Recensione "La diseducazione di Cameron Post" di Emily M. Danforth

Buon pomeriggio bookspediani.
Vi voglio parlare di un romanzo appena arrivato in libreria per Rizzoli, che a mio avviso merita quanta più attenzione possibile per il delicato argomento che tratta, parlo di "La diseducazione di Cameron Post" di Emily M. Danforth.



Titolo: La diseducazione di Cameron Post

Autore: Emily M. Danforth

Editore: Rizzoli

Genere: Young Adult

Data di uscita: 23 Ottobre 2018

Alla notizia che i genitori sono morti in un incidente, Cameron prova uno strano miscuglio di dolore, senso di colpa e sollievo. Così non scopriranno mai quello che lei stessa ha appena scoperto baciando la sua migliore amica: Cameron è gay, inaccettabile nella rigidissima provincia americana in cui vive. Ma il sollievo svanisce in fretta, quando Cameron è costretta ad abitare con la zia ultraconservatrice. Per sopravvivere a Miles City, nel cuore del Montana, occorre omologarsi, scomparire, e Cameron ne diviene in breve un'esperta. Finché Coley Taylor non arriva in città: bella, spavalda, con il fidanzato perfetto. Presto un'amicizia inaspettata, intensa, comincia a trasformarsi in altro, ma Coley, sotto la pressione della famiglia, denuncia Cameron di fronte alla comunità. Costretta a trasferirsi in un centro di riorientamento per essere curata dall'omosessualità, Cameron dovrà lottare contro un metodo educativo che cerca di cancellare la sua più intima identità, contro l'ipocrisia e un malinteso senso di cura, per ritrovare una libertà nuova.

IL MIO VOTO

Cameron è una ragazzina di soli dodici anni ma sa molte più cose di se stessa di tanti altri.
Per esempio sa di provare attrazione per la sua migliore amica Irene, una ragazza con cui ha condiviso ogni cosa e con cui sente una connessione speciale, che va oltre la semplice amicizia, ma sa anche che mostrare al mondo che è attratta dalle ragazze è impensabile nel Montana del 1989. E' un giorno come tanti altri quando le due ragazze finalmente trovano il coraggio di andare oltre e si scambiano un bacio, cambiando per sempre le loro vite.
Quella di Cameron in particolare subisce un enorme scossone poichè lo stesso giorno i suoi genitori hanno un incidente mortale, lasciandola quindi orfana.
Ma quando nonna Post le da la tremenda notizia, l'unica cosa a cui Cameron riesce a pensare è che il suo segreto è al sicuro, nessuno sa quello che prova per Irene e non osa immaginare cosa avrebbero provato i suoi genitori scoprendolo, per cui da una parte si sente colpevole ma dall'altra sollevata perchè nessuno conosce la verità.
La morte dei Post però cambia moltissimo il rapporto tra Cameron ed Irene, tanto è che la ragazza lascia la città e la loro amicizia si affievolisce col tempo.

Intanto la routine di Cameron viene sconvolta anche dall'arrivo della zia Ruth, colei che è diventata la sua tutrice e che si è trasferita a casa sua per non doverla sottoporre ad altri cambiamenti, una zia che la lascia molto libera di elaborare il suo lutto ma che è sempre disponibile a supportarla e a venirle incontro, in caso di bisogno.

Allo stesso tempo però cerca di imporle le sue credenze, facendole cambiare parrocchia e quindi facendole capire quanto per lei sia importante la sua fede.

Ovviamente questa linea di pensiero non va d'accordo con chi è Cameron, come può rivelare alla zia di essere gay quando le sue credenze le dicono che chiunque sia diverso vive nel peccato e quindi deve essere corretto?

Intanto la vita di Cameron continua, frequenta la prima superiore e conosce altri ragazzi che ben presto diventano suoi amici ed in particolare Coley, una ragazza di cui si sente attratta e che finirà per baciare.

Ma Coley, spaventata dai suoi stessi pensieri e dalle sue azioni, finisce per rivelare a zia Ruth la verità su Cameron e questa, convinta che sia in qualche modo guasta, la manda in un centro per essere curata e guarire dalla sua omosessualità. Basterà questo per aggiustarla?


Dopo sei anni dalla sua pubblicazione in patria, arriva anche da noi il romanzo d'esordio di Emily M. Danforth, una lettura davvero corposa e non immediata ma a mio avviso necessaria non solo per i ragazzi a cui il libro è destinato, ma anche per gli adulti perchè soprattutto loro sono sicura avrebbero tanto da imparare.
La protagonista è Cameron Post, una ragazzina di appena tredici anni che vive nel Montana del 1989, un luogo in cui tutti si conoscono tra di loro e un tempo non troppo lontano dal nostro ma in cui ancora più di ora non si comprendeva il concetto di diverso, bisogna essere tutti uguali ed evitare di spiccare, per evitare pettegolizzi.
Cameron, nonostante la sua tenera età, sa già chi è o comunque è sulla buona strada per scoprirlo ed è ben consapevole di essere diversa: a lei piacciono le ragazze e, sebbene non abbia nulla di cui vergognarsi, sa di non poter uscire allo scoperto con i suoi genitori o con nonna Post, per paura di non essere accettata.
Ma non appena sperimenta il suo primo bacio con la sua migliore amica, viene a sapere che i suoi genitori in quel preciso momento hanno perso la vita e questo la lascia con un enorme peso sul cuore.


La morte dei genitori cambia completamente la sua vita: presto si ritrova in casa come tutrice zia Ruth, una donna completamente diversa dai suoi genitoi che ha sacrificato la sua vita per prendersi cura di lei ed in cambio chiede che venga rispettata la sua autorità e i suoi valori.
Cameron poco dopo la morte dei suoi è costretta a separarsi da Irene, che bolla il loro piccolo esperimento come una cosa da nulla e va avanti con la sua vita, lasciando la ragazza in balia dei suoi pensieri.
E' proprio quando ne ha più bisogno che incontra Coley, una ragazza che ancora non ha ben chiara la sua identità sessuale e che quando si bacia con Cameron si spaventa di quello che prova, finendo per addossare la colpa su di lei, accusandola di essersi approfittata della sua debolezza e quindi mettendola nei guai con Ruth.
La donna infatti non ci pensa due volte a spedirla ad un centro di riorientamento sessuale, convinta che lei stia vivendo nel peccato e che questa sua piccola inclinazione si possa correggere a forza di preghiere e di lunghe chiaccherate. 
Ma non basta imporre un'idea per cambiare chi siamo, decidere della nostra vita e delle nostre inclinazioni è una scelta che solo noi possiamo compiere.


La storia come vi dicevo è davvero corposa ma sono dell'idea che a volta non bastano tutte le parole di questo mondo per denunciare una cosa così grave come bollare una persona solo perchè diversa dalle nostre idee, dal nostro credo e soprattutto da quello che conosciamo.
Ancora nel 2018 parlare di amore omosessuale sembra essere un vero e proprio tabù, la comunità LGBT lotta ogni giorno per avere i propri diritti e quindi capite bene che scegliere di ambientare questa storia nel 1989 fa ancora più effetto perchè mostra che obiettivamente nonostante il tempo passi, il progresso resta completamente fermo.
Ci sono persone che per tutta la vita lottano per trovare la propria identità, senza sapere davvero chi sono ma è devastante sapere che invece in tanti si nascondono e rifiutano di venire allo scoperto per paura di non essere più accettati dalle persone che amano, di essere presi in giro per le loro scelte e addirittura presi di mira perchè amano una persona dello stesso sesso, come se questo in qualche modo cambiasse la vita delle persone che gli stanno attorno. Il mondo è bello perchè è vario e se fossimo tutti uguali saremmo dei robot, che sono perfetti e non compioni mai errori nella vita.


Nel caso di Cameron fa ancora più male sapere che non sono gli altri a non accettarla, ma sono le persone a cui credeva di stare a cuore quindi Coley e zia Ruth.
La donna si vanta di essere tanto credente quando alla fine lei stessa vive nel peccato, andando a letto con un uomo con cui non è sposata, eppure in qualche modo questo non importa perchè lei agli occhi della società non è diversa.
Ancora più grave è affermare che la donna agisce così per volere dei genitori di Cameron: nessuno può sapere cosa questi avrebbero fatto al suo posto ma permettersi di dirlo rende ancora più grave il suo comportamento e soprattutto ha un peso ancora maggiore per Cam, che già si sente colpevole per aver pensato che fossero morti senza mai conoscere il suo segreto e quindi senza mai avere la possibilità di cambiare idea su di lei.
Sceglier di allontanare Cameron da casa sua per farla curare è quello che mi ha fatto più male leggere perchè viene trattata come un oggetto rotto che con un po' di colla si può aggiustare e poi può tornare ad essere normale.


Cameron è un personaggio in cui sono sicura si identificheranno in moltissimi: nonostante abbia tutto il mondo contro e venga allontanata da tutto ciò che conosce, alla fine andare al centro di riorientamento si rivela una benedizione per lei perchè lì ha occasione di conoscere tante altre persone come lei, che le danno la forza di combattere per la sua identità e di non lasciarsi plasmare da chi la bolla come guasta, difettosa o diversa: lei è perfetta così come è e, sapendo chi è davvero, non deve lasciarsi abbattere da niente e nessuno ma lottare per non cambiare mai, dando modo ad altre persone di seguire il suo esempio e di restare fedeli alle proprie idee.
L'autrice con questa storia colpisce un nervo scoperto e quello che amo è che non ha paura di farlo: non si nasconde dietro a mezze verità, è diretta nella sua storia ed è realistica con i suoi personaggi, rispecchiando bene le diverse linee di pensiero e le scelte che rendono odioso chiunque circonda Cam e non la accetta per quella che è.


Onestamente penso che "La diseducazione di Cameron Post" sia un testo che dovrebbe essere catalogato come obbligatorio da far leggere ai ragazzi durante il percorso delle scuole superiori, sono sicura che sentirebbero di avere finalmente qualcuno dalla propria parte e non avrebbero così paura di uscire allo scoperto e temere il peggio.
L'autrice è stata veramente brava a non scadere mai nel banale e a non appesantire la lettura del testo, visto che già portava con sè un certo peso per il tema trattato.
Lo stile diretto e scorrevole mi ha aiutato a leggere il romanzo in pochi giorni e devo dire che le aspettative che avevo su questa lettura sono state ampiamente rispettate, anche se mi aspettavo qualcosina in più sulla parte finale.
Il percoso di Cameron Post è stato lungo e pieno di insiede e lo sarà sempre, ma questo non significa che non valga la penna lottare per se stessi, ogni giorno.
Vi ricordo che a brevissimo uscirà anche il film tratto dal libro e io sono curiosissima di vedere cosa uscire fuori, sono sicura che avrà un bellissimo impatto sul pubblico.

si ringrazie la casa editrice 

per la copia omaggio