio assolutamente sapere come continua la storia di Lara Jean per cui spero che la Piemma pubblichi presto il seguito.

Mi sono piaciuti moltissimo i personaggi, tranne Margot che se all’inizio veniva descritta come la ragazza carina e gentile che si occupava di tutto e tutti appena cambia continente diventa la persona più egoista di questo mondo.
E anche alcune incomprensioni con le sorelle mi hanno fatto un po’ storcere il naso, ovviamente non posso dirvi nello specifico senza farvi spoiler ma insomma da quando parte la ragazza la odierete.

 

Lara Jean è un po’ volubile, durante il libro ha cambiato idea spesse volte ma forse questo rende ancora più reale il personaggio.
Insomma è una ragazza di sedici anni, chiaramente non sa il significato dell’amore e quello che può essere scambiato per un sentimento profondo magari è semplicemente affetto.

 

 

 Con Peter ho un rapporto di amore/odio: amore per tutti i gesti carini nei confronti di Lara Jean anche se sono stati fatti per finzione e odio perché purtroppo essendo un ragazzo si comportava spesse volte da idiota non capendo che il suo atteggiamento poteva ferire la ragazza.

In questo libro lo stile di Jenny Han l’ho trovato molto fresco, scorrevole, spensierato e accattivante, era letteralmente impossibile staccarsi dal libro.

Come vi accennavo prima il libro fa parte di una duologia, quindi non vedo l’ora di leggere il seguito e sapere come terminerà la favola di Lara Jean.

 

il mio giudizio

 

 

 

 

livello sensualità

 

 

 

voi lo avete letto?

 

Sara