Recensione "Imperdonabile" di Chris Lynch

Buona sera bookspediani.
Vi aspetta sul blog la recensione di "Imperdonabile" di Chris Lynch, uscito qualche giorno fa per Il Castoro.



Titolo:  Imperdonabile
Autore: Chris Lynch

Editore: Il Castoro

Genere: Young Adult

Data di uscita: 28 Febbraio 2019

Keir Sarafian sa per certo di essere un giocatore di football di successo, un bravo figlio e un fratello amato. Soprattutto, sa di essere un bravo ragazzo – è ciò che hanno sempre detto tutti, quindi deve essere vero. Eppure, l'amore della sua vita la pensa diversamente. Gigi dice che Keir le ha fatto qualcosa di terribile. Che quella notte si è spinto troppo oltre e l'ha violentata. Keir non capisce. Ama Gigi. Non farebbe mai nulla per ferirla. E così, Keir racconta attentamente gli eventi che hanno portato a quella notte fatale per consegnarci la sua verità. Perché chiaramente "deve" esserci stato un errore. Lui la ama, non può averle fatto niente di male... Ma la verità, è che ciò che ha fatto è "imperdonabile".


IL MIO VOTO




Keir Sarafian è un bravo ragazzo, lo dicono tutti. Ma a confermarlo sono anche i fatti: è un bravo giocatore di football, uno sport che gli ha permesso di guadagnarsi la borsa di studio nel college che voleva frequentare, è un bravo figlio che trascorre quanto più tempo possibile con Ray, suo padre e l'unico genitore che ha mai conosciuto poichè sua madre è venuta a mancare poco dopo la sua nascita. E' anche un bravo fratello: è sempre stato inseparabile dalle sue due sorelle maggiori Fran e Mary e, ora che entrambe sono al college, sente tantissimo la loro mancanza, anche suo padre la sente e per questo passano molto tempo insieme solo loro due, parlando del futuro e giocando a risiko all'infinito, una piccola abitudine che hanno di non terminare mai la partita, come se significasse avere l'indomani una nuova occasione per partecipare.
Eppure ci sono state delle piccole avvisaglie che hanno minato la reputazione di bravo ragazzo di Keir, come l'incidente avvenuto sul campo da gioco che lo ha fatto ferire gravemente un altro ragazzo. Ma tutti hanno appunto detto che è stato solo uno sfortunato incidente, per cui non c'è nient'altro da dire. O forse ha Gigi qualcosa da dire?
Quella ragazza che Keir ha tanto desiderato e tanto ama, che da migliore amica è diventata la sua ragazza e che ora, in lacrime, afferma di essere stata violentata da lui...


A dieci anni dalla sua pubblicazione in America arriva anche in Italia, per la prima volta, il romanzo di Chris Lynch. Un debutto il suo assolutamente provocatorio che per una volta non si focalizza su chi viene violentato, ma sull'altra parte in causa: il violentatore. Il romanzo inzia in medias res, ossia ci troviamo già davanti al fatto compiuto, con una Gigi in lacrime che accusa Keir di averla violentata e con il ragazzo che non comprende appieno le sue parole, perchè sa di non essere una persona cattiva, sa di amare Gigi e che non farebbe mai nulla per farle del male, tanto meno questo e così, l'unico modo che ha Keir di farci capire perchè secondo lui ci deve essere stato un errore, è farci conoscere meglio la sua storia e in particolare la sua reputazione da bravo ragazzo, un qualcosa che non solo gli amici sembrano ripetere spesso, ma pure il padre e se lo dice lui non può che essere vero. L'autore ci presenta un ragazzo che capiamo subito essere viziato dal padre: del resto ha perso la madre, anzi non l'ha mai conosciuta, e questa mancanza in qualche modo si è fatta sentire, anche se Keir non lo ammetterebbe mai, per cui il padre ha cercato di perdonare ogni sua piccola malefatta.


Quello che appare chiaro fin da subito però è che Keir non è sempre completamente onesto, nè con il lettore, nè tanto meno con se stesso e molto spesso plagia la realtà e la racconta secondo quello che crede lui, dipingendolo così come un narratore inaffidabile, di cui non ci si può fidare nemmeno per le piccole cose, figuriamoci per quelle più importanti come appunto l'accusa che gli rivolge Gigi.
Per Keir infatti la ragazza sta mentendo, sa che è così perchè lui di avere avuto il suo consenso. Ma è anche questa una delle questioni che l'autore analizza: il consenso ad accettare di andare a letto con una persona non può essere un'incertezza, deve esserci la sicurezza totale di una risposta affermativa. Non bisogna mai credere quello che si vorrebbe e sentire solo quando conviene, quando una ragazza dice no e quindi rifiuta di andare a letto con una determinata persona, non si può in nessun modo obbligare o credere che in realtà il suo no significhi si, come spesso accade. Un rifiuto, per quanto possa essere scomodo, non si può fingere che esista e invece sembra proprio che Keir abbia ancora una volta dato credito alla sua realtà e non a quella che invece stava accadendo nel mondo reale.


Sebbene il romanzo di Lynch sia molto breve, l'argomento di cui parla è importante e molto attuale, con una sola eccezione: che la voce narrante per una volta non è quella della vittima, ma del carnefice. Abbiamo quindi modo di vedere come Keir si veda in qualche modo crollare il mondo addosso poichè convinto, come sempre, di non aver fatto nulla di sbagliato: è sempre stato un bravo ragazzo e questo significa che non può commettere errori. Ma il fatto stesso che Keir non voglia nemmeno prendere in considerazione di aver sbagliato, di aver fatto qualcosa di assolutamente imperdonabile, lo fa sempre ai nostri occhi ancora più colpevole perchè è talmente convinto di essere una persona perfetta da non mettersi nemmeno in discussione. Dieci anni fa come oggi questo romanzo è di una potenza decisamente inaudita, poichè per una volta ci fa capire cosa passa nella testa di un ragazzo colpevole, che ha lottato tutta la vita per essere un bravo ragazzo, e invece si è rivelato solo essere una persona viziata in grado di convincere le persone a fargli credere quello che vuole lui e che, pur di ottenere quello che vuole, è pronto a passare sopra a tutto e tutti, trovando continue giustificazioni nella sua mente.


Quello che Chris Lynch mette in evidenza, attraverso il presente e il passato, in cui contestualizza la vita di Keir e tutto quello che lo ha portato a far del male a Gigi, è che purtroppo il nostro mondo è pieno di violenza: la vediamo in televisione; in particolare nello sport, quando si è così determinati a vincere da smettere di essere sportivi e si inizia a giocare pesante; ma è possibile vederla anche tra amici, quando spesso capita di fare a pugni per un litigio e questo influisce passivamente sulle persone, spingendole a credere che la violenza sia ormai diventata una questione di normalità, quando invece non deve esistere ne in cielo e ne in terra che questa possa portare ad ottenere risultati.
Purtroppo però sta alla persona stessa decidere come recepirla e scegliere se includerla nella propria vita oppure no, perchè nessuno può salvarci dalla nostra natura, nemmeno il genitore più attento, il quale può salvarci da ogni situazione, ma non da noi stessi. A mio avviso in questo romanzo ci sono tantissimi spunti di riflessione e tantissime tematiche che avrei voluto trovassero modo di essere più approfondite e questa è infatti l'unica pecca del romanzo, perchè aveva ancora tanto da dire e sembra essersi troncato a metà. Imperdonabile è una voce fuori dal coro, che osa raccontare una storia non facile da leggere, ma che prega di essere ascolta e deve avere la possibilità di farlo.

si ringrazia la casa editrice 

per la copia omaggio