Titolo: L'imitatore
Autore: Nadine Matheson
Editore: Rizzoli
Genere: Thriller
Data di uscita: 6 Luglio 2021
Per l'ispettrice Anjelica Henley, della squadra Crimini Seriali, è il primo vero caso dopo molti mesi; un'indagine, all'apparenza, cucita su misura per lei. In una zona di Londra che conosce come le sue tasche, sulle rive melmose del Tamigi appestate da liquami stagnanti e olio motore, sono stati rinvenuti dei resti umani, disseminati lungo gli argini come pezzi di un puzzle da ricomporre. Una prima istantanea della scena del crimine lascerebbe intravedere la firma di Peter Olivier, omicida seriale noto alle cronache per la sua brutalità; un'ipotesi, tuttavia, inverosimile, dal momento che Olivier sta scontando sette ergastoli e che a sbatterlo dietro le sbarre è stata proprio Henley. Da qualche parte, là fuori, si nasconde un suo imitatore.Col passare delle settimane le vittime aumentano, i notiziari non parlano d'altro, la gente ha paura. L'ispettrice Henley crede che la strada più rapida per risalire all'identità dell'assassino sia coinvolgere nell'indagine lo stesso Olivier, ma chiedere l'aiuto di un serial killer per catturarne un altro significa giocare con il fuoco: una scommessa azzardata e paradossale, che potrebbe fare dell'imitatore o della stessa Henley la prossima vittima.
IL MIO VOTO
Anjelica Henley è la protagonista di questo nuovo romanzo firmato da Nadine Matheson che vedrà questa ispettrice coivolta in più casi, visto che questo è solo il primo libro a lei dedicato. E in effetti da come l'autrice la presenta, questa donna ha tutte le carte in regola per diventare uno tra i personaggi preferiti dei lettori e non solo per il caso che ha seguito e che l'ha resa famosa, ma anche come donna, perchè ha certamente tante situazioni da risolvere.
Anjelica infatti è sposata con Rob, una persona esterna al mondo della polizia, e ha una figlia Emma per la quale è disposta a fare tutto. Eppure le cose con Rob non sono come un tempo, Anjelica infatti ha seguito un grosso caso, quello di Peter Olivier che le ha lasciato cicatrici nel corpo, visto che il serial killer se l'è presa personalmente con lei e ha rischiato di uccidere anche la bambina che portava in grembo, ma anche la perdita di un caro amico l'ha lasciata in preda a forti attacchi di panico.
Chiaramente per molto tempo Anjelica, dopo essere tornata al lavoro, è rimasta dietro ad una scrivania e l'equilibrio in casa si era più o meno ristabilito, ma quando la donna viene messa a carico di un'indagine che richiama a tutti gli effetti Peter Olivier, per la donna ritornare in pista non è facile perchè il passato è ancora una parte importante di lei.
Così come viene spesso ostacolata dal marito, che la accusa di pensare più al lavoro che alla famiglia e di fatto non aiuta che il suo capo, Stephen Pellacia, sia una persona importante per lei, qualcuno che ha amato e che è ancora difficile da dimenticare, sebbene sia sposata e con una figlia. Con queste premesse capite bene che Anjelica è un personaggio complesso, che ama la sua famiglia ma anche il suo lavoro e che non riesce a trovare un vero equilibrio tra queste, una donna che soffre ancora di attacchi di panico ma che è determinata a consegnare alla giustizia anche questo nuovo serial killer, una donna che ha ancora un passato tutto da scoprire e un futuro che non appare già tracciato ma pieno di colpi di scena e io mi sono affezionata subito a lei, in primis come donna per la sua vulnerabilità e complessità, ma anche per il suo coraggio e la sua determinazione e successivamente anche a lei come ispettrice, una donna che per quanto possa essere spaventata, non si lascia intimorire e che è determinata a consegnare i criminali alla giustizia.
Il caso di cui si deve occupare la nostra ispettrice è molto intricato, macabro ma assai interessante. Anjelica qualche anno prima infatti si è occupata del caso di Peter Olivier, un uomo che ha ucciso delle persone per vendetta, diventando famoso come il killer del seghetto proprio perchè amava far soffrire le sue vittime, come aveva sofferto lui. Ci sono stati dei marchi distintivi che questo uomo ha lasciato, come dei simboli che incideva nelle sue vittime e infatti sono proprio questi simboli a mettere in allarme l'ispettrice perchè erano dettagli di cui non si era mai parlato per cui oltre al killer e alla polizia, nessun altro poteva saperlo. Ma Olivier fortunatamente è chiuso in carcere, per cui l'unica cosa che si può pensare è che si abbia a che fare con un imitatore. Questo imitatore è molto più crudele però, vuole che le sue vittime soffrano e per questo le fa a pezzi ma soprattutto agisce rapidamente, tempo qualche giorno infatti e l'ispettrice si trova con tre cadaveri e nessuna pista. Se infatti per Olivier il collegamento era più facile da trovare, visto che si parlava di persone che lo avevano ferito in primis, per questo nuovo assassino è difficile arrivare a capire i pezzi del puzzle e soprattutto Anjelica si trova in grossa difficoltà perchè deve tornare con la mente a Olivier, deve addirittura parlarci in carcere, deve trovare questo nuovo killer prima che sia troppo tardi e allo stesso tempo proteggere la sua famiglia ma anche il suo matrimonio, che sta cadendo a pezzi a poco a poco.
L'autrice quindi non esita ad intrattenerci con un caso complesso, dove è difficile capire se ci sia davvero un imitatore o se la verità sta altrove, così come ci fa entrare nella vita di Anjelica e la vediamo avere a che fare con la sua famiglia, ma anche con problemi che possono essere attacchi di panico, qualcosa dal passato che non ha ancora superato e questo quindi lo rende a tutti gli effetti un thriller pieno di colpi di scena ma anche realistico per le tematiche di cui tratta e anche interessante dal punto di vista della vita privata della sua protagonista, che stuzzica il lettore quasi quanto il caso stesso.
Questo titolo mi ha incuriosito fin da subito: non è infatti un mistero il fatto che io ami i thriller e questo sa come catturare l'attenzione del lettore perchè abbiamo già un serial killer dietro le sbarre, tuttavia esiste qualcuno in grado di imitarlo e soprattutto di essere più brutale del precedente, insomma qualcosa che stuzzica. Devo ammettere che ho trovato un buon bilancio tra la vita privata di Anjelica e il caso, entrambi mi hanno appassionato molto e infatti secondo me questo lo rende più realistico di tanti altri, perchè un poliziotto non è solo il suo lavoro, ma ha anche una famiglia e può avere problemi, soprattutto sottolinea il fatto che il lavoro da ispettrice può essere davvero pericoloso.
Nadine Matheson ha iniziato una serie davvero interessante e con il botto, sono ancora tantissime le cose da dire sia su Anjelica e sul passato, così come tanto c'è da fare per il futuro, questo è solo il primo caso per l'ispettrice e sono certa ne vedremo delle belle.
L'imitatore è un romanzo molto corposo, conta quasi cinquecento pagine e secondo me alcuni punti potevano essere sintetizzati così come era possibile tagliare qualche pagine, ma devo dire che tolta qualche difficoltà iniziale perchè mi sembrava di essermi persa qualche pezzo, il romanzo della Matheson ha iniziato ad essere quasi subito scorrevole e i capitoli brevi e diretti hanno aiutato tanto, per questo penso di averlo leggo in massimo due giorni, perchè me lo volevo godere ma allo stesso tempo volevo arrivare alla conclusione del caso, che poteva dare qualcosina in più, ma che è stato comunque in grado di convincere e, per come è terminato il romanzo, ora voglio subito il seguito!
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