giovedì 2 luglio 2020

Review "L'isola di Lark" di Julie Mayhew

Buon salve bookspediani.
Oggi vi parlo di "L'isola di Lark" di Julie Mayhew.

L' isola di Lark - Julie Mayhew - copertina

Titolo: L'isola di Lark
AutoreJulie Mayhew
Editore: Corbaccio
Genere: Thriller
Data di uscita: 2 Luglio 2020



Per sette mesi all'anno la remota isola di Lark è sommersa dalla nebbia, completamente tagliata fuori dalla terraferma: il rifugio ideale per Viola e sua madre che vogliono dimenticare la tragedia che da poco le ha colpite. Contemporaneamente al loro arrivo, approda sull'isola un altro «straniero»: il professor Ben Hailey, un carismatico insegnante che aspira a lasciare la sua impronta sull'unico liceo dell'isola. Con l'inverno, però, la presenza dei nuovi abitanti appare ingombrante in questa comunità così ristretta e affiatata. I genitori si preoccupano dell'influenza che Hailey esercita sugli studenti, e ritengono che Viola, subito entrata a far parte del circolo delle «Ragazze più grandi», sia in qualche modo la causa dei comportamenti ribelli delle loro figlie. Pare che di notte si vedano di nascosto e che compiano rituali del tutto estranei alla profonda religiosità degli abitanti. Ma quando viene trovato un cadavere proprio nel luogo di incontro delle ragazze, sulle sacre pietre di Lark, di colpo la fede si tramuta in sospetto, superstizione e terrore. Perché l'isola deve fare i conti con i segreti oscuri che nasconde e che inevitabilmente devono venire alla luce. Minaccioso e avvolgente, "L'isola di Lark" è un romanzo che analizza le conseguenze del silenzio mantenuto a ogni costo e a spese di chi viene considerato indifeso, cioè delle donne, e delle più giovani in particolare.


IL MIO VOTO




A raccontare questa storia e quindi ad essere direttamente i protagonisti dell'isola di Lark sono principalmente Viola e Leah. Viola è una nuova arrivata nell'isola, la quale si è trasferita insieme alla madre per dimenticare un passato che ancora fa male. Il suo arrivo non è stato immediatamente accolto a braccia aperte, ci è voluto del tempo prima che gli abitanti dell'isola si abituassero a lei ma soprattutto ci è voluto tempo prima che le ragazze la facessero entrare nel loro gruppo, cambiando per sempre l'equilibrio che era nato all'interno dell'isola e quindi dimostrando di fatto che è Viola ad essere fuori posto. Viola è sicuramente un personaggio enigmatico, appare dolce ed innocente ma c'è qualcosa di lei che non convince appieno ed è lei stessa a farci capire che di fatto non possiamo davvero fidarci di lei.
Accanto alla narrazione di questo personaggio troviamo Leah, anche lei una ragazza davvero enigmatica, che fatica per trovare la sua strada, una donna che spesso si perde e che non comprende davvero la direzione da prendere, un'insegnate della scuola che dovrebbe dare il buon esempio ma che invece spesso è la prima a non essere perfetta secondo i canoni dell'isola.
Accostate alle due donne c'è un terzo personaggio che arriva nell'isola, Ben, il quale anche lui non appare subito come ben visto ma il lettore sente di potersi fidare di lui, rispetto ad altri, anche se fino alla fine è davvero impossibile dire chi sia effettivamente innocente.


La particolarità di questo romanzo risiede in primo luogo nella sua ambientazione: Lark infatti è un'isola che si può raggiungere solo in estate, in tutti gli altri mesi è impossibile trovarla principalmente a causa della nebbia che la circonda e che ovviamente caratterizza l'isola. Al suo interno troviamo pochissime persone, non è assolutamente un luogo per tutti perchè i comfort a cui siamo abituati e che diamo per scontati, come per esempio il cellulare o la connessione ad internet, non esistono e questo permette certamente di vivere una vita meno stressata, ma comunque a lungo andare destabilizza, a mio avviso.
Entrare nell'isola non è facile non solo per la nebbia, ma perchè bisogna essere accettati e quindi non tutti posso accedervi, anche perchè la comunità è molto piccola e già affiatata, per cui ogni nuova persona potrebbe essere un'eventuale minaccia ad un equilibrio che già funziona. Inutile dire che, per quanto le premesse siano ottime, perchè ognuno di noi sogna di poter vivere in un'isola sperduta per qualche tempo, a lungo andare penso sia una soluzione che inizia a stare stretta, anche perchè l'isola ha le sue credenze e la sua religione e questa pure sembra venire sconvolta dall'ingresso di una nuova ragazza, la quale sembra esorti le altre a compiere riti satanici, allontanando il gruppo fino a poco prima credente, dalla retta via.
Ad aggiungersi a tutto questo, il ritrovamento di un cadavere non aiuta certamente a restare in pace nel proprio angolo di isola, anzi se possibile diventa ancora più stretta, circondata non solo dalla nebbia, ma dai troppi segreti che ogni persona tiene per se, facendo così del male ad altri e non permettendo di vivere con serenità, ecco quindi che il sogno di tutti diventa un luogo di paura.


Ad aggiungersi quindi ad un'ambientazione davvero da brividi, degna di buon thriller, si aggiunge la scelta dell'autrice di avere nell'isola una propria religione, che va appunto ad esplorare il paganesimo fino a sfociare nella stregoneria, qualcosa di assolutamente proibito visto gli usi e i costumi degli abitanti di Lark. Ma questa è solo la facciata perchè dietro si nasconde tanto altro: l'arrivo di Viola non è stato accolto bene fin dall'inizio, eppure le ragazze più grandi non esitano ad accoglierla nel loro gruppo, permettendo ancora di più ai pettegolezzi di farsi strada in un luogo che non ha bisogno di aspettare tanto, prima che tutti sappiano ogni cosa, e infatti le nuove azioni delle ragazze, le quali si sentono più sicure di loro e iniziano ad osare di più, non passano inosservate ma ovviamente la colpa non può che ricadere su Viola e sul suo arrivo, come se prima di lei tutto fosse perfetto. Ecco quindi che l'autrice vuole parlarci di quanto può fare male il pettegolezzo, di quali conseguenze può avere su una comunità molto piccola e ovviamente sulla persona stessa che la subisce. Ma ancora di più, l'autrice sfrutta il romanzo per far capire che molto spesso avere segreti e quindi restare in silenzio è qualcosa di necessario, perchè si teme di non essere creduti o semplicemente perchè si teme di essere giudicati per chi non si è davvero, ma a volte una diceria può distruggere molto di più della verità.


Julie Mayhew scrive un thriller che mette in brividi fin dalle prime pagine solo per l'ambientazione, un romanzo che non vuole solo essere una lettura alla ricerca del colpevole del cadavere ritrovato, ma che punta il dito su tanti colpevoli e questo l'ho trovato davvero super intrigante, proprio perchè sembra non esserci una persona completamente innocente nell'isola, tutti chi in un modo o nell'altro sono colpevoli di qualcosa. La scelta dell'autrice di inserire tre punti di vista non è stata così semplice e immediata da seguire perchè abbiamo principalmente il punto di vista di Viola, poi quello di Leah e poi ci appare un narratore che sembra già essere avanti a noi e sicuramente questo dimostra la bravura dell'autrice nel destreggiarsi in punti di vista così diversi, ma anche in tempi diversi perchè la storia non è lineare, spazia tra passato e presente e bisogna davvero prestare attenzione per non perdere nemmeno un tassello, che ovviamente andrà tutto a suo posto al momento giusto.
L'isola di Lark è un romanzo davvero claustrofobico, una lettura diversa che trasporta il lettore in una comunità fin troppo chiusa, che non è perfetta come vuole apparire e che è caratterizzata da misteri e segreti e, una volta lasciata aperta la porta per farli uscire, fermarli è impossibile, così come lo è smettere di leggere questo libro.



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