venerdì 3 febbraio 2023

Recensione "Mi limitavo ad amare te" di Rosella Postorino

 

 




 Titolo: Mi limitavo ad amare te
Autore: Rosella Postorino
Editore: Feltrinelli
Genere: Historical Fiction
Data di uscita:  31 Gennaio 2023


Si esiste interi solo prima di nascere. Ma quello strappo è la vita. Omar ha dieci anni e passa le giornate alla finestra sperando che sua madre torni: da troppi giorni non viene, e lui non sa più nemmeno se è viva. Suo fratello gli strofina il naso sulla guancia per fargli il solletico, ma non riesce a consolarlo. Senza la madre il mondo svapora. Solo Nada lo calma, tenendolo per mano: soltanto lei, con i suoi occhi celesti, è per Omar un desiderio. Ha undici anni, sulla fronte una vena che pulsa se qualcuno la fa arrabbiare, e un fratello, Ivo, grande abbastanza da essere arruolato. Nada e Omar sono bambini nella primavera del 1992, a Sarajevo. Per allontanarli dalla guerra, una mattina di luglio un pullman li porta via contro la loro volontà. Se la madre di Omar è ancora viva, come farà a ritrovarlo? E se Ivo morisse combattendo? In viaggio per l’Italia, lungo strade ridotte in macerie, Nada conosce Danilo, che ha mani calde e una famiglia, al contrario di lei, e che un giorno le fa una promessa. Nessuna infanzia è spensierata, ciascuno di noi porta con sé le sue ferite, ma anche quando ogni certezza sembra venire meno, possiamo trovare un punto fermo attorno al quale far girare tutto il resto. Mi limitavo ad amare te entra nelle fibre del lettore colpendo quel punto come una freccia. Ispirato a una storia vera, è un romanzo di ampio respiro, di formazione, di guerra e d’amore, che si colloca a pieno titolo nella tradizione del grande romanzo europeo. Con la sua scrittura precisa e toccante, Rosella Postorino torna a indagare le nostre questioni private, quelle che finiscono per occupare il centro dei pensieri e delle azioni degli esseri umani anche nel mezzo dei rivolgimenti storici più scioccanti. Così, mentre infuria il conflitto che per primo in Europa ha spezzato una lunga pace, ecco che ci interroghiamo sull’“inconveniente di essere nati”. Come si diventa grandi quando da piccoli si è stati amati malamente? E chi può mai dire di essere stato amato come e quanto avrebbe voluto? Nada, Omar e Danilo scoprono presto nel legame che li unisce, e che li spinge a giurarsi fedeltà eterna oppure a tradirsi, la più grande risorsa per una possibile salvezza.

IL MIO VOTO


Omar, Nada e Danilo sono i protagonisti di questa storia, dei bambini che sono costretti ad affrontare una situazione ben più grande di loro. Omar ha dieci anni e aspetta che sua madre torni, non sa nemmeno se sia ancora viva e nessuno lo capisce. 
Solo Nada riesce a consolarlo, forse perché anche lei sta passando quello che sta passando lui.
I due infatti sono bambini nella primavera del 1992 a Sarajevo dove infuria la guerra e i due presto vengono messi in un pullman per partire, costretti a lasciare quella che chiamano casa ma anche ad abbandonare quelle famiglie che non sanno se rivedranno mai. 
In viaggio, Nada conosce Danilo, lui è diverso da lei e da Omar ma in qualche modo insieme possono giurarsi fedeltà oppure tradirsi, ma intanto sono insieme.
Davanti ad avvenimenti del genere, quando si è soli e si è costretti a lasciare quella che è la propria casa ai bambini non resta altro che adattarsi, cercare di farcela ed è per questo che è quasi facile fare amicizia e supportarsi l'uno con l'altro ma in tempi così difficili è anche facile mettere prima se stessi e tradirsi.
Omar forse è quello a cui mi sono più affezionata, ho faticato di più a comprendere Nada e Danilo ma questi personaggi bisogna ammettere che hanno un rapporto complicato e complesso e che sono da comprendere, sono imperfetti e in condizioni disperate.


Avevo già letto un romanzo della Pastorino ed ero curiosa di ritrovarla, specie in una storia che fa male perché purtroppo ispirata alla realtà. La sua penna come sempre poetica incanta il lettore, che nonostante stia leggendo qualcosa di tosto ed intenso non riesce a staccarsi dalla storia per nulla al mondo.
E' chiaro che la storia ha dei bambini come protagonisti che cercano di sopravvivere in un mondo difficile e complesso, ma a fare da sfondo è certamente il conflitto a Sarajevo degli anni 90 anche perchè è una delle guerre più vicine a noi e forse se ne parla anche troppo poco, nei romanzi per lo meno visto che il tema principale verte molto spesso sulla seconda guerra mondiale.
L'autrice ci porta quindi dentro una storia dove grazie alla sua prosa si avverte il freddo e la paura, non è una storia semplice e non è una storia per tutti anche per via dei personaggi principali, dei bambini a cui è stato portato via tanto che sono costretti a lasciare il posto che chiamano casa per qualcosa che non dipende da loro. E' una storia profonda e toccante che fa male, non è per tutti ma è da leggere almeno una volta.

Nessun commento:

Posta un commento