mercoledì 4 novembre 2020

Recesione "La bambina dell'isola" di Lluís Prats Martínez

 Bookspediani oggi vi parlo di "La bambina dell'isola" di Lluís Prats Martínez.




Titolo: La bambina dell'isola
Autore: Lluís Prats Martínez
Editore: Rizzoli
Genere: Libri per ragazzi
Data di uscita: 20 Otto
bre 2020



Alika Touré, la più bella, lascia il Mali insieme alla piccola Kambirì per raggiungere il marito che vive in Italia. Affronta prima il deserto e poi la traversata del mare. Ad attenderla un sogno, la promessa di una nuova vita. Ma il viaggio è crudele, e non come Alika lo immaginava. Con le ultime forze che le restano, affida la figlia alla compagna di viaggio Awa, pregandola di fare in modo che la piccola raggiunga il padre a Mirano. Ne nasce però un fraintendimento: Awa capisce Milano, ed è questo che riferisce al medico che a Lampedusa si prende subito cura della bambina. Mentre si fa di tutto per rintracciare suo padre, Kambirì cresce nell'isola tra l'affetto del dottor Niccolò, della sua amica Chiara e della singolare famiglia del Caffè dell'Amicizia.


IL MIO VOTO






Sono tanti i personaggi che compaiono in questa breve storia, dal significato incredibile: prima tra tutte Alika Touré, una donna che con la sua bambina decide di lasciare Mali per poter raggiungere il padre della bambina, che si trova a Mirano e che è pronto ad offrire loro una vita migliore, per questo compie una decisione che cambierà per sempre la sua vita. Alika infatti compie la traversata con la piccola Kambiri, tuttavia non riesce a sopravvivere e ad arrivare in Italia, per cui affida la figlia ad un'altra donna che una volta arrivata a Lampedusa dice che il padre della piccola si trova a Milano, dove lei ha capito, non a Mirano purtroppo. Da questo fraintendimento è impossibile trovare l'uomo e il medico dell'isola di Lampedusa, Niccolò, decide di farsi carico della piccola e di amarla come una figlia, diventando di fatto una di famiglia sia per l'amica del dottore Chiara, sia per tutti gli altri, un punto di riferimento e anche una persona che cambia loro la vita. Questo ovviamente è uno dei tanti scenari che poteva accadere, perchè se Kambiri fosse stata più sfortunata non avrebbe trovato nessuno a prendersi cura di lei e dimostra quindi che esiste ancora qualcuno di buon cuore che è disposto a sconvolgere la sua vita pur di aiutare una bambina che ha la colpa di aver lasciato la sua casa alla ricerca di una vita migliore, che le è costata già una parte importante ossia sua madre, perchè durante questi viaggi non c'è certezza e il suo, di viaggio, le ha regalato una famiglia unica che non è di sangue, ma è a tutti gli effetti un amore indissolibile.


Ovviamente il tema del romanzo è tra i più attuali: l'immigrazione. Dal punto di vista di noi italiani e quindi abitanti del nostro paese è facile vedere solo il nostro lato e quindi si parte prevenuti pensando che non ci servono altre persone straniere, che ormai non c'è più posto nemmeno per noi, figurarsi per altri. L'autore tramite questo libro cerca di farci capire che quando le persone prendono la decisione di lasciare la loro casa, il loro paese e la loro famiglia, non lo fanno per noia ma con la prospettiva di avere una vita migliore. Le condizioni in cui sono costretti ad affrontare questi viaggi, nella speranza di arrivare sani e salvi a destinazione, sono inumane: tanti non arrivano alla fine, tanti cadono in mare durante i giorni di viaggio, tanti semplicemente non ce la fanno. Non è una situazione facile ma è ancora peggio se a non farcela è una madre che lascia sola la sua bambina, che una volta arrivata in Italia è di fatto senza nessuno su cui contare perchè non sa la lingua e neppure quello che sta succedendo e la maggior parte delle volte le persone semplicemente si girano dall'altra parte, ignorando il problema. Lluis attraverso questo romanzo ci fa vedere la parte più brutta della storia, ovvero il viaggio, ma anche la parte più bella ovvero il momento in cui una persona decide di rivoluzionare la sua vita per prendersi cura di una bambina che lo ha stregato e di cui si sente responsabile, ci fa capire che esiste ancora speranza in questo mondo e Niccolò ce lo dimostra, scaldando il nostro cuore e insegnandoci una lezione preziosa quanto indimenticabile.

Ci ho messo un poco a leggere questo libro non tanto perchè non mi prendeva o perchè ostico, semplicemente dovevo trovare il momento giusto per avventurarmi in una storia che sapevo mi avrebbe emozionato tantissimo, come ovviamente è accaduto.
E' la prima volta che leggo qualcosa di Lluís Prats Martínez ma mi sono innamorata del suo stile: la semplicità con cui narra la storia, senza mai farla pesare anche se parla di una tematica assai importante e per nulla leggera, e i capitoli brevi da cui la compone sono tutti elementi che permettono di legger tutto d'un fiato questo libro, eppure è una storia che non si dimentica dopo poche ore, è una lezione estremamente preziosa su quanto a volte il genere umano ci stupisca in positivo ed è qualcosa quindi da tenere bene a mente. Nel mondo di oggi, dove lo straniero viene guardato male per paura e per pregiudizi, parlare di immigrazione e di cosa significa compiere un viaggio che non si sa come andrà a finire e soprattutto indirizzarlo ai ragazzi è qualcosa di assolutamente prezioso affinchè loro possano capire da sè, senza venire influenzati dai pensieri dei genitori, cosa significa davvero lasciare tutto quello che si conosce per cercare di avere una vita diversa, una vita degna di essere chiamata tale.
La bambina dell'isola è una storia potente e significativa che penso debba esser inserita come lettura obbligatoria nelle scuole per gli insegnamenti che dà e per gli spunti di riflessione che crea, un romanzo insomma che difficilmente dimenticherò.









Nessun commento:

Posta un commento