martedì 10 agosto 2021

Recensione "Alma del vento" di Timothèe de Fombelle

Bookspediani finalmente sono riuscita a leggere "Alma del vento" di Timothèe de Fombelle e oggi ve ne parlo!


Titolo: Alma del vento
Autore: Timothèe de Fombelle
Editore: Mondadori
Genere: Libri per ragazzi
Data di uscita: 23 Marzo 2021


1786. Alma vive con la sua famiglia in una vallata africana isolata dal mondo, finché il fratellino trova l'unica via di uscita e scompare. Alma si mette sulle sue tracce e scopre che gruppi di cacciatori ashanti imprigionano tutti quelli che incontrano per venderli ai trafficanti di schiavi. Oltretutto, Alma e i suoi sono prede preziose perché hanno dei "doni": chi fa crescere la vegetazione, chi ha un canto ammaliatore... Intanto, a Lisbona, il ladruncolo Joseph Mars riesce a farsi imbarcare sulla Douce Amélie, una nave negriera, per cercarvi un favoloso tesoro. Anche il capitano della nave, Lazare Gardel, sta cercando un tesoro, quello del pirata Luc de Lerne. Mentre tutti cercano qualcosa, le esistenze di Alma e Joseph si intrecciano per terra e per mare, in un turbine di avventure che li porterà a scoperte straordinarie

IL MIO VOTO


Alma del vento è un romanzo che si compone da tanti personaggi, tutti sono un tassello importante di questa storia che inizia con questo primo romanzo ma che ha ancora un lungo viaggio davanti a sè e per parlarvene devo partire dall'inizio, dai due ragazzi le cui esistenze in qualche modo vengono collegate e quindi insieme sono i protagonisti principali di questa storia. Alma è la prima che incontriamo, una ragazzina che è lontano dal mondo e dalle persone, cresciuta con i suoi genitori e con i suo fratelli che parla più lingue ma che non ha modo di metterle in pratica, visto che dove vive c'è solo la sua famiglia e la natura, un posto che assomiglia ad un paradiso ma che è ovviamente pericoloso per loro, se dovesse venire trovato. I soli contatti con il mondo esterno che ha Alma derivano da una zebra molto particolare, che lei non riconosce come un cavallo perchè non ne ha mai visto uno, e ben presto questo animale diventa suo amico ma anche il suo segreto, che condivide col fratellino più piccolo, insieme a tante storie su un altro mondo che chiaramente Alma si inventa, ma per un bambino piccolo la voglia di scoprire qualcosa di nuovo è all'ordine del giorno e il piccolo infatti ben presto scompare e Alma non può che uscire lei stessa dal suo rifugio per ritrovarlo, senza sapere che allo stesso tempo il padre è alla ricerca del piccolo, mentre invece sua madre e suo fratello maggiore rimangono a casa al sicuro, per quanto possano esserlo perchè ben presto Alma impara qualcosa del mondo esterno e cioè che la sua famiglia discende da un popolo che ha doni preziosi ma che è ricercato per essere venduto ai trafficanti di schiavi, per cui il mondo non è affato un luogo sicuro e Alma dovrà affrontare paricchi pericoli nel suo viaggio.
Alma è quel personaggio a cui ti affezioni subito, quella ragazza che non è bene al corrente del mondo esterno e dei suoi pericoli ma che non se ne cura e non ci pensa due volte a rischiare la sua stessa vita, pur di ritrovare il fratellino e non perchè si sente responsabile per le storie che gli ha raccontato, ma perchè tiene davvero a lui.


Parallelamente alla storia di Alma, prende piede anche la storia di un altro personaggio ossia Joseph Mars, un trovatello che riesce ad introfolarsi in una famosa nave, la Douce Amélie, e a rendersi subito indispensabile per il capitano, il quale era già pronto a disfarsi di lui, ma Joseph è al corrente di un prezioso tesoro e il capitano Lazare Gardel non si fa certo sfuggire l'occasione di mettere le mani su qualcosa di così importante. Chiaramente per quanto Joseph sia convincente, spesso non passa buoni momenti e di fatto deve sempre provare qualcosa al capitano, che non ha davvero problemi a liberarsi di lui, se non gli offre qualche certezza sul ritrovamento del famoso tesoro. Tuttavia lo scopo del capitano è anche un altro, perchè la Douce Amélie è anche una nave negreria, con un tragitto già tracciato e con lo scopo di acquistare quante più persone di colore possibile, rendendole quindi schiave.
Joseph non ha nulla a che fare con questo, ma si ritrova in un posto e soprattutto in un mondo assai più complesso, dove rischia la vita ma dove, per fortuna, a differenza di tanti altri, non perde la sua umanità. E' un personaggio un po' ambiguo, non si comprendono bene le sue intenzioni e ovviamente si vuole sapere fino a che punto è disposto arrivare e soprattutto la sua verità, per cui anche la sua storia appassiona, ma devo ammettere che come personaggio non riesce a tenere testa ad Alma, anche se ovviamente le loro strade finiranno per incrociarsi e quindi presto avremo modo di vederli faccia a faccia, ma se come amici o nemici lo lascio scoprire a voi, sappiate solo che il caro Joseph ha tanto da dirci e tante ancora sono le cose da scoprire su di lui.


Come vi dicevo ci sono tanti altri personaggi che compaiono come il padre di Alma, il quale parte lui stesso alla ricerca del figlio, la madre e il fratello maggiore di Alma, che rimangono nel loro villaggio in attesa che la loro famiglia faccia ritorno, senza però sapere che intanto altre persone sono sulle loro tracce proprio perchè il loro pezzo di paradiso, così isolato da tutto e tutti non è più tale. Ci sono personaggi che possono sembrare semplici comparse, che Alma incontra nel suo viaggio alla ricerca del fratello, che tuttavia si rivelano collegate in modi incredibili alla storia. Poi ci sono personaggi più oscuri come il capitano Lazare Gardel e soprattutto le persone a cui deve rispondere, perchè la sua nave non è sul mare per diletto, la Douce Amélie infatti è una nave negriera e questo è quindi un tema assai importante per questa storia.  Timothèe de Fombelle infatti ambienta la sua storia nel 1786 e se pensiamo a come vengono ancora trattate oggi le persone di colore, immaginate tanti e tanti anni fa, quando di fatto non erano nemmeno persone ma merce di scambio, schiavi che venivano usati e comprati come se nulla fosse, non disponevano della loro stessa vita, non erano persone libere, ma soprattutto leggere di navi che portavano ad un infelice destino queste persone, così come il fatto stesso che imbarcassero più prigionieri di quanto potesse tenerne la nave solo per dimostrare il loro valore, mette davvero i brividi e vedere che nessuno veniva risparmiato, bambini o donne o uomini, fa davvero capire fino a che punto arriva la crudeltà dell'uomo. Alma di fatto è libera, è un personaggio che cerca di restare libera per trovare suo fratello, ma la sua famiglia non sempre può dire lo stesso e soprattutto una volta che conosciamo meglio i suoi componenti, il lettore ha davvero modo di pensare a tante cose, ovviamente non voglio anticiparvi nulla, solo il fatto che in questo romanzo la malvagità delle persone viene messa bene in mostra, così come l'affetto che lega una famiglia e soprattutto la voglia di essere liberi e restarci.


Dovete sapere che Alma del vento è un titolo uscito a marzo, una storia di cui io mi sono innamorata fin da subito e che non ho avuto modo di leggere fino a qualche giorno fa e sono stata fissata con questo romanzo da mesi e mesi, aveva quel qualcosa che mi chiamava e le aspettative quindi, dopo tanto tempo, erano alle stelle quindi, per quanto morissi dalla voglia di leggerlo, avevo anche un po' di paura. Quella narrata da  Timothèe de Fombelle è una storia completamente diversa da quello che mi aspettavo, ma forse proprio per questo ho avuto modo di amarla e apprezzarla ancora di più, perchè non è una semplice storia dove avventure e scoperte sono all'ordine del giorno, ha una trama molto più profonda perchè parla di una famiglia che viene separata dal destino e dalle tante possibilità che hanno di incontrarsi e ritrovarsi senza nemmeno saperlo, una storia che pone l'attenzione su quanto la libertà che oggi abbiamo non sia così scontata e tante persone nel 1786 così come anche oggi non possono certo dichiararsi libere, una storia quindi che non lascia nulla al caso e che dimostra come Timothèe de Fombelle abbia studiato per bene la trama, prima di metterla per iscritto e soprattutto come sia riuscito a regalare una storia che io metterei obbligatoria nelle scuole, perchè potrebbe davvero cambiare la percezione di tanti. 
In aggiunta alla pena dell'autore, abbiamo inoltre delle bellissime e semplici illustrazioni di Francois Place, che servono ad entrare ancora più dentro questa storia indimenticabile, che è solo la prima di una serie e io non so davvero come aspettare il seguito, senza saperne di più su Alma e ovviamente anche su Joseph.
Alma del vento era un libro che mi chiamava da mesi e io sono felicissima non solo di averlo letto, ma di essermi innamorata ancora di più di questa storia per ragazzi che secondo me sa come arrivare al cuore anche dei lettori più adulti, è insomma un libro da recuperare assolutamente e da tenere come qualcosa di prezioso.





1 commento:

  1. Io lo ho letto, è un libro bellissimo. Me lo hanno dato da leggere a scuola in una settimana ma non è stato affatto pesante.

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