mercoledì 11 agosto 2021

Recensione "Infelici gli dei" di Stacey Swann

Bookspediani oggi vi parlo di  "Infelici gli dei" di Stacey Swann


Titolo: Infelici gli dei
Autore: Stacey Swann
Editore: Bompiani
Genere: Fiction
Data di uscita: 23 Giugno 2021


La famiglia Briscoe è un grande albero dai rami frastagliati che ha radici profonde a Olympus, Texas: il patriarca Peter ha avuto sei figli da tre donne diverse, una delle quali è sua moglie June, che alleva bestiame e culla annosi risentimenti eppure non ha mai smesso di amarlo e gli è rimasta fedele nonostante. Poi i figli: quando il primogenito March, rissoso fin da bambino, torna a casa dopo due anni di esilio – ha avuto una storia con Vera, l'incantevole, confusa moglie del fratello Hap – non è la riconciliazione che porta con sé, ma scintille pronte a innescare nuovi conflitti. Intanto Arlo, musicista errabondo dalla nera anima rock, sente che lo straordinario legame con la gemella Artie si sta incrinando, perché lei si è innamorata e forse non vorrà più seguirlo on the road. Tutti a Olympus seguono come uno spettacolo il crescendo di tensione destinato a esplodere in una settimana lunga come un anno, che vedrà saltare tutti gli equilibri. Feroci scambi di battute e risse da saloon, funerali e barbecue, vitelli da marchiare e veterinari affascinanti, vecchie verità e nuove bugie: in questo vivido romanzo d'esordio il mito greco scende dall'Olimpo per prendere la forma di una moderna saga familiare in cui l'amore vince tutto. Vince perché distrugge come un fuoco, e come un fuoco – forse – purifica.

IL MIO VOTO


E' la disastrosa famiglia Briscoe ad essere la protagonista di questa storia, caratterizzata da personaggi complessi e imperfetti che forse si amano troppo e in nome di questo amore non fanno che commettere disastri. Il patriarca della famiglia è Peter, un uomo che ha sposato June da cui ha avuto tre figli: Hap, March e Teresa. La famiglia Briscoe è facoltosa, tutti li conoscono ad Olympus, in Texas, e in qualche modo questi riescono sempre a cavarsela, ma se pensate che la loro vita sia perfetta, vi sbagliate di grosso. Peter infatti non è uno stinco di santo, ha tradito una volta la moglie e ha avuto un figlio, del quale nessuno parla, e successivamente lo ha  fatto ancora, dando vita a due gemelli Artie e Arlo, due ragazi che invece sono stati accettati da June e dalla famiglia ma che comunque pesano sulla donna, che in qualche modo cova una grande rabbia che non le permette di amare appieno i suoi figli. La maggiore dei tre, Teresa, è fuggita lontano dalla famiglia e infatti è l'unica che riesce a vivere serenamente la sua vita, lontano dal delirio dei Briscoe. Più complicata è invece la situazione di March e Hap, due fratelli che sono sempre stati diversi ma e infatti per March, che ha sempre avuto attacchi di rabbia, controllarsi è sempre stato difficile, ma questo non lo scusa dall'andare a letto con Vera, la moglie di Hap, ed è per questo che viene allontanato da Olympus, come sorta di esilio. E' solo quando, dopo due anni, March ritorna, che il precario equilibrio dei Briscoe inizia a venire meno e chiaramente la colpa viene subito addossata a March e al suo ritorno, quando invece tutti hanno le loro colpo e tutti sono imperfetti, semplicemente il suo arrivo permette a tanti di aprire gli occhi sulla verità della famiglia e quindi tra funerali, risse, discussioni e scoperte, i Briscoe avranno pane per i loro denti.


L'autrice non ci mostra una storia dal punto di vista di un personaggio in particolare, ma di fatto tutti i Briscoe sono protagonisti e questo ci permette di conoscerli uno ad uno e di entrare in empatia con loro, anche perchè spesso l'autrice ci parla anche del loro passato e ci offre in qualche modo una scusa che giustifichi il loro comportamento di oggi. Ma partiamo da March, quel ragazzo che ha sempre avuto problemi a controllare la rabbia, che non è mai stato completamente amato dalla madre e per questo ha sofferto tanto, quel ragazzo che va più d'accordo con i gemelli e quindi con i fratellastri che con Hap per via di Vera, che decide di tornare a casa perchè gli manca la sua famiglia, non sapendo che trova una madre che non l'ha ancora perdonato e un fratello ancora sposato con Vera e anzi, hano addirittura un figlio insieme. March è un po' il capro espiatorio di tutti, la pecora nera della famiglia o meglio la persona che tutti usano per giustificare il marcio della situazione, quando è semplicemente un ragazzo che ha lavorato tanto su se stesso e che merita una seconda occasione. Peter invece ci appare come quell'uomo sicuro di sè, quella persona che può controllare tutti e può essere immune a tutto, non è assolutamente perfetto eppure tutti lo trattano come se lo fosse. Julia è una donna che appare fredda, a volte più legata ai figli di un'altra donna che ai suoi, perchè con Teresa non va mai d'accordo e March non lo vuole nemmeno veddere, e questo perchè è sempre stata troppo occupata a dare importanza a Peter e ad essere indispensabile per lui, dimenticandosi dei figli, solo con Hap riesce ad avere un rapporto, che non è perfetto nemmeno questo. Hap tra tutti appare quello più dolce e disponibile, quello perfetto se vogliamo, quell'uomo che sa pure perdonare la moglie per essere andata a letto con il fratello ma nasconde tanto altro.  Teresa invece abbiamo poco modo di conoscerla, è una donna che in qualche modo è uscita da questa famiglia pazza e anche lei appare fredda e ragiona più come avvocato che donna. Infine ci sono Arlo e Artie, i due gemelli legati da un profondo legame che tuttavia inizia a venire meno quando Artie vuole vivere la sua vita a Olympus, stanca di viaggiare e di badare ad Arlo e alla sua vita da musicista.
Insomma un cast di tutto rispetto, a cui ci si affeziona bene o male, anche se personalmente March nel mioo cuore ha un posto speciale specie per il percorso che fa durante questa storia, che si svolge in un lasso di tempo breve ma in cui accade di tutto.


Dunque possiamo dire che alla base di questa storia c'è il tema della famiglia e cosa si è disposti a fare per questa, anche se in questo caso a mio avviso c'è fin troppa morbosità, fin troppa falsità e soprattutto fin troppi segreti e mancanza di comunicazione che però non derivano solo dai figli, ma a monte e quindi da Peter e June, i quali su tante cose hanno fatto finta di nulla e quindi non sono riusciti a stare accanto ai figli come avrebbero dovuto. A rendere però questi personaggi così imperfetti è il troppo amore che provano l'uno per l'altra: March è convinto di fare un favore a Hap dormendo con Vera, e di fatto il ragazzo cerca solo quell'amore che da piccolo non ha mai avuto, Arlo è disperato senza Artie e ora che la ragazza ha trovato l'amore non sa come essere di nuovo l'unico uomo della sua vita e chiaramente Peter e June, per quanto si amino, forse non sono più quelli di una volta e devono capire cosa fare, prima di poter andare avanti per cui famiglia e amore sono le parole chiave di questa ironica, dolorosa e toccante storia.
L'autrice passa da un personaggio all'altro e ci racconta il loro presente, come recepiscono i nuovi cambiamenti, ma spesso torna anche nel passato per farci capire come questi sono diventati quelli di oggi, una scelta giusta che ci permette di conoscerli più da vicino. Stacey Swann con la sua prosa semplice ma diretta e con il suo stile fluido e travolgente, ci offre la storia di una famiglia complessa che sembra più realistica per mai per via di tutte le sue imperfezioni, una storia che vuole essere a volte ironica, a volte però fa riflettere e soprattutto riesce a toccare le corde del cuore.
Non sono certa che questa sia una lettura per tutti, è una storia molto particolare e a tratti difficile da seguire, ma merita di essere letta almeno una volta.





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