Buon pomeriggio bookspediani.
Finalmente sono pronta a parlarvi di una delle mie ultime letture, ossia "Alice" di Barbara Abel, un nuovo thriller targato Leone Editore.
Titolo: Alice
Autore: Barbara Abel
Editore: Leone Editore
Genere: Thriller
Data di uscita: 18 Aprile 2019
Genere: Thriller
Data di uscita: 18 Aprile 2019
IL MIO VOTO
Non esistono famiglie perfette, lo sa bene Alice, la quale si ritrova in una famiglia che non desidera ma che è costretta a sopportare per far felice il padre, il quale sta cercando di rifarsi una vita dopo la morte della moglie. Alice è la classica ragazza ribelle, che vuole solo trovare il suo posto nel mondo e non vuole dare conto a nessuno delle scelte che compie. Come frequentare Bruno, il suo ragazzo, e come fumare marijuana ogni tanto. Eppure le sue scelte, che sembrano a prima vista innocenti, poteranno alla rovina non solo la sua famiglia, ma anche quella di Bruno e di un bambino di soli sette anni che, a causa di Bruno e della sua scelta di mettersi al volante dopo aver fumato, perderà la vita. Affrontare il lutto non è facile per nessuna delle tre famiglie coinvolte, l'unica cosa a cui si pensa in questi casi è ottenere giustizia e quando questa non sembra arrivare non rimane che la vendetta, perchè i veri colpevoli non possono andare in giro liberi quando gli innocenti sono morti.
E questa spirale di vendetta finirà per investire in pieno Alice e la sua famiglia, cambiandola per sempre.
Barbara Abel è un'autrice di cui avevo già sentito parlare molto bene e dopo aver letto Alice posso dire di avere la prova della sua bravura. Questo è un romanzo che ci presenta quattro donne diverse, tre delle quali accumunate dall'elemento di essere madre e quindi di avere figli di cui prendersi cura, per i quali sono disposte a tutto pur di proteggerli. L'unica che si discosta dal gruppo è Alice, una ragazza di appena diciotto anni che non sa ancora cosa significhi essere genitore, poichè ha appena provato cosa significa amare. Solange è un'agente immobiliare che ha desiderato tanto un figlio, anche quando sembrava impossibile, ha creduto con tutte le sue forze che il suo sogno si sarebbe realizzato e così è stato: Thibaut è arrivato senza annunciarsi ed è stato amore a prima vista per quell'esserino così speciale che l'ha finalmente resa madre.
Nicole è una madre single che ama suoi figlio Bruno, anche se spesso il ragazzo si mette nei guai, eppure farebbe di tutto per lui, persino scavalcare la legge. Maude invece è una donna con due figli che si è separata dall'ex marito e ha ritrovato l'amore grazie a Simon, che altri non è che il padre di Alice, la quale è diventata la sua figliastra e ha finito per cambiare la sua vita a causa della sua costante ribellione. Ma Alice cambierà per sempre anche le vite delle altre donne, poichè a volte il destino è davvero beffardo e si prende gioco delle vite in modi impensabili.
Fin dalle prime pagine incombe sul lettore e sui personaggi questo senso di sventura: sappiamo dalla trama che qualcosa di tragico succederà presto, tuttavia sono i personaggi a non saperlo e vederli nella loro routine inconsapevoli che le loro vite stanno per cambiare rende il romanzo ancora più intrigante. Seguiamo quindi Solange alle prese con suo figlio e a come il destino abbia già deciso per lei, quel fatidico giorno. Vediamo Alice e Bruno che per la prima volta fanno un passo avanti nella loro relazione e allo stesso tempo manifestano qualche atto di ribellione fumando canne, venendo poi scoperti dalla madre di Bruno, la quale non sopporta Alice perchè pensa sia una brutta influenza per il figlio e li costringe a cambiare i piani per la giornata, facendo riportare a casa Alice da Bruno anche se non nel pieno possesso delle sue forze e quindi non così attento per strada come dovrebbe, e questa distrazione costa non solo al ragazzo la vita ma anche al piccolo Thibaut, che ha solo la sfortuna di ritrovarsi al posto sbagliato nel momento sbagliato. Le loro morti cambiano per sempre Alice, che non comprende come sia potuto accadere, ma anche Maude la quale si ritrova per le mani una ragazza inconsolabile. Nicole è terribilmente distrutta dalla perdita del figlio e non può che incolpare Alice, perchè del resto Bruno era un bravo ragazzo e Solange non si capacita di come quel bambino che ha tanto desiderato non sia più con la sua famiglia.
Il motore quindi che da vita al romanzo è il lutto: una sola scelta sbagliata, quella di non seguire le regole e di essere ribelli a diciotto anni, è costata la vita a due persone innocenti e questo purtroppo non si può cancellare per nessuno. Alice, sebbene si sia dimostrata sempre una ragazza tosta, che non viene scalfita da nulla, precipita in una spirale di sofferenza più totale, che la fa diventare l'ombra di se stessa: ormai le piccole discussioni col padre, le solite ribellioni non contano più perchè ha appena perso una persona che amava, di nuovo. C'è qualcuno però che non accetta così semplicemente la perdita del proprio figlio e questa è Nicole, che desidera vendetta perchè ritiene Alice responsabile di tutto e quando scopre che il figlio non era completamente lucido e che quindi la sua reputazione è compromessa per sempre, non può che volere la testa di Alice su un piatto d'argento e così non esita a mettere a parte anche Solange del suo piano di vendetta contro Alice, perchè non è giusto che i loro figli innocenti siano morti mentre lei, una combinaguai, resti in vita e soprattutto libera. Per Alice inizia così un incubo dal quale non sarà facile uscire, un incubo che le fa perder ogni dignità e che le strappa via quello che era rimasto della sua umanità, e che trascina a picco insieme a lei la sua intera famiglia.
Il quadro che dipinge Barbara Abel purtroppo non si allontana troppo dalla realtà dei giorni nostri: spesso il destino è capriccioso e porta via vite innocenti che hanno solo la colpa di trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato e questo influisce sulle persone che restano in vita, a piangere i loro cari. Le regole vogliono che sia la giustizia a trovare il vero colpevole e a fargli pagare per quello che ha fatto, ma a volte la giustizia fallisce e sono le persone stesse a dover prendere in mano la vicenda, solo che il confine tra giustizia e vendetta è molto sottile e il più delle volte non ci si accorge di sconfinare e di rovinare quindi un'altra vita solo per il gusto di farlo. La giustizia in questo libro è a libera interpretazione perchè ci troviamo davanti a persone che non vogliono semplicemente vedere un colpevole dietro le sbarre, vogliono che l'incarnazione dei loro incubi paghi per quello che ha fatto. Ecco quindi che Barbara Abel ci mostra cosa è disposta a fare una madre perbene, che non ha mai infranto la legge e che è stimata da tutti, per riabilitare il nome di suo figlio e per distruggere a tutti i costi chi crede colpevole.
Sebbene non sia solo Alice la protagonista principale del romanzo, è la sua vita quella che cambia maggiormente.
Alice, che è una ragazza che ha perso la madre da piccola e che non vede suo padre quanto vorrebbe a causa del lavoro da chirurgo. Alice, che non va troppo d'accordo con la matrigna e i fratellastri e che sta attraversando la tipica fase delle ribellione, tranne per il fatto che non ha nessuno pronto a lottare per lei e a farle capire che sta sbagliando. Alice, che è una ragazza alla deriva che per la prima volta in vita sua ha scoperto l'amore e poco dopo l'ha perso per sempre. Alice, che per due donne è un diavolo sotto mentite spoglie che sono determinate a distruggere a tutti i costi. E' lei quella che osserviamo più da vicino e che inizialmente odiamo, ma poi non possiamo che provare affetto e compassione per lei, per una semplice ragazza di appena diciotto anni che solo per aver fumato qualche canna si ritrova con l'acqua alla gola, accusata di troppi crimini, solo perchè chi non la conosce davvero si è fermato all'apparenza. Questa è la sua storia, una storia che cambia il lettore per sempre e che lo trascina a fondo con lei.
Barbara Abel non ci risparmia certo alcun dettaglio, non ha pietà nè per il lettore nè per i suoi personaggi e quello che lancia è un messaggio molto forte: non bisogna mai confondere la vendetta con la giustizia, perchè si finisce sempre per cambiare le cose in peggio ma soprattutto per distruggere completamente delle vite anche innocenti.
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