martedì 15 febbraio 2022

Review "Violeta" di Isabel Allende

  


Titolo: Violeta
Autore: Isabel Allende
Editore: Feltrinelli
Genere: Fiction
Data di uscita: 3 Febbraio 2022



Violeta nasce in una notte tempestosa del 1920, prima femmina dopo cinque turbolenti maschi. Fin dal principio la sua vita è segnata da avvenimenti straordinari, con l'eco della Grande guerra ancora forte e il virus dell'influenza spagnola che sbarca sulle coste del Cile quasi nel momento esatto della sua nascita. Grazie alla previdenza del padre, la famiglia esce indenne da questa crisi solo per affrontarne un'altra quando la Grande depressione compromette l'elegante stile di vita urbano che Violeta aveva conosciuto fino ad allora. La sua famiglia perde tutto ed è costretta a ritirarsi in una regione remota del paese, selvaggia e bellissima. Lì la ragazza arriva alla maggiore età e conosce il suo primo pretendente... Violeta racconta in queste pagine la sua storia a Camilo in cui ricorda i devastanti tormenti amorosi, i tempi di povertà ma anche di ricchezza, i terribili lutti e le immense gioie. Sullo sfondo delle sue alterne fortune, un paese di cui solo col tempo Violeta impara a decifrare gli sconvolgimenti politici e sociali. Ed è anche grazie a questa consapevolezza che avviene la sua trasformazione con l'impegno nella lotta per i diritti delle donne. Una vita eccezionalmente ricca e lunga un secolo, che si apre e si chiude con una pandemia.


IL MIO VOTO


Violeta è l'assoluta protagonista di questa storia, una bambina che nasce proprio nel 1920 e quindi all'arrivo della pandemia di spagnola e che se ne va cento anni dopo, proprio quando c'è una nuova pandemia. Si può dire che in cento anni di vita questa ragazza ne abbia passate tante: fin dal principio è stata tanto desiderata visto che è l'unica figlia femmina di una famiglia con già cinque figli maschi, e quando è arrivata al mondo ha dimostrato subito di essere diversa. Insieme alla sua famiglia ha dovuto affrontare appunto la spagnola, ma è arrivata in ritardo rispetto al resto del mondo e il padre di Violeta aveva già preso tutte le precauzioni del caso, grazie non solo all'esser sempre un passo avanti ma soprattutto per via dei suoi agi, che gli hanno sempre permesso di fare quello che voleva. Fino a quando ovviamente ha fatto il passo più lungo della gamba e quando ha perso tutto, ha lasciato la sua famiglia a doversi occupare di se stessa, rivoluzionando non solo la loro vita ma anche le loro abitudini. 
E' Violeta stessa a raccontare la sua storia al nipote Camilo e non si nasconde mai dietro le sue scelte, giuste o sbagliate che siano: la sua voce è onesta e semplicemente racconta la sua vita che è stata una costante altalena tra alti e bassi e di conseguenza a volte le sue scelte si sono rivelate giuste, altre volte disastrose ma questo rende Violeta semplicemente umana, non ha bisogno di cambiare la sua storia o di migliorarla, semplicemente la racconta a Camilo perchè merita di conoscerla in tutto e per tutto, visto che è stata lei dal momento in cui è nato a prendersene cura e quindi vuole aprirsi in toto con lui. Violeta è una figura che a volte si odia e a volte si ama, ma è una grande protagonista che ha sofferto tanto e poi ha ritrovato la sua strada, ha lottato per cambiare le cose non solo nella sua vita ma anche in quella di altri e insomma non la si può apprezzare, anche nelle sue imperfezioni perchè purtroppo non ha avuto accanto qualcuno in grado di sostenerla come meritava.


Non penso che Isabel Allende abbia bisogno di presentazioni: questa autrice ha un talento incredibile ed è impossibile resistere ad ogni sua nuova pubblicazione, ogni volta infatti che viene annunciato un nuovo romanzo sono in prima fila, pronta ad iniziare la lettura. Violeta è una storia davvero complessa, non certamente per lo stile che è come sempre incredibilmente scorrevole e non certamente per come la Allende decide di raccontare la storia, ovvero prendendosi il suo tempo al principio per poi creare una trama talmente intrigante da rendere impossibile fermarsi durante la lettura perchè si vuole arrivare alla fine, ma complessa perchè copre un arco narrativo di cento anni e in questo lasso temporale ovviamente ne sono successe di cose. Violeta nasce all'arrivo di una pandemia e se ne va proprio all'arrivo di un'altra, ha qualcosa di poetico questa scelta devo dire, ma nella sua vita non sono solo queste due pandemie a caratterizzarla quanto la perdita del padre molto presto, così come la perdita della sicurezza economica e quindi una rivoluzione totale della vita che conosceva, così come arrivano le prime storie d'amore, ma non è solo la vita di Violeta ad essere messa in primo piano, lo è anche lo sfondo sociale e quindi parliamo anche di comunismo, di dittature, di come l'America del Sud stia cambiando, così come abbiamo anche modo di vedere come Violeta partecipi attivamente ai cambiamenti, rendendo possibile avere anche più diritti per le donne stesse. 
Ho apprezzato molto la scelta che fosse Violeta stessa a raccontare la sua storia al nipote Camilo, quel ragazzo che ha cresciuto fin dalla sua nascita e che merita di conoscere la sua storia, e il lettore stesso del resto diventa un destinatario indiretto della vita della donna e del suo essere forte e decisa, a volte in grado di commettere errori e altre volte ironica, ma sempre pronta a colpire e sempre determinata a non arrendersi mai.
Con Violeta, Isabel Allende ci regala una nuova storia a cui è impossibile resistere e che si ama dall'inizio alla fine.

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