Bookspediani oggi vi parlo anche di "L'arte di restare a galla" di Valentina Ferrari.
Titolo: L'arte di restare a galla
Autore: Valentina Ferrari
Editore: Mondadori
Genere: Fiction
Data di uscita: 9 Febbraio 2021
Genere: Fiction
Data di uscita: 9 Febbraio 2021
Amelia è stata una bambina studiosa e responsabile, poi un'adolescente studiosa e responsabile e oggi è una quasi trentenne delusa e responsabile. Tra sette giorni compie trent'anni e la sua nuova occupazione preferita è stilare liste dei suoi fallimenti. L'ultima è venuta più lunga del previsto: abita nella cantina dei suoi genitori, per mantenersi scrive articoli di tendenza per una rivista hipster, ma siccome è sottopagata deve anche portare a spasso il cane della vicina tre volte al giorno e fare la cameriera in un pub del centro pieno di adolescenti ubriachi. È circondata da amici che si sposano, accendono mutui e mettono al mondo figli, mentre lei è confusa e incapace di dare una direzione alla sua vita, di distinguere i suoi desideri dalle pressioni della società. In ogni caso il suo fidanzato è troppo concentrato sulla sua carriera di poeta squattrinato per occuparsi del loro futuro, perciò i migliori consulenti esistenziali che Amelia ha a disposizione sono i quattro pensionati con cui ha fatto amicizia al parchetto dei cani, ma basteranno i loro simpatici consigli in romanesco a guidarla? E come se tutto questo non fosse abbastanza, il direttore della rivista ha deciso di metterla alla prova, chiedendole di scrivere un assurdo pezzo sulla storia vera di trentamila paperelle di plastica finite in mezzo all'oceano dopo un incidente navale. La consegna naturalmente è fissata tra sette giorni. Parte così il conto alla rovescia: Amelia ha sette giorni per scrivere l'articolo più cool della sua carriera ed evitare di essere licenziata, sette giorni per cercare di capire se è ancora innamorata – e di chi – e cosa vuole veramente dalla vita: meglio continuare ad annaspare o tuffarsi e lasciarsi trasportare dalla corrente?
IL MIO VOTO
Amelia è la protagonista di questa storia, una ragazza alla soglia dei trent'anni che è costretta a fare più lavori per avere una qualche sorta di indipendenza, a scrivere pezzi che non le danno soddisfazioni ma che le permettono di portare a casa qualche soldo in più e l'ultimo pezzo la mette davvero in crisi poichè non sa cosa scrivere ma ha comunque una scadenza, altrimenti rischia di perdere il posto. Amelia è una ragazza che è circondata da persone che si stanno facendo una vita e che hanno la loro indipendenza, la sua migliore amica sta per avere un bambino e lei, che sta per compiere trent'anni è ancora una ragazza che non è cresciuta perchè vive ancora con i genitori ( o quasi) e frequenta un ragazzo che non sembra avere la minima intenzione di sistemarsi per il momento, anche lui ancora a casa con la propria famiglia e con zero intenzione di pensare al futuro nel breve tempo, insomma una vita assolutamente imperfetta e completamente diversa da quella che si aspettava di avere per questo traguardo. E proprio questa sua vita non esattamente perfetta mi ha fatto entrare in totale sintonia con questa protagonista, ammetto che per alcuni versi sembrava che stesse parlando direttamente a me, mi sono proprio sentita parte di una storia che riguarda forse tantissime ragazze che si ritrovano in una relazione che non sembra andare da nessuna parte o impossibilitate a trovare il lavoro dei sogni perchè donne, perchè vorranno una famiglia e questo l'azienda non se lo può permettere, come se fosse un'ostacolo. Insomma Amelia è un personaggio che ho adorato e che mi ha dato forza di credere un po' di più in me stessa, sperando di poter cambiare la mia vita!
La tematica di base della storia mi tocca da molto vicino poichè anche io, come la protagonista, mi trovo alla soglia dei trent'anni e di fatto se devo fare un bilancio, ci sono davvero tante cose che ancora devo realizzare nella vita. Personalmente avrei immaginato completamente diverso il traguardo di questa età, forse già indipendente da qualche anno e pronta a iniziare una famiglia e un po' come Amelia sono costretta a ridimensionare le mie aspettative perchè purtroppo tanti miei desideri non si sono realizzati. Amelia infatti sta con un ragazzo e vorrebbe provare a costruirsi una famiglia, non sente il desiderio nell'immediato ma nel suo futuro spera di arrivarci e vedere che il proprio compagno non la pensa allo stesso modo, quando è circondata da persone che invece piano piano mettono su famiglia, fa male. Ferisce anche il non avere una propria indipendenza, il vivere quasi ancora con i genitori e l'avere un lavoro che la obbliga a scrivere articoli che non la rispecchiano e che potrebbero comunque costarle il lavoro, se scritti male. E non è solo questo: Amelia si deve dividere tra più lavori e anche quando trova quello giusto, si deve sentire dire che seppure è perfetta, un domani vorrà una famiglia e l'azienda non se lo può permettere, tutti elementi del quotidiano di oggi qui in Italia, dove è impossibile fare esperienza e dove essere una donna è quasi sbagliato perchè appunto comporta delle problematiche legate alla famiglia, come se la donna non volesse sentirsi realizzata al lavoro ma allo stesso tempo avere anche il tempo per avere dei figli. In modo ironico l'autrice mette in evidenza cosa significa essere trentenni oggi in Italia e io mi ci sono ritrovata perfettamente.
L'arte di restare a galla è un romanzo che si legge in un attimo, è composto da poco meno di duecento pagine per cui è facile concluderlo in una sola sessione e si lascia leggere anche grazie allo stile semplice e scorrevole dell'autrice, ma soprattutto ironico perchè con grande trasparenza parla senza troppi peli sulla lingua di cosa significa avere trent'anni oggi. L'età potrebbe essere solo un numero per tanti, ma ci sono alcuni di questi che segnano traguardi importanti come possono essere i diciotto anni per essere finalmente considerati adulti o i trent'anni, quando si entra a tutti gli effetti nel mondo dei grandi, quando si comprende di avere delle responsabilità e si è pronti a costruirsi una famiglia. Purtroppo nel mondo di oggi è sempre più difficile trovare un lavoro, trovare anche solo una persona con cui costruirsi una vita e quindi arrivati a trent'anni, il bilancio che si fa potrebbe amaraggiare piuttosto che far sentire soddisfatti. A me personalmente mancano sette mesi per arrivare a questo numero e non penso che in questo tempo cambierà tanto, per cui se dovessi fare un bilancio di come è la mia vita e di come invece me l'ero immaginata, non posso che sentirmi insoddisfatta e dare la colpa sicuramente a me stessa, ma anche a tanti altri fattori che non posso controllare. Eppure Valentina Ferrari con questo libro ci vuole dire che, per quanto le cose possano essere difficili, bisogna trovare sempre il modo di restare a galla, nonostante tutto.
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