mercoledì 8 settembre 2021

Recensione "I figli della discordia" di Tochi Onyebuchi

 Bookspediani oggi vi parlo di "I figli della discordia" di Tochi Onyebuchi



Titolo: I figli della discordia
Autore: Tochi Onyebuchi
Editore: Fanucci
Genere: Fiction
Data di uscita: 26 Agosto 2021


Ella ha un dono. Vede cose che non sono ancora successe. Vede un compagno di classe diventato un infermiere premuroso, ma anche il figlio di una vicina ucciso in una sparatoria. Suo fratello Kev, nato mentre Los Angeles bruciava per gli scontri della “rivolta di Rodney King”, vuole proteggerla da un potere che potrebbe distruggerla. Ma quando viene incarcerato, Ella rimane sola a guardare Kev soffrire nonostante possieda la capacità, se solo lo volesse, di radere al suolo città intere. Ella e Kev sono entrambi incredibilmente umani e incommensurabilmente potenti. La loro infanzia è condizionata e infine distrutta dal razzismo. Il loro futuro potrebbe cambiare il mondo. Costruito sul sentimento di speranza che resta vivo anche nel dolore, I figli della discordia è tanto un’intima storia familiare quanto una narrazione distopica globale. Incita senza paura alla rivoluzione e racconta, con lucidità devastante, l’amore, la rabbia e l’esperienza di vita dei neri americani.

IL MIO VOTO


Ella e Kev sono i due protagonisti di questa storia, fratello e sorella da poteri straordinari segnati da quello che è ancora una verità e una costante, ossia il pregiudizio e quindi il razzismo. Ella è la maggiore, una bambina che fin da piccola manifesta un potere incredibile che al principio non capisce e che si rivela in fretta una benedizione quanto una maledizione. Ella infatti ha la possibilità di prevedere quello che accadrà alle persone con cui entra in contatto: è facile per lei vedere un ragazzo nel presente, molto più difficile accettare che il suo futuro sia segnato perchè può vedere quello che è destinato a fare, ma anche la sua vita che si spezza ancora prima che questa venga vissuta. Il suo non è un dono semplice, non ne può parlare con nessuno e soprattutto col tempo diventa qualcosa di ancora più distruttivo che Ella deve stare attenta ad usare. Ben diverso è invece Kev, un ragazzo nato in un periodo sicuramente sbagliato, pieno di odio e di lotta, che porta su di sè e dentro di sè questo sentimento, per questo spesso si caccia nei guai e soprattutto percorre una strada pericolosa, che lo porta alla privazione della libertà perchè finisce in prigione, un luogo dove alla fine della fiera si sente al sicuro perchè ha la sua routine così come le sue sicurezze, anche se non può avere accanto la sua famiglia. Ella e Kev sono due personaggi incredibilmente diversi, entrambi però testimoni di una lotta che ancora continua, vittime di pregiudizi che finiscono per influire sulla loro vita.
Personalmente ho trovato entrambi molto interessanti, sono fratelli ma sembrano estranei e completamente opposti, eppure non possono fare a meno di cercare sempre l'affetto della famiglia.


Quella di Tochi Onyenuchi è una storia che mescola più generi perchè parliamo sicuramente di un mondo distopico, visti i poteri speciali di Ella, ma anche di un mondo attuale che ancora lotta e si fa la guerra per la diversità, non riesce ad accettare le persone diverse e quindi le giudica, le combatte ancora prima di conoscerli e questo ci fa sentire questo racconto molto vicino a noi.
Il mondo bene o male è quello che conosciamo, a parte alcuni elementi che riguardano persone che sono state in galera e la loro vita successiva, che non deve restare legata al passato, ma di questo non posso parlare troppo per evitare spoiler, di fatto la storia si svolge in un universo che sembra il nostro tranne per il fatto che abbiamo Ella e il suo potere, che al principio si basa sul vedere il futuro delle persone con cui entra in contatto, sia nel bene che nel male, ma successivamente diventa una vera e propria arma. E' il tema però il fiore all'occhiello di questa storia e quindi il fatto che ancora una volta le persone di colore vengano trattate in modo diverso, come emarginati, allo stesso tempo non gli viene data nemmeno una possibilità, come se già venissero bollati come pericolosi, per cui di fatto la loro vita è già scritta come persone che prenderanno scorciatoie, pronte ad andare in prigione, persone legate alla droga e ad un mondo criminale, tutte etichettate per il colore della pelle e non per altro, qualcosa che purtroppo continua ad essere attuale e l'autore non può fare altro che denunciare questa cosa, sperando di venire ascoltato e di cambiare le cose.


Tochi Onyebuchi mi ha davvero spiazzato con questa storia: devo ammettere che mi aspettavo qualcosa di totalmente diverso, eppure proprio perchè è riuscito a sorprendermi e a farmi amare la sua storia, e non quella che avevo in mente, merita un applauso.
La sua è una scrittura molto intima e diretta, il romanzo non è composto da molte pagine, meno di centocinquanta, ma non è la quantità a fare di un libro una bella lettura, è la qualità e in questi pochi capitoli, divisi in parti che seguono sia Ella che Kev, l'autore ci regala una storia dolorosa, toccante e attuale.
I figli della discordia è un romanzo che mi è arrivato giusto ieri e, viste le poche pagine, ho deciso di leggere qualche pagina per vedere la direzione della storia, inutile dire che, visto che sono qui a parlarvene, fermarsi sia stato impossibile perchè la penna di Onyebuchi è magnetica, non riesci a separarti da questa e dai due personaggi, li senti più vicini che mai e quindi vuoi vedere come andrà la loro vita. Tutto mi è piaciuto: i personaggi, la storia, lo sviluppo originale di questa e ovviamente il mondo in cui l'autore ha scelto di ambientarlo, ma è il messaggio che vuole comunicare che la rende una lettura speciale, indimenticabile e attualissima, una lettura che sarebbe da far fare ai tanti ragazzi che proprio in questi giorni sono tornati sui banchi di scuola.







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