Recensione "Chiave 17" di Marc Raabe

Buon pomeriggio bookspediani!
Oggi vi parlo di Chiave 17 di Marc Raabe.



Titolo:  Chiave 17

Autore: Marc Raabe

Editore: Newton Compton

Genere: Thriller

Data di uscita: 2 Agosto 2018

Un misterioso assassino lascia addosso alle sue vittime una chiave su cui è scolpito il numero 17 

Nella cattedrale di Berlino viene rinvenuto un corpo crudelmente mutilato a cui sono state inchiodate due inquietanti ali nere. Si tratta di Brigitte Riss, pastore della chiesa. Al collo le è stata appesa una chiave con il numero 17 inciso sull’impugnatura. Che si tratti della firma dello spietato assassino? Il poliziotto Tom Babylon vuole essere assegnato a questo caso a qualunque costo. Ma il suo non è un semplice desiderio di giustizia. Anni fa, infatti, una chiave simile è stata ritrovata sul cadavere della sorellina. E il colpevole di quel delitto non è mai stato catturato. Quando però gli viene affiancata la psicologa Sita Johanns, la sua sete di vendetta rischia di rimanere insoddisfatta. La donna, infatti, sospetta che Tom abbia qualcosa da nascondere e non è convinta che sia la persona giusta per seguire le indagini. Ma l’assassino sta già tessendo la sua tela, e non si fermerà davanti a nulla.

IL MIO VOTO

E' una notte come un'altra a Berlino, Tom Babylon sta dormendo nel suo letto con la moglie, dopo essere rincasato nuovamente tardi a causa del suo lavoro da poliziotto e dopo aver evitato l'ennessima discussione per quanto riguarda la costante assenza e la precedenza al suo lavoro che afflige da quando sono sposati la loro vita.

Mentre l'uomo è addormentato nella cattedrale della città un assassino sta compiendo indisturbato la sua opera, uccidendo Brigitte Riss, uno dei pastori della chiesa, e mettendo in scena appositamente per la polizia il suo corpo, appendendola all'interno della cupola e attaccandole due ali nere, lasciando come ricordo su di lei una chiave con inciso il numero diciassette.

Quando Tom viene svegliato nel cuore della notte, si precipita in fretta sul luogo del delitto e quando al suo arrivo trova la chiave, capisce che questo caso deve essere assolutamente suo.

Finalmente dopo tanti anni ha una prova per andare avanti con le sue indagini personali sulla scomparsa di sua sorella.

E non importa quello che dice il suo superiore, questo caso lo riguarda troppo da vicino per tirarsi indietro e lasciare le redini a qualcun altro.

Ad assistere al caso viene chiamata la psicologa Sita Johanns, una donna desiderosa di riscattarsi e che accetta di partecipare alle indagini assumendosi anche la responsabilità di tenere sotto stretto controllo Tom, il quale è un bravissimo poliziotto ma allo stesso tempo una vera e propria mina vagante.

Nessuno a parte Tom infatti sa il vero significato della chiave con inciso il numero diciassette e l'uomo è ben determinato a portare avanti la sua crociata da solo, senza rivelare davvero cosa lo collega alla chiave e cosa nasconde nel suo passato.

E' convinto di poter fare tutto a modo suo, ma non ha fatto i conti con la bravura di Sita e con la sua determinazione a non perderlo di vista, e con la sua stessa bravura nel tenere i segreti.

Questa volta però, se vuole arrivare fino in fondo e trovare la verità, dovrà essere il primo a dirla a voce alta.

Perchè l'assassino ha tessuto molto abilmente la sua tela e lo stesso poliziotto ora si trova all'interno di essa, se vuole risposte, dovrà prima darle lui stesso.

Questa calda estate sembra essere uno sfondo perfetto per immergersi in letture da brividi come questa.

Marc Raabe è un nome di cui avevo già sentito parlare ma fino ad oggi non avevo mai letto nulla di suo e ancora una volta mi trovo a chiedermi perchè ho aspettato tutto questo tempo.

Fin dalle prime pagine l'autore si impone sul lettore per una storia cruda e senza scrupoli e con un protagonista che ha ben poco dell'eroe: Tom Babylon è un uomo di poco più di trent'anni che dopo solo cinque anni di matrimonio non presta più troppa attenzione alla moglie a causa del suo lavoro, non accorgendosi delle distanze tra di loro e di quello che la moglie combina sotto il suo naso.

Tom è un bravo poliziotto, ha un buon intuito e sa non arrendersi mai ma è anche disposto ad andare oltre le regole per trovare la verità e a nascondere prove o addirittura sottrarle per essere certo che non cadano in mani sbagliate.

Tom si porta dentro un grande dolore: si sente responsabile della morte della sua sorellina Vi e tutt'ora la vede ovunque, come una sorta di allucinazione, perchè non è convinto della sua morte ma è certo che sia solo scomparsa e che solo lui possa ritrovarla.

L'unico indizio che ha è una chiave con inciso il numero diciassette, una chiave che lui stesso aveva trovato e che è legata al suo passato e a quelli che una volta erano i suoi amici. L'ultima volta che ha visto Viola indossava quella chiave e ora questa spunta in un caso di omicidio che non gli vogliono affidare.

Tom sa che dopo tanti anni ha finalmente una pista da seguire e non può farsi fermare da nessuno, nemmeno dal suo capo.

La testardaggine di Tom e la sua voglia di fare tutto da solo, andando anche contro il sistema, vengono controllate dalla sua nuova partner Sita, una psicologa che spesse volte è la voce della ragione per l'uomo e che si convince ad aiutarlo a patto che lui sia sincero con lei.

La loro collaborazione si fa sempre più interessante pagina dopo pagina e infatti sono loro ad essere i personaggi  meglio riusciti e ben caratterizzati, mentre per quanto riguarda quelli secondari spesse volte è difficile capire il loro ruolo e come si inseriranno nella storia.

La narrazione si snoda in due filoni narrativi: quella del presente, dove Tom è impegnato con tutto se stesso a trovare risposte su Viola, e quella del passato, che ci racconta come era la vita dell'uomo da ragazzo e cosa ha portato alla scomparsa della sorella.

L'autore è geniale nel terminare un capitolo dopo l'altro sempre con grande suspense, per poi passare il testimone o al tempo passato o ad altri personaggi, continuando così ad incuriosire il lettore e non permettendogli di chiudere il libro fino a che non arriverà alla risoluzione del caso.

La penna di Marc Raabe è scorrevole e trasportante, mai per un attimo ci si annoia durante la storia, l'unico piccolo neo è la presenza di troppi personaggi, che a volte fanno perdere il filo della trama all'inizio, ma più si prosegue e più si capisce che questi sono tutti tasselli che insieme vanno a formare il puzzle finale.

Chiave 17 è stata una lettura che mi ha tenuto compagnia in pochissime ore, originale e mai scontanta su un protagonista che per una volta non è la figura del detective perfetto e proprio per questo risulta più credibile.

Le avventure di Tom Babylon sono solo all'inizio e questo primo assaggio fa capire che ci sono ancora tante cose pronte per il poliziotto, per cui cosa state aspettando a conoscerlo?

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