Recensione "Tutti i nostri oggi sbagliati" di Elan Mastai

Buona sera bookspediani!
Oggi vi parlo di un libro molto particolare, Tutti i nostri oggi sbagliati!



Titolo: Tutti i nostri oggi sbagliati

Autore: Elan Mastai

Editore: Sperling & Kupfer

Genere: Sci-Fy

Data di uscita: 18 aprile 2017

IL MIO VOTO

Il mondo di Tom Barren è una sorta di paradiso tecnologico all’insegna del progresso e del benessere per tutti. Eppure, lui si sente fuori luogo. Trentenne senza arte né parte, figlio di uno scienziato che lo disprezza, orfano della madre, che era l’unico ad amarlo, è innamorato di una ragazza che non lo ricambia ma per la quale sarebbe disposto a tutto. Persino a sfidare le regole dello spazio e del tempo pur di cancellare un errore fatale…

Dopo un viaggio nel tempo, e un incidente di cui è responsabile, Tom si ritrova in un mondo disastroso che stenta a riconoscere: la nostra realtà. Eppure, in questo oggi per lui sbagliato, scopre di avere una carriera invidiabile, un’intera famiglia che lo ama e forse, finalmente, un’anima gemella. E allora, meglio tentare di restituire all’umanità l’utopia perduta, o restare a godersi la felicità in questo mondo imperfetto?




Tom Barren vive in un mondo interamente tecnologico in continuo progresso, focalizzato nel migliore ogni giorno di più per permettere il massimo della comodità dei cittadini.
Il padre di Tom è uno di questi scienziati votati alla causa del miglioramento ed infatti è il primo a focalizzare le sue energie su una macchina che va nel passato.
Tom e suo padre non si sono mai sopportati e da quando è morta la madre di Tom, il rapporto dei due si è totalmente incrinato.
Seppure provenga da un genio brillante, il nostro protagonista non ha ereditato i geni del padre che non perde occasione per dimostrare il suo disprezzo nei suoi confronti e lo tratta con condiscendenza.
Tuttavia il padre gli da un lavoro nel suo progetto, per permettergli di rendersi utile almeno in qualcosa.
Ed è proprio sul luogo di lavoro che incontra Penelope, la prima donna che andrà nel passato.
Per Tom è amore a prima vista, per Penelope è solo una questione di sesso.
Purtroppo però una sera cambia le vite sia di Tom sia di Penelope e al nostro protagonista non rimane che una cosa da fare: essere il primo in qualcosa, finalmente.

"La vita viene definita principalmente da come sai accettare il fallimento"

Ecco perchè Tom viaggia nel passato causando non pochi danni e ritrovandosi in un mondo totalmente diverso da quello che conosce: il nostro 2017.
Questa realtà alternativa è completamente diversa da quella che conosce Tom.
Tanto per cambiare ha una famiglia amorevole: un rapporto fantastico col padre, una madre ancora viva e una sorella super impicciona.
In questa realtà è un architetto affermato, tutti contano su di lui per cambiare la storia e costruire qualcosa di unico.
E ovviamente in questo mondo non conosce Penelope.
Penny, la donna che ama e che va subito a cercare e che conquista in pochissimo tempo perchè dolce e interessante.
Ora il suo amore è ricambiato e finalmente Tom si sente realizzato, non è più il fannullone che crede suo padre.
Ma allora che fare? Tornare nella propria realtà oppure vivere dove finalmente si sente a casa, con una famiglia che lo adora e lo sostiene e soprattutto con la donna che ama al suo fianco?
Ma la domanda più importante è: ha ancora un 2017 a cui tornare?

"Non esiste una vita già tracciata"

Devo ammettere che quando ho preso in mano questo libro mi aspettavo qualcosa di completamente diverso.
Mi aspettavo viaggi nel tempo all'impazzata, realtà alternative che si mescolano e intrecciano tra di loro creando qualcosa di unico.
Invece purtroppo non succede nulla di tutto ciò.
Il libro è una specie di diario di bordo di Tom, un uomo che è sempre stato mediocre e definito un fannullone dal padre, con una gran voglia di dimostrare qualcosa. Di arrivare primo. 
E quando finalmente compie l'impossibile, ovvero fa il primo viaggio nel tempo, scombussola completamente le realtà e i mondi, trovandosi in uno spazio simile al suo eppure diverso perchè mancante di tutta la tecnologia che caratterizza il suo tempo.
Eppure, nonostante lo smarrimento inziale Tom si sente più a casa in una realtà sconosciuta che nella sua.
Ora ha una famiglia, ha una madre ancora viva e un padre che è desideroso di avere un rapporto con lui.
La parte strana per Tom, che è sempre stato figlio unico, è il confrontarsi con la sorella che non perde mai occasione di dire la sua.
Ecco quindi che il nostro protagonista deve decire cosa fare, se tornare a casa e mettere a posto tutto o restare in un luogo che ora chiama casa.

"Il problema nel conoscere le persone troppo bene è che le loro parole perdono di significato mentre i loro silenzi dicono tutto"

Lo stile di scrittura di Mastai è veramente molto particolare.
Già dalle prime pagine il protagonista interagisce col lettore, spiega perchè sta scrivendo questo libro e cosa lo ha portato a compiere determinate decisioni ed è principalmente narrato in prima persona da Tom Barren.
Ogni capitolo è brevissimo, l'autore sembra quasi troncare ogni possibilità di immedesimazione del libro poichè non si fa in tempo a capire che sta succedendo che ci troviamo in un'altra situazione.
Alcune parti le ho trovate un pò troppo descrittive, l'autore per spiegare bene la tecnologia del mondo di Tom a volte si dilunga un pò troppo e spesso fa perdere il filo della trama.
Sicuramente il fatto che l'autore sia uno sceneggiatore ha influenzato il suo modo di scrivere, vedo tanto potenziale ma a mio avviso lo stile è ancora un pò acerbo.

"Quando salti da una scogliera, la caduta assomiglia molto a volare.
Almeno per un pò"

Al suo esordio editoriale Elan Mastai crea un libro sicuramente unico e particolare che può piacere o non piacere, ma c'è da dire che nel bene o nel male sa restare impresso e ne merita la lettura!

che ne dite?

Sara