martedì 8 dicembre 2020

Review "I pirati dell'oceano rosso" di Scott Lynch

 Bookspediani oggi vi parlo di "I pirati dell'oceano rosso" di Scott Lynch!


Titolo: 
I pirati dell'oceano rosso
Autore: Scott Lynch
Editore: Mondadori
Genere: Fantasy / Historical Fiction
Data di uscita: 1 Dicem
bre 2020


Dopo un violento combattimento con la malavita che li ha quasi uccisi, Locke e il suo fedele compare Jean fuggono dalla città in cui sono nati e approdano agli esotici lidi di Tal Verrar per curarsi le ferite. Ma neppure all'estremità occidentale del mondo civilizzato possono riposare, e presto tornano a dedicarsi a ciò che sanno fare meglio: rubare ai ricchi e intascare il ricavato. Questa volta il loro obiettivo è oltremodo ambizioso: la torre di Peccapicco, la casa da gioco più esclusiva e più sorvegliata che ci sia. I suoi nove piani attirano una clientela facoltosa, e per giungere fino alla cima servono buon credito, comportamenti bizzarri... e un gioco semplicemente impeccabile. Perché c'è una sola regola importante che Requin, lo spietato padrone di Peccapicco, fa rispettare rigorosamente: chi bara avrà la morte. Per nulla intimoriti, Locke e Jean hanno elaborato una strategia che comprende bugie, trucchi e inganni per tutti e nove i piani... su su fino al favoloso caveau di Requin. Sotto mentite spoglie, compiono la loro meticolosa ascesa verso un obiettivo ormai vicinissimo... Ma qualcuno a Tal Verrar ha scoperto il loro segreto. Qualcuno giunto dal passato, che ha tutte le intenzioni di far pagare ai due sfacciati malviventi i crimini commessi. Ora avranno veramente bisogno di ogni grammo di astuzia per salvare le loro anime prezzolate. E potrebbe non bastare...

IL MIO VOTO



Il romanzo precedente, il primo della serie, poteva in qualche modo considerarsi concluso perchè di fatto lasciava un finale aperto ma dava comunque una fine alla storia iniziata nelle prime pagine, tuttavia l'autore ha fatto questa scelta per cambiare completamente le carte in tavola. Dei personaggi infatti che abbiamo imparato a conoscere e amare, ci restano solo il protagonista Locke e il suo fido compagno Jean, che ritroviamo dopo due anni dalla fine della storia, pronti a rimettersi in pista. Attraverso quindi i flashback (questa volta più incalzanti e importanti che mai) abbiamo modo di vedere come Locke e Jean abbiano gestito le cose, come si sono sentiti a dover fuggire da Camorr e da tutto quello che conoscevano per provare ad essere qualcun altro e restare in vita. Ma loro sono ladri, sono attori, di fatto sono sempre qualcun altro, anche quando ai nostri occhi sembrano loro stessi e sebbene durante i due anni trascorsi vediamo quanto sia stato difficile rimettersi in pista, ora come ora li ritroviamo pronti a mettere in scena un nuovo ambizioso colpo: arrivare fino al nono piano della torre di Peccapicco, la casa da gioco più esclusiva e più sorvegliata esistente al mondo. Ovviamente i preparativi per questo nuovo colpo richiedono tempo, come sempre, eppure questa volta non tutto va come previsto perchè come sempre hanno dei nemici pronti ad obbligarli a partecipare al loro, di gioco, e questa volta Locke e Jean saranno costretti a fingersi due pirati, per poter avere l'occasione di essere quello che vogliono ossia liberi di compiere i loro piani.
Non mancheranno quindi nuovi personaggi, nuove ambientazioni e ovviamente nuovi pericoli, quello che resta costante è la presenza di Locke e Jean e il loro essere amici sopra ogni cosa.


Come vi dicevo l'autore ha in qualche modo resettato completamente la storia, non solo per quanto riguarda i personaggi poichè vediamo molto più da vicino Locke e Jean, gli unici del vecchio gruppo, anche se non mancheranno nuovi volti in grado di tenere testa ai nostri Gentiluomini preferiti, ma ovviamente la loro fuga permette a Lynch di creare anche una nuova ambientazione. Se nel primo libro quindi eravamo a Camorr, una sorta di Venezia medievale, al principio ci troviamo a Tar Verrar, un luogo che ci appare esotico, ben lontano dal mondo civilizzato e quindi un rifugio quasi sconosciuto in cui possono rimettersi in forza. Ammetto che ho apprezzato questo cambio di location, anche se ovviamente non è destinata a durare visto che i due ragazzi devono fingersi pirati e quindi salpare per mare. Lynch è bravissimo a presentarci nuovi setting, questo è un punto forte della serie, tuttavia spesso si perde in descrizioni e a volte pesano durante la lettura perchè il lettore vuole si essere coinvolto e quindi è giusto descrivere il luogo in cui i personaggi si trovano, ma trovando il giusto equlibrio tra descrizione ed effettivo svolgimento della storia. Quello che resta tuttavia una costante e ovviamente quello che preferisco della storia non può che essere il bellissimo rapporto tra Jean e Locke: entrambi sono due personaggi particolari, testardi e determinati eppure sono disposti a tutto per aiutarsi, per supportarsi e salvarsi perchè Locke non sarebbe lo stesso senza Jean e allo stesso tempo Jean non avrebbe modo di esistere senza Locke. Malgrado tutte le disavventure, tutti i pericoli, quello che rimane un capo saldo di questa storia è proprio la loro amicizia e devo ammettere che non potrei che esserne più felice perchè adoro questi due personaggi insieme: presi singolarmente sono due protagonisti che sanno il fatto loro, ma insieme sono semplicemente qualcosa di unico e indimenticabile.


A differenza del primo libro, ho trovato questo secondo capitolo molto più dinamico e interessante: il fatto  che l'autore abbia azzerato completamente la storia e l'abbia quasi creata da nuovo ci fa capire che possiamo aspettarci davvero di tutto : colpi di scena su colpi di scena che di fatto non riusciamo nemmeno a vedere arrivare se non quando è l'autore stesso a volerlo. Sicuramente parte con una marcia in più questo libro perchè il worldbuilding è già stato spiegato, quindi siamo subito pronti a rituffarci nelle avventure di Jean e Locke, tuttavia una cosa che non cambia e che devo ammettere non apprezzo totalmente sono le troppe descrizioni dell'autore, che certamente in alcuni punti sono necessarie, in altri invece allungano solo la storia e già il volume di questa è considerevole, visto che supera le settecento pagine, per cui questo in qualche modo per me rallenta la storia e non mi permette di godermela appieno. Ho amato in questo secondo volume i flashback, che ho trovato necessari per comprendere i due anni di buco che passano dal primo al secondo libro, davvero perfetti e adatti a quello che l'autore voleva comunicarci. La vera sorpresa tuttavia è stato il finale che mi ha lasciato senza parole e con la voglia di iniziare presto il terzo libro.
 Dopo due romanzi letti di questa serie devo ammettere che ancora non riesco a comprendere davvero i miei sentimenti verso questa: mi piace, è sicuramente una lettura che mi intrattiene anche se serve tempo per leggerla visto la mole, eppure non riesco ad entrare in totale sintonia con essa, forse per colpa delle troppe pagine che non sempre reputo necessarie, tuttavia l'autore alla fine riesce sempre a convincermi ad andare avanti per colpa dei suoi finali sconvolgenti ed è la stessa cosa che consiglio a voi: dategli un'occasione, potrebbe sorprendervi.


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